WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Grande Torino
13/01/2019
h.15.00
TORINO - FIORENTINA 0-2 (0-0)
Torino
: Sirigu, Izzo, Nkoulou (al 72' Lyanco), Djidji, De Silvestri, Meite, Rincon, Baselli (al 78' Baselli), Aina (all'89' Berenguer), Iago Falque, Belotti. A disposizione: Ichazo, Rosati, Bremer, Ansaldi, Damascan, Edera, Parigini. All.: Mazzarri.
Fiorentina: Lafont, Biraghi, Victor Hugo, Pezzella, Milenkovic, Fernandes, Veretout, Benassi (all'88' Dabo), Mirallas (al 52' Gerson), Muriel (al 64' Simeone), Chiesa. A disposizione: Dragowski, Brancolini, Ceccherini, Eysseric, Hancko, Laurini, Norgaard, Pjaca, Thereau. All.: Pioli.
Arbitro: Pasqua di Tivoli.
Reti: Chiesa 87', 92'.
Spettatori: 16.957 paganti per un incasso di 177.323 euro.
Note: Pomeriggio non particolarmente freddo e soleggiato, secondo tempo disputato sotto la luce dei riflettori, terreno molle e irregolare e scivoloso nella fascia di gioco non esposta al sole. Ammonito Benassi per proteste, Milenkovic, Veretout e Aina per gioco falloso, calci d'angolo 7-6 per la Fiorentina, recupero 2' pt, 7', poi diventati 8' dopo il consulto del Var nel secondo tempo., Presenti all'Olimpico Grande Torino 380 sostenitori della Fiorentina. Con questo risultato, il Torino è eliminato e la Fiorentina affronterà la vincente tra Roma e Virtus Entella.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 14 gennaio 2019]
Uscire dalla Coppa Italia per l'ottava volta nelle ultime dieci edizioni sempre con il semaforo rosso a questo punto del cammino fa male. Molto male a giudicare dai primi, sonori, fischi da parte dello stadio, ancor di più rileggendo una partita buttata via per colpa di limiti ed ingenuità già mostrate lungo questa prima metà di stagione. La sfida, persa, con la Fiorentina è come se contenesse il bignami di cosa i granata sbagliano e anche dove possonbo migliorare. Sbagliato appare il modo in cui la gara è gestita perchè se lodevole è l'atteggiamento aggressivo a voler chiudere nella propria metà campo gli avversari (accaduto anche ieri), molto meno è il non calcolarne gli effetti negativi in energie mentali e fisiche. La Fiorentina si è guadagnata l'accesso ai quarti di finale sfruttando il poco equilibrio nel finale dei ragazzi di Mazzarri, all'assalto, a testa bassa, su un calcio d'angolo dentro ad un duello che prevedeva i supplementari (letale la ripartenza a firma Simeone-Chiesa per l'1-0 a tre minuti dal termine). La coppa tabù nell'era Cairo rischia di lasciare il segno e ora dovrà essere bravo Mazzarri a raddrizzare la barca. Il Toro crea, è vero. Ma lo fa come capita alle altre di una compagnia da considerare medio alta come ambizioni: la differenza è che l'attacco, o chi si inserisce, ha la mira sballata o non ce l'ha proprio (0 tiri nello specchio ieri come solo a Bergamo era capitato). Belotti e Iago, ieri, si sono presi una pausa e, senza Zaza, là davanti non c'erano alternative. Alternative che sembrano mancare anche in mezzo, dove si costruiscono le fortune: Mazzarri vuole lavorare con un organico ridotto al necessario, ma, il ko con la Fiorentina in coppa, ha detto che oltre a Rincon, Baselli e Meite c'è soltanto la scommessa (o speranza) Lukic e se per qualcuno di loro scatta un cartellino rosso come per Meite, fermato per le prossime due di campionato, l'emergenza è servita. Nel bignami granata della sfida con i toscani ha detto come il Grande Torino sia il luogo delle disillusioni, almeno quest'anno. In casa occorreva battere il Parma per spiccare il volo e la missione è fallita. In casa, la squadra ha raccolto tutte le sconfitte di stagione, l'ultima la più pesante perchè si portava addosso il peso della suggestione: nessuno chiedeva al Toro di vincere la Coppa Italia, ma di prolungare la permanenza all'interno della manifestazione sì. "I Ragazzi hanno dato tutto. Questo gruppo non merita di essere messo in discussione, ma il pubblico paga e ha il diritto di manifestare il proprio dissenso se lo crede..", così Mazzarri. La Fiorentina ha avuto Chiesa e Simeone, quest'ultimo in corso d'opera: il giovane azzurro ha realizzato due gol, complice, come detto, la leggerezza granata. Il Toro fa rotta di nuovo verso la Capitale,: sabato c'è la Roma senza Izzo e Meite e con Zaza (caviglia) e Baselli (problema muscolare) da verificare. Per venti minuti i granata hanno spinto senza pungere. Per quasi un'ora, ci hanno provato perdendo, sui titoli di coda, la coppa. E Cairo se ne è andato via arrabbiato.