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| Grande Torino |
| 26/09/2020 |
| h.15.00 |
| TORINO - ATALANTA 2-4 (2-3) Torino: Sirigu, Vojvoda, Bremer, Nkoulou, Murru, Meite, Rincon (all'80' Segre), Linetty (al 64' Lukic), Berenguer (al 64' Verdi); Zaza, Belotti (al 75' Millico). A disposizione: Rosati, Milinkovic-Savic, Lyanco, Izzo, Falque, Andaldi, Edera, Buongiorno. All.: Giampaolo. Atalanta: Sportiello, Toloi, Caldara (al 46' Palomino), Sutalo, Hateboer, Freuler, De Roon, Gosens (all'84' Mojica), Gomez (all'84' Pasalic), Zapata (all'85' Lammers), Muriel (al 64' Malinovskyi). A disposizione: Carnesecchi, Rossi, Da Riva, Ruggeri, Diallo. All.: Gasperini. Arbitro: Irrati di Pistoia. Reti: Belotti 11', 43' (T), Gomez 13' (A), Muriel 21' (A), Hateboer 42' (A), De Roon 54' (A). Spettatori: 700, partita giocata a porte chiuse, ammessi solamente 700 spettatori ad invito. Note: Pomeriggio soleggiato, terreno in pessime condizioni, con il fondo assai pesante, con numerose zolle ad alzarsi durante il corso della gara. Ammoniti Caldara, Freuler e Zaza, tutti per gioco falloso; calci d'angolo 6-2 per l'Atalanta, recupero 1' pt, 4' st; esordio in Serie A e in maglia granata in partite ufficiale per Segre e Murru. Cronaca [Tratto da La Gazzetta dello Sport online del 26 settembre 2020] L'Atalanta è ancora una macchina da gol, il Torino non è ancora la macchina che Giampaolo sta assestando, secondo i suoi principi di calcio. La squadra di Gasperini debutta in campionato vincendo serenamente in rimonta - un'abitudine mantenuta - dopo il gol-illusione di Belotti, concedendosi momenti di grande calcio e ancora qualche errore difensivo di troppo. Il Toro non ha ancora la forza per approfittarne: sta in partita per un tempo, aggrappata a un Belotti sempre più leader, ma nella ripresa denuncia ancora un calo atletico e di convinzione, proprio di una squadra ancora in cantiere. I nuovi - Giampaolo ne ha schierati tre - sono ancora da inserire, le idee di gioco nascono imperfette rispetto al credo del tecnico. Le scelte - Giampaolo lancia da titolari i nuovi laterali di difesa, Vojvoda e Murru, da cui non avrà il contributo sperato. Conferma Berenguer trequartista (preferendolo a Verdi) con la coppia Zaza-Belotti. Doppio centravanti (colombiano) anche per Gasperini, con Muriel e Zapata: trio offensivo completato da Gomez, il centrocampo è quello della scorsa stagione, mentre in difesa, con Romero e Djimsiti squalificati e Palomino in ritardo di condizione, fiducia al croato Sutalo, assieme a Toloi e Caldara. Primo tempo - Due gol nei primi 13', preceduti da una traversa piena di Zaza che si beve Sutalo, ma poi sceglie il tiro di potenza invece che incrociato: il segnale della partita divertente e ricca di errori che sarà. Apre la partita Belotti: Rincon salta secco Gomez, che non lo insegue, Toloi per uscire su di lui molla il Gallo, che taglia come un coltello e infila Sportiello. Il Papu capisce che deve rimediare e ci mette meno di 2', anche perché Rincon lo imita, lasciandolo libero di scegliere e mirare un destro disegnato. &EGRAVE; il momento in cui l'Atalanta prende saldamente in mano il governo della partita, tormentando il Torino sulla fascia sinistra - Vojvoda molto in difficoltà sul martello di Gosens - e con i cambi di gioco già sofferti a Firenze dai granata. Che cadono ancora al minuto 21' - cross di Gomez e fantastico destro incrociato di Muriel, scivolato alle spalle del fragile Murru - e rischiano di crollare al 42', quando il secondo assist di Gomez trova, ancora a destra, il rimorchio di Hateboer, senza che Murru (o Nkoulou in aiuto) riescano a intervenire. Ma il Toro, che aveva "visto" il possibile 2-2 al 28' (incursione di Berenguer che inspiegabilmente perde il tempo e non tira), ha se non altro carattere. Quello di Belotti, che tiene a galla la sua squadra appena un minuto dopo: Vojvoda dà il primo segnale di vita mettendo una palla in mezzo, Caldara viene scavalcato da un tentativo di intervento di Zaza, in agguato c'è ancora il Gallo che lascia sul posto Toloi e segna il 3-2 di testa. Secondo tempo - Chi si aspetta un Toro che completi la rimonta nella ripresa, trova quasi solo Atalanta, che gioca con consapevolezza sempre crescente. L'anteprima del 4-2 è un colpo di testa schiacciato fuori da Hateboer dopo solito cambio di fascia con Gosens, ma passa meno di un minuto prima che la squadra di Gasperini metta in frigo la vittoria: Muriel ha tutto lo spazio che vuole per leggere l'incursione centrale di De Roon, che completa con il gol sicurezza una gara da dominatore del centrocampo. E lì la squadra di Giampaolo si arrende, nonostante in cambi del tecnico, che si gioca le carte Lukic, Verdi e poi Millico, per disegnare un 4-3-3. Gasperini ha la panchina lunga e la usa, regalando il debutto anche a Mojica e Lammers, appena arrivati. Ma quello che conta di più è poter gestire le energie, governando in serenità la partita: mercoledì l'Atalanta va di nuovo in campo, a Roma contro la Lazio. Una promessa di grande calcio. |
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