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Grande Torino
29/01/2017
h.12.30
TORINO - ATALANTA 1-1 (1-0)
Torino
: Hart, De Silvestri, Rossettini, Moretti, Barreca, Benassi, Valdifiori (al 73' Iturbe), Obi (al 30' Baselli), Iago Falque, Belotti, Ljajic. A disposizione: Padelli, Cucchietti, Castan, Ajeti, Gustafson, Boyé, Vives, Lukic, De Luca. All.: Mihajlovic.
Atalanta: Berisha, Toloi, Caldara, Zukanovic, Conti, Grassi (al 46' Kessie), Freuler, Spinazzola, Kurtic, Petagna (all'87' Pesic), Gomez (all'85' D'Alessandro). A disposizione: Rossi, Gollini, Masiello, Bastoni, Cristante, Migliaccio, Raimondi, Melegoni. All.: Gritti.
Arbitro: Damato di Barletta.
Reti: Iago Falque 16' (T), Petagna 66' (A).
Spettatori: 15.565 di cui 4.097 paganti per un incasso di 102.792 euro e 11.468 abbonati per una quota partita di 137.421 euro.
Note: Ammoniti Freuler, Zukanovic, Caldara e Moretti, tutti per gioco falloso, calci d'angolo 6-2 per l'Atalanta, recupero 2' pt, 3' st. Nell'Atalanta siede in panchina il secondo Gritti a causa della squalifica del tecnico Gasperini, ripetutamente fischiato dai tifosi granata per il suo passato juventino. Giornata uggiosa e tipicamente invernale con una sottile nebbiolina, terreno leggermente pesante e non regolarissimo, freddo pungente. Presenti al Grande Torino circa 450 sostenitori bergamaschi. Al termine della partita, Giuseppe Vives é andato sotto la curva Maratona a salutare i propri tifosi dopo sei anni passati in maglia granata: per lui, applauditissimo e visibilmente commosso, si prospetta il trasferimento in Serie B alla Pro Vercelli.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 29 gennaio 2017]
Finisce 1-1 fra Torino e Atalanta e a recriminare sono soprattutto i bergamaschi. Perché se i granata hanno dominato per mezz'ora, i nerazzurri sono cresciuti alla distanza e hanno tenuto il pallino in mano per tutto il resto della partita. Un pareggio che evidenzia i problemi del Toro che era reduce da una sola vittoria (contro il Genoa) nelle ultime sette uscite. Il primo tempo è spaccato in due: il Toro prova ad aggredire in avvio, e il gol è il frutto naturale di una spinta continua. E' il 16' quando Barreca va via come un fulmine sulla sinistra, mette uno splendido pallone in mezzo e Iago Falque trova l'incornata che vale il gol del vantaggio. Per trenta minuti il Toro controlla, poi alla mezz'ora l'Atalanta ha una fiammata che cambia il match. I bergamaschi calciano due angoli in fila, i padroni di casa vanno in affanno con Barreca che in area svirgola e colpisce il palo. Da quel momento il pallino passa ai nerazzurri che iniziano a spingere giocando - nonostante il punteggio negativo - con la serenità che giunge da tre vittorie nelle ultime quattro uscite. Il protagonista, a quel punto, diventa Hart che salva tre volte, due su Gomez, e una su Toloi, mentre a bordocampo Mihajlovic diventa una belva: tira una manata alla panchina e non si spiega l'improvviso crollo di rendimento di una squadra che aveva dominato per mezz'ora. In avvio di ripresa, la Dea si presenta con l'arma in più Kessie in campo al posto del deludente Grassi. Kessie diventa il faro del centrocampo di una Atalanta che continua a crescere e ad alzare il baricentro: al 12' Gomez serve un pallone d'oro a Petagna che è tutto solo in area ma perde l'attimo e permette a Moretti di giganteggiare e salvare un gol mezzo fatto. Dieci minuti e Petagna si rifà: il bomber nerazzurro si libera bene in area e colpisce di destro infilando l'angolo alla sinistra di Hart. Due minuti e Kurtic ha sul piede il pallone del ribaltamento ma il tiro dell'ex granata finisce in curva, mentre quasi alla mezz'ora ancora Kurtic calcia quasi a botta sicura ma Hart è pronto. Mihajlovic a quel punto rompe gli indugi e butta nella mischia anche Iturbe, passando al 4-2-3-1. Il finale però è tutto dell'Atalanta con Kurtic che non trova mai la porta e spreca più volte il pallone del colpaccio. E alla curva Maratona non resta che inneggiare al capitano Peppe Vives che saluta fra le lacrime e va alla Pro Vercelli.