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San Paolo
06/05/2018
h.15.00
NAPOLI - TORINO 2-2 (1-0)
Napoli
: Reina, Hysaj, Albiol, Chiriches, Mario Rui, Allan, Jorginho, Zielinski (al 69' Hamsik), Callejon, Mertens (al 63' Milik), Insinge (all'88' Ounak). A disposizione: Sepe, Rafael, Maggio, Tonelli, Ghoulam, Milic, Rog, Diawara, Machach. All.: Sarri.
Torino: Sirigu, Nkoulou, Burdisso, Bonifazi, De Silvestri, Acquah, Rincon (all'87' Valdifiori), Baselli (al 78' Iago Falque), Ansaldi, Ljajic, Niang (al 63' Belotti). A disposizione: Ichazo, Coppola, Molinaro, Edera. Barreca. All.: Mazzarri.
Arbitro: Doveri di Roma.
Reti: Mertens 25' (N), Baselli 55' (T), Hamsik 71' (N), De Silvestri 83' (T).
Spettatori: 47.057 di cui 5.888 abbonati e 41.169 paganti, per un incasso complessivo di 875.800,69 euro.
Note: Giornata di sole, terreno in ottime condizioni, ammoniti Mario Rui, Burdisso, Baselli, Belotti e Nkoulou per gioco scorretto; calci d'angolo 4-2 per il Napoli, recupero 0' pt, 5' st.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 6 maggio 2018]
E' finita con gli applausi del San Paolo alla squadra e i cori degli ultrà contro Aurelio De Laurentiis: la colonna sonora dello stentato pareggio (2-2) del Napoli con il Torino, che mette virtualmente fine con due giornate d'anticipo allo sprint scudetto con la Juventus. I 50 mila hanno concesso l'onore delle armi a Maurizio Sarri e ai giocatori, protagonisti per quasi tutta la stagione di un campionato straordinario. Ma gli azzurri sono arrivati appannati alla meta e non sono riusciti a ricambiare il calore del loro pubblico con un successo, pur essendo passati per due volte in vantaggio con Dries Mertens (a segno nel giorno del suo 31° compleanno) nel primo tempo e Marek Hamsik (100esimo gol in A) nella ripresa. L'ex Mazzarri è riuscito infatti a evitare la resa con le reti di Baselli e De Silvestri, uscendo imbattuto e con un punto da Fuorigrotta. Al San Paolo si sono giocate due partite: una in campo e l'altra sulle tribune, dove i 50 mila hanno interpretato con una partecipazione ancora più intensa del solito il loro ruolo di dodicesimo uomo. Prima del fischio di inizio, già all'esterno dello stadio, c'è stata una rumorosa contestazione (con slogan e striscioni) nei confronti degli arbitri. I tifosi del Napoli hanno poi rincarato la dose prendendo di mira anche la Juventus con cori di protesta, dopo gli episodi controversi e le polemiche che stanno avvelenando il finale del campionato. Gli ultrà si sono invece schierati dalla parte di Maurizio Sarri e hanno a più riprese messo sotto accusa Aurelio De Laurentiis, rimproverandolo per le sue critiche rivolte all'allenatore toscano e per i mancati acquisti delle ultime sessioni di mercato (peraltro tra i fischi di disapprovazione del resto del pubblico). Solo per i giocatori i consensi sono stati unanimi, nonostante la recente flessione della squadra. Il Napoli si è appassito da un po' dal punto di vista atletico e aveva già fatto capire a Firenze di non essersi un po' demoralizzato, dopo l'allungo in classifica della Juve. Ma con il Torino c'è stata se non altro una parziale reazione d'orgoglio, anche se il bel gioco ammirato per quasi tutta la stagione si è rivisto solo a tratti. Sarri ha dato freschezza alla sua squadra con l'innesto di Zielinski, che ha creato con Insigne le occasioni più pericolose partendo dalla sinistra. C'è voluto però un goffo svarione di Burdisso (25') per permettere agli azzurri di portarsi in vantaggio. L'esperto difensore argentino si è infatti addormentato nella sua area piccola e Mertens lo ha sorpreso alle spalle, con il più classico dei gol di rapina. Un liberazione per il belga, a secco dal 3 marzo scorso. Tutto qui il primo tempo, concluso con un tiro di Callejon respinto da Sirigu. Ma il Napoli non è riuscito a dare continuità al suo forcing e all'inizio della ripresa s'è fatto subito raggiungere da Baselli (10'), il cui tiro è diventato imparabile per Reina anche per la deviazione di Chiriches. Solo allora Sarri si è scosso e ha mandato in campo un po' di forze fresche, sostituendo Mertens e Zielinski. Due mosse azzeccate, perché la squadra è stata rianimata proprio dai nuovi entrati. Milik ha colpito il palo (25') e Hamsik ha segnato il raddoppio (26') con un gran destro dal limite dell'area. Poi però l'attaccante polacco ha fallito il tris da comoda posizione e sul ribaltamento di fronte è arrivato il 2-2 di testa di De Silvestri (38'), che ha sovrastato facilmente Mario Rui ed ha spento anche la ultima illusione del San Paolo. Per gli azzurri l'unica consolazione del generoso abbraccio finale dei loro tifosi. Il sogno dello scudetto va in archivio così, con il distacco della Juve aumentato a 6 punti. Ormai è soltanto una questione di matematica.