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Olimpico di Roma
19/01/2019
h.15.00
ROMA - TORINO 3-2 (2-0)
Roma
: Olsen, Karlsdorp (all'80' Santon), Manolas, Fazio, Kolarov, Cristante, Lo.Pellegrini, Under (al 6' El Shaarawy), Zaniolo, Kluivert (al 72' Schick), Dzeko. A disposizione: Fuzato, Greco, Lu.Pellegrini, Marcano, Coric, Nzonzi, Pastore. All.: Di Francesco.
Torino: Sirigu, Lyanco (all'83' Berenguer), Nkoulou, Djidji, De Silvestri, Rincon, Ansaldi, Aina, Iago Falque (al 55' Zaza), Belotti, Parigini (al 75' Edera). A disposizione: Ichazo, Rosati, Bremer, Ferigra, Lukic, Millico, Adopo. All.: Mazzarri.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Reti: Zaniolo 15' (R), Kolarov 34' rig. (R), Rincon 51' (T), Ansaldi 67' (T), El Shaarawy 73' (R).
Spettatori: 32.798 di cui 23.854 abbonati e 8.944 paganti per un incasso complessivo di 1.016.227 euro.
Note: Ammonito Kluivert per comportamento non regolamentare, Cristante, De Silvestri, Rincon e Belotti per gioco scorretto. Calci d'angolo 6-3 per la Roma, recupero 2' pt, 4' st. Prima sconfitta esterna stagionale per il Torino. Pomeriggio coperto, pioggia battente a fine partita.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 gennaio 2019]
Passata da poco la mezz'ora, il pomeriggio Capitale sembrava annunciare aria di tempesta per gli ospiti: Roma in fuga 2 a 0, il baby Zaniolo irrefrenabile e i granata costretti a segnare in rosso le solite, imperdonabili, ingenuità. Una mezz'ora, poco più da cancellare e cancellata fino al punto da rimettere in equilibrio il verdetto con le traiettorie belle e vincenti di Rincon ed Ansaldi prima di ricadere in errori ben più amari del colpo da tre punti di El Shaarawy. Roma-Torino ha vissuto sull'altalena di una parita che ha attraversato in 90' l'intera stagione granata. Cominciando dal bicchiere mezzo vuoto, il Toro non può permettersi certe leggerezze che, alla fine, ne stanno condizionando il cammino. Prima: come è possibile che il pur bravo Zaniolo abbia la libertà di colpire per ben due volte (la seconda è vincente) dal cuore dell'area e sotto lo sguardo dell'intera difesa schierata? Secondo: era davvero impossibile chiudere lo spazio alla verticalizzazione del giallorosso Karsdorp per El Shaarawy con Sirigu costretto a causare il rigore del raddoppio giallorosso? A voler allargare l'orizzonte, c'è da chiederesi il perchè una squadra capace di costruire la rimonta grazie ad una parentesi di partita giocata con la lode non sappia aspettare più di due minuti per compromettere, nuovamente, tutto? Nel senso di incompiutezza granata deve trovare spazio, però anche l'episodio che avrebbe ri-cambiato il destino dell'Olimpico e che va ad allungare la lista lunga di ciò che il Toro avrevve dovuto avere e non ha avuto: Olsen esce un po' avventurosamente e trascina per terra Belotti in area. "Peccato, sarebbe stato il rigore del possibile 3 a 3: l'azione, seppur diversa, per la sua dinamica mi ha ricordato il contratto Ichazo-Mandzukic che ci è costato il derby..", così il patron granata Urbano Cairo. Al numero uno del Toro, la fatica dei suoi ragazzi è piaciuta "ma dal momento in cui coraggio e personalità hanno avuto il sopravvento dopo un primo tempo incolore". Il bicchiere mezzo pieno della prima trasferta con la macchia di una sconfitta (imbattibilità stagionale finita) sta proprio nell'atteggiamento di una squadra che non esce mai dal ring in modo definitivo. "Non meritavamo di perdere, come non lo meritavamo all'andata a Torino: quest'anno con la Roma non ci è andata bene. Un giudizio sui singoli? Mi è piaciuto Ansaldi in un ruolo diverso dal solito e non dimentichiamo che ci mancavano Izzo, Meite, Baselli", sottolinea Cairo. Il Toro ha messo in scena la sua versione migliore quando tutto sembrava perso. E lo ha fatto come se osare fosse, improvvisamente, diventata la parola chiave: dentro Zaza, poi Berenguer e linea d'attacco a tratti, a quattro. Immaginare una situazione così fin dall'inizio sarebbe stato un azzardo, ma non immaginarla mai potrebbe costruire un pericoloso freno alle ambizioni di un gruppo che sa anche come accendersi. "Sul 2 a 2 pensavo di vincerla", dice Mazzarri. Non è accaduto.