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Adriatico-Cornacchia
21/09/2016
h.20.45
PESCARA - TORINO 0-0
Pescara
: Bizzarri, Crescenzi, Campagnaro, Fornasier (al 52' Zampano), Biraghi, Cristante (al 62' Manaj), Aquilani, Memushaj, Benali (al 77' Mitrita), Verre, Caprari. A disposizione: Fiorillo, Bruno, Pepe, Brugman, Vitturini, Pettinari, Muric. All.: Oddo.
Torino: Hart, Zappacosta, Moretti, Bovo, Barreca, Acquah, Vives, Baselli (al 73' Obi), Aramu (al 46' Benassi), Boyé (al 66' Belotti), Martinez. A disposizione: Padelli, Cucchietti, Castan, Rossettini, Iago Falque, Gustafson, Valdifiori, Lukic, De Silvestri. All.: Mihajlovic.
Arbitro: Banti di Livorno.
Reti: -
Spettatori: 13.703 di cui 5.238 paganti per un incasso di 65.152 euro e 8.465 abbonati per una quota partita di 307.715 euro.
Note: Espulsi Acquah al 45' per doppia ammonizione, entrambe per gioco falloso, Vives al 79' per gioco falloso (rosso diretto); ammoniti Martinez pre simulazione, Hart e Caprari per comportamento non regolamentare, Fornasier e Biraghi per gioco falloso. Calci d'angolo 9-4 per il Pescara, recupero 1' pt, 3' st. Serata di pioggia a tratti, discreto sebbene scivoloso il terreno di gioco; presenti all'Adriatico-Cornacchia di Pescara un centinaio di sostenitori granata. Esordio assoluto in Serie A per Mattia Aramu, classe 1995, prodotto del settore giovanile. Dopo l'infortunio patito in nazionale ad inizio settembre, si rivede in campo anche Belotti, entrato nel secondo tempo.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 21 settembre 2016]
All'Adriatico vince la noia. Finisce 0-0 la sfida tra Pescara e Torino con la squadra di Oddo che non sfrutta la doppia superiorità numerica dovuta alle espulsioni nel primo tempo di Acquah e nella ripresa di Vives. Un palo per parte illuminano per pochi istanti una gara davvero brutta sul piano del gioco e dell'agonismo. Toro e Pescara rimandate - Oddo e Mihajlovic avranno poco da festeggiare. Torino e Pescara viaggiano a braccetto in classifica, con cinque punti a testa, ma continuano a non vincere. I granata, 5-1 al Bologna a parte e al secondo 0-0 di fila, hanno deluso non tanto dal punto di vista del risultato quanto sul piano tattico. E' vero che il tecnico serbo ha perso in queste settimane sia Ljajic che Belotti (rientrato oggi dopo l'infortunio in nazionale), ma questa non deve e non può essere una giustificazione. Ancora peggio ha fatto la squadra di Oddo che di vittorie sul campo non ne ha ottenuta nemmeno una (l'unico successo è avvenuto d'ufficio: 3-0 a tavolino contro il Sassuolo, ndr). Gli abruzzesi, che fin qui avevano ben figurato con le grandi, oggi sono apparsi leggermente affaticati, forse perché non abituati a gare così ravvicinate. Sta di fatto che quelli di questa sera sono 2 punti persi, perché con l'avversario costretto a giocare in 9 bisognava portare a casa una vittoria che, in chiave salvezza, avrebbe potuto fare la differenza in futuro. Oddo si consola con l'unico dato davvero confortante: per la prima volta in serie A la sua squadra non ha subito reti. Il match - Il primo tempo scorre via lento e privo di emozioni fino al 40'. Poi, d'un tratto, tutto s'accende. Prima Hart su un cross da destra di Cristante fa venire i brividi ai tifosi granata bloccando sulla linea, in due tempi, una palla semplice; poi sull'azione seguente Boye, servito da Acquah, semina il panico mandando fuori tempo Campagnaro ed eludendo l'uscita di Bizzarri, bravo comunque ad opporsi in qualche modo. Sulla respinta del portiere, Martinez, a porta vuota, manda a lato. Passano pochi secondi e Acquah, già ammonito, entra duro su Cristante a centrocampo lasciando i granata in 10 uomini. L'ex Milan, in pieno recupero, di sinistro sfiora il palo con Hart immobile. Nella ripresa, nonostante la superiorità numerica, il Pescara non punge. Gli uomini di Oddo si vedono solo su un calcio d'angolo quando Zappacosta salva sulla linea un colpo di testa di Manaj destinato in rete. Poco dopo la mezz'ora il Toro resta in nove per l'espulsione diretta di Vives: fallo da tergo ai danni del neo-entrato Mitrita. Sembra l'episodio che può dare una svolta al match. 3' più tardi, infatti, Memushaj colpisce il palo da dentro l'area di rigore. Pochi istanti dopo, su azione di contropiede, il rientrante Belotti pareggia il conto dei legni con un bel diagonale sul primo palo che trova la leggera e decisiva deviazione di Bizzarri. E' di fatto l'ultima emozione di una gara avara di sussulti. Inutile e confuso l'assalto finale del Pescara.