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Grande Torino
22/08/2019
h.21.00
TORINO - WOLVERHAMPTON W. 2-3 (0-1)
Torino
: Sirigu, Izzo, Nkoulou, Bremer, De Silvestri, Meite (al 64' Rincon), Baselli, Ansaldi (al 71' Aina), Zaza, Belotti, Berenguer (al 59' Lukic). A disposizione: Rosati, Bonifazi, Millico, Djidji. All.: Mazzarri.
Wolverhampton Wanderers: Rui Patricio, Jesus Vallejo, Coady, Boly, Traore (al 64' Castro), Dendoncker, Saiss, Joao Moutinho, Vinagre, Jimenez (al 76' Cutrone), Jota (al 69' Pedro Neto). A disposizione: Ruddy, Bennett, Ruben Neves, Gibbs-White. All.: Espirito Santo.
Arbitro: Dias (Portogallo).
Reti: Aut.Bremer 43' (W), Jota 59' (W), De Silvestri 61' (T), Jimenez 72' (W), Belotti 89' rig. (T).
Spettatori: 24.091 paganti per un incasso di 561.930 euro.
Note: Serata calda ma complessivamente gradevole, terreno in ottime condizioni, calci d'angolo 4-1 per il Torino, recupero 1' pt, 4' st. Ammoniti Belotti, Ansaldi, Berenguer, Baselli, Saiss e Jesus Vallejo, tutti per gioco scorretto; presenti all'Olimpico Grande Torino, circa 1.300 sostenitori del Wolverhampton.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 23 agosto 2019]
Parlare di una maggiore abitudine del Wolverhampton a vivere notti così sarebbe sbagliato visto che gli inglesi non giocavano nelle coppe da quasi quarant'anni prima di questa avventura nei preliminari di Europa League. Raccontare di un diverso valore fra i ragazzi di Espirito Santo e il Toro, invece, è il modo migliore per spiegare il ko (2-3) dei granata che, adesso, sono aggrappati a un filo, sottilissimo, per pensare di ribaltare il playoff fra una settimana in Inghilterra. La similitudine tattica è nel modo di interpretare le partite ci avevano tratto in inganno: i Wolves hanno giocatori di qualità (la scuola portoghese si sente) e, soprattutto, sanno fare le due fasi, difesa e ripartenze, con un'intensità corale da grande squadra. Il settimo posto in Premier League pesa di più rispetto al settimo in Serie A: questa è la riflessione più immediata, ancor più se si considera che il giocatore di maggior talento dei Wolves, Ruben Neves, è rimasto a guardare. I valori della Premier League. La prima sorpresa la regala Espirito Santo: i Wolves cambiano, di fatto, volto perché (quasi) metà squadra è diversa rispetto alla fatica di Premier contro il Manchester United di poche ore fa e in panchina finisce anche la stella Ruben Neves. Il Toro si presenta nella versione con il trequartista (Berenguer) dietro alla coppia Belotti-Zaza: Rincon comincia ai margini perchè non al meglio della conjdizione fisica. Il racconto del duello non si discosta più di tanto dalle analisi della vigilia. Squadre, praticamente, a specchio e ritmo mosso solo dalle ripartenze o dalle verticalizzazioni nate sugli scatti in profondità del tandem granata da una parte e di Diogo Jota e Jimenez dall'altra. Il Toro parte come se la qualificazione si decidesse in un attimo, poi decide di usare l'inevitabile arma della pazienza e, in gioco, entrano anche gli inglesi: gli spazi non ci sono, ma vanno creati e, questo, da tempo è uno degli aspetti meno congeniali ai ragazzi di Mazzarri. In gol anche De Silvestri. La prima parte della notte vive su due occasioni a testa (Nkoulou scheggia la traversa) e si accende quando sta per calare il sipario: un fallo, un po' ingenuo, di De Silvestri (l'arbitro è, comunque, fiscale a fermare l'azione) consegna nei piedi dell'esperto Moutinho la più velenosa delle punizioni: il tracciante cade in area dove trova la testa di Saiss e, soprattutto, la nuca di Bremer che spinge il pallone in rete. Il vantaggio dei Wolves spezza un equilibrio che sa di perfezione, per brividi creati e modo di interpretare il confronto, con una fortissima componente fisica in campo e interventi anche ruvidi (Belotti il più tartassato). Spezzato l'equilibrio i valori vengono fuori quasi impietosamente. Il raddoppio inglese è una logica conseguenza del calo, anche mentale, dei granata (a segno va Diogo Jota), la rete di De Silvestri è una brevissima illusione, il nuovo sigillo di Jimenez certifica il diverso peso delle due squadre. Tocca al Gallo ridurre la distanza nel finale dal dischetto. Giovedì, a Wolverhampton, ci sarà un ambiente in fibrillazione ad aspettare i granata.