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Marassi
22/09/2019
h.15.00
SAMPDORIA - TORINO 1-0 (0-0)
Sampdoria
: Audero, Bereszynski (al 69' Murillo), Colley, Depaoli, Ekdal, Vieira, Murru, Rigoni, Gabbiadini (al 75' Linetty), Quagliarella (all'82' Caprari). A disposizione: Falcone, Augello, Chabot, Barreto, Bonazzoli, Ramirez, Jankto, Thorsby, Regini. All.: Di Francesco.
Torino: Sirigu, Izzo, Lyanco, Bremer (all'82' Berenguer), De Silvestri, Baselli, Rincon, Meite (al 68' Verdi), Aina (al 62' Laxalt), Zaza, Belotti. A disposizione: Ujkani, Rosati, Iago Falque, Bonifazi, Edera, Millico, Djidji. All.: Mazzarri.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Reti: Gabbiadini 57'.
Spettatori: 19.041 di cui 17.026 abbonati per una quota partita di 177.284 euro e 2.015 paganti per un incasso di 40.696 euro.
Note: Giornata fredda, pioggia per quasi tutto l'arco della partita, a volte quasi torrenziale, terreno di Marassi in discrete condizioni, sebbene scivoloso; gara in bilico e a rischio rinvio fino alle 11 del mattino, quando l'allerta meteo, scesa da arancione a gialla, ha permesso alla Prefettura di concedere l'ok per la sua disputa. Ammoniti Zaza per proteste, Rigoni e Quagliarella per gioco scorretto; in seguito alle nuove norme, ammonito anche il tecnico del Torino Mazzarri, per proteste. Calci d'angolo 8-7 per il Torino, recupero 2' pt, 4', poi diventati 5' st. Presenti a Marassi circa 400 sostenitori granata. Per il Torino, partita numero 2500 in Serie A, limitatamente ai campionati a girone unico, quindi al netto di gare di spareggio e del torneo misto 1945-46, ed esordio stagionale per Lyanco, dopo l'infortunio patito in estate.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 23 settembre 2019]
Quando la stagione del Toro incrocia la tappa di Marassi, casa Sampdoria, gli effetti del risultato sono destinati a lasciare un'eredità. Così lo scorso novembre, quel poker servito da Belotti e soci contribuì a dare senso al progetto, così il ko di ieri pomeriggio può contribuire ad accelerare quello che appare come un inevitabile cambio di rotta. Il Toro ha perso per un gol contestato di Gabbiadini ("Il fallo su Lyanco è clamoroso..", sentenzia Mazzarri), ma ha perso anche, e soprattutto, perché ha creato la prima, vera, occasione da rete a otto minuti dal termine. Il racconti di quanto visto sotto la pioggiadi Genova ha detto di una squadra uscita dal cortocircuito del niente assoluto messo in scena una settimana fa contro il Lecce, ma ancora alla ricerca di chi, o di che cosa, possa accenderne la pericolosità negli ultimi trenta metri. Il progetto del 3-4-3. Giro palla, pazienza, equilibrio ed intensità: per il tecnico toscano tutto bene. E poi? Tre punti ai ragazzi di Di Francesco e seconda sconfitta di fila per quelli di Mazzarri. La scossa c'è stata solo a metà, sforzandosi di guardare il bicchiere mezzo pieno. Dentro alla partita vuota rimane il senso di incompiutezza. Il numero delle punte in campo, non garantisce maggiore pericolosità, ma può crearne i presupposti con una continuità, magari, sconosciuta: nella fase finale della sfida hanno provato a dividersi lo spazio Belotti, Zaza, Verdi e Berenguer con gli effetti dell'unica palla gol costruita. Tutti insieme può essere frutto delle necessità, ma arricchire la squadra di un po' di fantasia no. Mazzarri ha in testa un modulo, il 3-4-3, a cui arriverà e non è, o non sarebbe da escludere, una trasformazione più immediata. Il viaggio di Genova ha bocciato, senza appello, un ragazzo dalle potenzialità enormi e inesplorate perchè di Meite si sono perse le tracce da tempo: così la formula dell'attacco a tre può essere il miglior assist per la svolta. Mazzarri protesta. Verdi ha dimostrato di essere già con la testa sulla nuova sfida; Laxalt deve trovare confidenza con la realtà granata, ma avrebbe anche il motore che gira. E Nkoulou, giovedì, potrebbe ritrovare il suo posto nella lista dei convocati per l'impegno con il Milan (una difesa, quando sarà, Izzo-Nkoulou-Lyanco fa ben sperare). Tre variabili pronte a dare nuovo slancio ad una squadra che ne ha bisogno. La stagione è appena cominciata e tirare le somme sarebbe esercizio fin troppo temerario. Ma, sebbene all'inizio, il campionato ha segnato il suo primo confine: il Toro può stare nel gruppo di chi guarda in alto, ma due ko sono già un peso da portarsi dietro. Il mercato ha consegnato a Mazzarri una rosa larga e, in particolar modo, un gruppo camaleontico nei suoi interpreti: analizzare il passo falso di Marassi, sotto i colpi di una Sampdoria a 0 punti dopo le prime tre giornate, soffermandosi sul gol (forse) viziato da una fallo stride davanti ad un'unica palla-gol creata in 90'.