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Grande Torino
23/09/2018
h.12.30
TORINO - NAPOLI 1-3 (0-2)
Torino
: Sirigu, Izzo, Nkoulou, Moretti, Aina (al 77' Parigini), Baselli (all'87' Edera), Rincon, Meite (al 62' Soriano), Berenguer, Zaza, Belotti. A disposizione: Ichazo, Rosati, Bremer, Damascan, De Silvestri, Djidji, Lukic. All.: Mazzarri.
Napoli: Ospina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Luperto (al 74' Maksimovic), Rog (al 60' Allan), Hamsik, Callejon, Insigne, Verdi (al 54' Zielinski), Mertens. A disposizione: Karnezis, D'Andrea, Diawara, Malcuit, Mario Rui, Milik, Ruiz. All.: Ancelotti.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Reti: Insigne 4', 59' (N), Verdi 20' (N), Belotti 51' rig. (T).
Spettatori: 22.655 di cui 11.178 abbonati, dato definitivo e 11.477 paganti.
Note: Giornata di sole e caldo, terreno in ottime condizioni; ammoniti Koulibaly, Rincon, Rog, Izzo e Albiol, tutti per gioco scorretto, calci d'angolo 6-4 per il Napoli, recupero 2' pt, 5' st, presenti al Grande Torino circa 4.000 sostenitori del Napoli sparsi tra settore ospiti, curva Primavera ed altri settori dello stadio. Per Belotti, rete numero 50 in maglia granata in partite ufficiali.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 24 settembre 2018]
"Quanti ne dobbiamo cambiare? Sette, otto? No di più..". Walter Mazzarri si gira verso i suoi collaboratori e traccia una linea rossa sulla sfida ancora in corso. Il Toro non c'è, o meglio, non c'è mai stato perché "contro il Napoli non siamo entrati in campo e i ragazzi mi dovranno spiegare il motivo", così il tecnico. L'ora di pranzo segna il punto più basso di un avvio di stagione che ha tolto al Toro qualche punto per colpa della Var, ma che allo stesso Toro sembra aver consegnato, involontariamente, alibi non necessari per costruire un progetto ambizioso. Mandare al tappeto il Napoli non è un obbligo per chi non corre uguali obiettivi, ma perdere senza nemmeno provare a giocare è inammissibile. Il Napoli ha cambiato pelle. E, stavolta, lo ha fatto definitivamente: era Sarri in archivio e via libera, con successo, al 4-4-2 tanto caro ad Ancelotti. Il Toro, di pelle, non ne ha ancora una e, il ritardo, comincia ad assumere un peso ingombrante. "E' come se in un attimo ci fossimo dimenticati di tutto quello fatto fino ad ora: parlerò con i ragazzi singolarmente, devo capire chi è in grado di darmi le immediate risposte già mercoledì a Bergamo", sottolinea Mazzarri. Cinque punti in cinque gare: un bottino, per Belotti e soci, magro, al netto di un calendario non proprio amico. Cinque punti construiti con un secondo tempo da applausi in casa dell'Inter, un successo sotto il diluvio con la Spal e il pari in Friukli: quest'ultimo appuntamento è diventato, forse, il termine di paragone per come si dovrà interpretare la stagione. "Sembravamo i fratelli di quelli visti con l'Udinese", così Mazzarri, ma, con l'Udinese, Var a parte, i granata hanno sì giocato, ma non rubando la scena. Mazzarri tuona, il Toro non può più sbagliare il modo di vivere la partita. Senza Iago Falque molto si perde, così come senza De Silvestri ed Ansaldi. Ma Zaza dovrebbe avere già la forza, e l'intuito, per dialogare con Belotti, dopo la fase di ambientamento e, soprattutto, la conoscenza fra i due anche in tempo di Nazionale. "Ancelotti ci ha dato una lezione? Se volete che vi dica di sì, ce l'ha data. Ma il tema è un altro: voglio che i ragazzi mi spieghino questo passo indietro inaspettato. Io non l'ho capito..", così il tecnico toscano. Qualcuno si sente già troppo bravo? Può darsi. Intanto è Ancelotti a non sentirsi l'anti nessuno. "Noi facciamo la nostra strada. E, poi, per capirlo sre lo saremo della Juve aspettiamo sabato sera", sorride l'allenatore che ha cancellato la lavagna di Sarri.