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Olimpico di Roma
20/04/2016
h.20.45
ROMA - TORINO 3-2 (0-1)
Roma
: Szczesny, Maicon, Manolas, Rudiger, Emerson (al 59' Dzeko), Florenzi, Keita (all'86' Totti), Nainggolan, Perotti, Salah, El Shaarawy (all'80' Pjanic). A disposizione: De Sanctis, Zukanovic, Digne, Torosidis, Castan, Vainqueur, Strootman, Iago Falque, De Rossi. All.: Spalletti.
Torino: Padelli, Maksimovic, Glik, Moretti, Bruno Peres, Baselli (al 72' Vives), Gazzi (al 94' Edera), Obi, Silva (al 63' Molinaro), Martinez, Belotti. A disposizione: Castellazzi, Ichazo, Bovo, Zappacosta, Farnerud, Jansson, Candellone. All.: Ventura.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Reti: Belotti 35' rig. (T), Manolas 66' (R), Martinez 80' (T), Totti 86', 89' rig. (R).
Spettatori: 30.407 di cui 6.281 paganti per un incasso di 304.395 euro e 24.126 abbonati per un incasso complessivo di 888.778 euro.
Note: Ammoniti Florenzi per proteste, Belotti per gioco scorretto, Padelli per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 10-3 per la Roma, recupero 2' pt, 5' st. Esordio in Serie A per Simone Edera, classe 1997, proveniente dal vivaio; prima rete stagionale in campionato per Martinez. Presenti all'Olimpico di Roma circa 150 sostenitori del Torino. Serata gradevole, terreno in ottime condizioni.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 20 aprile 2016]
La favola di Francesco Totti si arricchisce di un altro, commovente capitolo, degno di una sceneggiatura di Frank Capra. A 39 anni e mezzo, entra in campo all'87' contro il Torino e in appena 3', con una romanzesca doppietta, consente alla Roma di rovesciare una partita che ormai sembrava persa. Se fossimo in un film sarebbe la fine perfetta per una carriera già di per sé unica. Ma è probabile, invece, che questa nuova incredibile doppia prodezza rappresenti per il capitano solo l'inizio di una nuova avventura. Dedicata a Pallotta - Al momento lontano da Roma, visti i non buoni rapporti con Spalletti e le chiare intenzioni dalla società. Ma, diciamoci la verità, sarebbe davvero un peccato se Pallotta non tornasse sui suoi passi e non decidesse di accontentare il capitano che, nelle scorse settimane, si è detto disposto a firmare gratis per un'altra stagione pur di giocare un altro anno in giallorosso. La Roma lo deve alla sua gente, oltre che a Totti stesso. L'Olimpico, a dimostrazione dell'infinito amore che nutre nei suoi confronti, è impazzito di gioia tre volte stasera, arrivando addirittura a piangere dalla felicità. Prima per il suo ingresso in campo, colmo di speranza, poi per il pareggio, giunto incredibilmente al suo primo tocco di palla (dopo appena 22", un record), infine per il gol su rigore che, ancora una volta, consente alla Roma di tenere vivo il sogno Champions. Roma, 3° posto ormai al sicuro - Spalletti, che in settimana aveva faticato a rendergli i doverosi meriti dopo il pari con l'Atalanta, stavolta non potrà far altro che ringraziarlo. Se non fosse stato per lui la Roma, molto probabilmente, avrebbe raccolto una sconfitta meritata, al termine di una gara scialba e senza idee, ancora una volta arricchita da amnesie difensive. Totti da solo non basterà a nascondere il momento di involuzione della squadra ma di certo per ora un traguardo alla società lo ha già fatto raggiungere: da stasera, dopo il ko dell'Inter a Genova, il preliminare di Champions è praticamente al sicuro. E se è vero che gli americani guardano solo ai numeri è bene che tengano conto anche di questo. Una gara ricca di emozioni - La gara con il Torino è stata un concentrato di emozioni forti. I granata l'hanno sbloccata con merito al 35' con Belotti (all'11° centro stagionale, 5° nelle ultime 7 giornate) che, dopo un palo si è procurato (trattenuta ingenua di Manolas) e ha trasformato un calcio di rigore. La Roma si è vista negare almeno un penalty da Calvarese (clamorosa soprattutto la "parata" di Gazzi su un tiro ravvicinato di Nainggolan in avvio di ripresa) e si è innervosita ulteriormente. Ha pareggiato i conti al 66' con un colpo di testa su calcio d'angolo di Manolas ma ha continuato a faticare a dare continuità alla propria azione. E così ha finito per tornare sotto (80'), trafitta da un tocco in scivolata di Martinez su cross di Bruno Peres. Doppietta in 3' - Spalletti, dopo aver gettato vanamente nella mischia Dzeko, si è giocato prima la carta Pjanic e, infine, quella della disperazione Totti. E il capitano, vestendo d'incanto i panni di un supereroe dei fumetti, ha sfruttato il pochissimo tempo a disposizione ribaltando il risultato in soli 3': prima con un tocco d'esterno destro su punizione di Pjanic, prolungata di testa sul secondo palo da Manolas. E poi su rigore. Inesistente (il tocco con un braccio di Maksimovic sul cross di Perotti era chiaramente involontario e attaccato al corpo) ma poco importa. Tra qualche anno, probabilmente, ringrazieremo tutti Calvarese. Ha reso questo capitolo della storia di Totti ancora più bello.