WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Grande Torino
26/05/2019
h.15.00
TORINO - LAZIO 3-1 (0-0)
Torino
: Sirigu, Izzo (all'84' Moretti), Nkoulou, Bremer (al 79' Rincon), De Silvestri, Baselli, Meite, Aina, Iago Falque (al 69' Zaza), Lukic, Belotti. A disposizione: Rosati, Ichazo, Damascan, Singo, Berenguer, Millico, Ansaldi. All.: Mazzarri.
Lazio: Proto, Bastos, Acerbi, Radu (all'82' Capanni), Romulo, Parolo, Badelj, Bruno Jordao (al 58' Durmisi), Lulic, Cataldi, Immobile. A disposizione: Guerrieri, Wallace, De Angelis, Alia, Armini, Zitelli, Mohamed, Cerbara, Bianchi. All.: S.Inzaghi.
Arbitro: Abisso di Palermo.
Reti: Iago Falque 51' (T), Lukic 53' (T), Immobile 66' (L), De Silvestri 80' (T).
Spettatori: 24.428 di cui 13.244 paganti per un incasso di 194.166 euro e 11.184 abbonati per una quota partita di 167.501 euro.
Note: Pomeriggio incerto, sole a sprazzi con nuvole minacciose a fare capolino, terreno a lungo bagnato prima dell'incontro e, di conseguenza, scivoloso. Ammonito Capanni per gioco falloso, calci d'angolo 5-5, recupero 0' pt, 3' st. Prima del fischio d'inizio il calciatore del Torino, Emiliano Moretti, alla sua ultima presenza come calciatore, ha effettuato un giro di campo per salutare il proprio pubblico, che lo ha tributato con applausi e cori, per altro ripetuti al momento del suo ingresso in campo all'84' al posto di Izzo. Presenti all'Olimpico Grande Torino circa 200 sostenitori della Lazio.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 27 maggio 2019]
Ora che è finita verrebbe voglia di ricominciare subito. Adrenalina, punti, identità, appartenenza: il frullatore granata non ha smesso di girare nemmeno nell'ultima tappa, quella del successo sulla Lazio (3-1) e degli applausi collettivi. Walter Mazzarri, tecnico osannato dal Grande Torino, esce dallo stadio con poca voce ("L'ho persa nell'intervallo..", dice), l'orgoglio che "mi dà il sentirmi parte di questa famiglia.." e un appuntamento: l'incontro, oggi, con il presidente Cairo per cominciare a programmare la nuova avventura. "Riscatterò Aina". Quella fra Cairo e Mazzarri è il racconto che, il tempo, ha portato al punto più alto. La ripartenza, per entrambi, passa dal trattenere chi è stato indispensabile nel costruire un anno diverso dai precedenti e, a questi, aggiungere due o tre volti nuovi di qualità. "Chi si è sentito penalizzato, può chiedere di andare a giocare altrove. Ma - così i tecnico granata - per me sono tutti da confermare: tre nuovi acquisti ci permetterebbero di fare un ulteriore salto in avanti..". Cairo ha indicato la via da tempo e lo ribadisce. "Non c'è da fare molto per migliorare la squadra. Due o tre innesti e siamo a posto: intanto, nelle prossime ore, manderò la lettera al Chelsea per riscattare Aina..". Adrenalina ed identità. Punti e senso di appartenenza: è il momento delle foto più belle della stagione. L'Europa non c'è e mi fa strano..", sottolinea Mazzarri. Ma l'Europa, o meglio, le strade per arrivarci non sono chiuse perchè il Milan è sotto giudizio Uefa e, l'Uefa, non ha alcuna intenzione di fare sconti sull'altare del fair play finanziario. "Non conosco le carte, non so cosa può accadere, vediamo. Se venissimo ripescati in Europa League? Non ci sentiremmo dei ripescati..", precisa Cairo. Pronto il piano B. Nessuno, al Toro, si metterà alla finestra in attesa di notizie da Nyon con l'aria di chi si augura le disgrazie altrui. Ma, allo stesso tempo, se dovessero arrivare capovolgimenti dalle aule disciplinari del governo del pallone europeo, nessuno, al Toro, si sentirebbe un intruso nelle coppe. "Negli ultimi quattordici anni, se non sbaglio, solo in una occasione chi ha fatto i punti che abbiamo conquistato noi è rimasto fuori dall'Europa..", così il patron granata. Mazzarri ha salutato la squadra per le vacanze, ma con un piano B in caso di novità dall'Uefa. Dall'incontro di oggi uscirà un tecnico con parte del lavoro per il prossimo anno già avviata. "Rinnovo? Io - dice - sono di una generazione in cui bastavano le parole: per il rinnovo non c'è fretta, un contratto ce l'ho. E so che mi stimano tutti". Nella testa del tecnico toscano c'è una squadra che, senza quei piccoli, ma significativi, peccati di ingenuità, può alzare l'asticella delle proprie ambizioni: tre nuovi acquisti dentro ad uno spogliatoio cresciuto in fretta può fare la differenza. "Anche ieri mi hanno fatto perdere la voce..", sorride. E' accaduto all'intervallo perch´ c'era da dare l'ennesima scossa di una stagione diversa dalle altre. Iago, Lukic e De Silvestri, tre gol e record di punti. Un primo tempo senza squilli, una ripresa con il piede sull'acceleratore fino al bottino pieno. Iago Falque e Lukic, in due minuti, indirizzano il pomeriggio, Immobile prova a riaprirlo, De Silvestri lo sigilla ed il Toro si spinge fino a quota 63 punti, sei in più del precedente primato in classifica nella stagione dell'Europa League centrata per i guai finanziari del Parma. Per la Lazio un'ultima tappa molto incolore e un campionato chiuso all'ottavo posto. Il tributo per Moretti. Al Grande Torino è stato il momento dell'addio al calcio di Emiliano Moretti. Fuori, al via, per scelta personale (troppa l'emozione da gestire), il difensore è entrato a sei minuti dal sipario, giocati con la fascia al braccio di Belotti. "Difficile raccontare cosa ho provato in una giornata incredibile: adesso mi dedicherò alla nuova vita da dirigente..", così Moretti dopo sei stagioni da protagonista e 175 partite con il granata in campionato. Nessuno ne ha giocate di più nel XXI secolo.