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Grande Torino
06/12/2018
h.20.45
TORINO - SUDTIROL 2-0 (1-0)
Torino
: Ichazo, Bremer, Lyanco, Moretti, Parigini (all'80' Rincon), Baselli (al 59' Meite), Lukic, Soriano (al 72' Aina), Berenguer, Edera, Zaza. A disposizione: Rosati, Sirigu, Nkoulou, Djidji, De Silvestri, Damascan, Ansaldi, Iago Falque, Belotti. All.: Mazzarri.
Südtirol: Offredi, Ierardi, Casale, Vinetot, Oneto, Fink (al 67' Morosini), Berardocco, Fabbri, Procopio (al 53' Turchetta), Mazzocchi (all'84' Antezza), Rocco Costantino. A disposizione: De Rose, Boccalari, Caio de Cenco, Gentile, Zanon, Tait, Ravaglia. All.: Zanetti.
Arbitro: Minelli di Varese.
Reti: Soriano 23', Edera 81'.
Spettatori: 3.339 paganti per un incasso di 32.490 euro.
Note: Prima assoluta tra queste due formazioni che mai prima d'ora, nemmeno in forma amichevole, si erano incontrate. Serata fredda, terreno in discrete condizioni, stadio desolatamente vuoto. Ammoniti Soriano e Costantino per gioco falloso, calci d'angolo 6-4 per il Torino, recupero 2' pt, 4' st. Presenti al Grande Torino circa 150 tifosi del Südtirol che per l'occasione sfoggia una divisa celebrativa; mai prima d'ora, la formazione altoatesina - che milita nel Girone B della Serie C, era giunta a questo livello della Coppa Italia nazionale. Prima stagionale per Ichazo e Lyanco, rientrato dopo l'infortunio patito a Ferrara un anno fa. Nei biancorossi ospiti, allenati dall'ex granata Zanetti, scende in campo anche l'ex Primavera, in prestito, Procopio. Agli ottavi di finale il Torino incontrerà la Fiorentina, e solo dopo il sorteggio di lunedì si saprà, trattandosi di gara secca, se a Torino o Firenze.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 7 dicembre 2018]
La prima missione è compiuta perchè al Toro basta un mezzo tiro in porta di Soriane e un affondo di Edera a dieci minuti dal sipario per prepararsi alla sfida di metà gennaio con la Fiorentina negli ottavi di finale di Coppa Italia (lunedì verrà sorteggiato il campo per il duello in turno unico). Della seconda non c'è traccia perchè, se il Toro-bis doveva confondere le idee sulle scelte future del tecnico Mazzarri, il verdetto è stato negativo oltre le più pessimistiche aspettative. La rivoluzione granata è profonda perchè il Toro cambia volto negli interpreti come annunciato alla vigilia. La difesa è inedita: Ichazo più Bremer, Lyanco e Moretti, con i primi tre mai in campo in stagione se non per gli 11 minuti del centrale destro brasiliano. In mezzo, spazio a Lukic, spesso invocato come ragazzo della provvidenza quando il discorso scivola su chi possa trasmettere maggiore qualità alla squadra. Poi Parigini, il jolly degli ultimi istanti, e Berenguer, scivolato nelle gerarchie di Mazzarri ora che Ansaldi è tornato: a loro il compito di creare la superiorità numerica dalle fasce. Il Sudtirol ha lo spirito del suo tecnico, l'ex granata Paolo Zanetti, guardiano del centrocampo senza mai staccare la spina. Giocare contro avversari che usano la concretezza come primo requisito non è mai facile, ma il Toro non fa niente per provarci perchè la manovra è lenta, ler verticalizzazioni prevedibili, i dialoghi faticosi. La versione bis disegnata da Mazzarri non tira mai in porta per tutto il primo tempo, unica eccezione un tentativo di Soriano che trova la decisiva deviazione di Casale e finisce in rete. Il vantaggio scalda i poco più di tremila spettatori sulle tribune, ma non accende il duello che va avanti fra la noia e il poco coraggio. La ripresa suona la stessa musica. E gli unici sussulti cadono nel finale: prima trema il Toro per una rete, quella del possibile pareggio di Turchetta, annullata per un fuorigioco che lascia molti dubbi. Poi esulta Edera, che chiude i giochi con un tocco a scavalcare il portiere del Sudtirol (al giovane attaccante la Coppa Italia piace visto il sigillo, un anno fa, all'Olimpico contro la Roma). Il 13 e 14 gennaio appuntamento negli ottavi con la Fiorentina. Mazzarri esce da questo incrocio con più certezze di quante ne aveva prima: dietro ai suoi fedelissimi c'è un altro Toro che ha bisogno di nuove prove per crescere.