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Grande Torino
30/11/2020
h.18.30
TORINO - SAMPDORIA 2-2 (1-0)
Torino
: Sirigu, Bremer, Lyanco, Rodriguez (al 71' Verdi), Singo, Meite, Rincon, Linetty, Ansaldi (al 71' Murru), Zaza, Belotti. A disposizione: Milinkovic-Savic, Rosati, Bonazzoli, Buongiorno, Edera, Horvath, Izzo, Kryeziu, Nkoulou, Segre. All.: Conti.
Sampdoria: Audero, Bereszynski, Yoshida (al 46' Damsgaard), Ferrari, Augello, Candreva, Thorsby, Ekdal (al 46' Tonelli), Jankto (al 46' Silva), Verre (al 46' Gabbiadini), Quagliarella (all'83' Ramirez). A disposizione: Letica, Askildsen. La Gumina, Leris, Ravaglia, Regini, Rocha. All.: Benetti.
Arbitro: Doveri di Roma.
Reti: Belotti 25' (T), Candreva 54' (S), Quagliarella 63' (S), Meite 77' (T).
Spettatori: 0, giocata a porte chiuse.
Note: Nel Torino siede in panchina il vice di Giampaolo, Conti, a causa della positività al Covid-19 del tecnico granata; sulla panchina blucerchiata invece siede il vice Benetti, con lo squalificato Ranieri presente in tribuna. Ammoniti Tonelli, Lyanco e Ferrari per gioco falloso, Benetti (tecnico della Sampdoria) dalla panchina per proteste, al 74'. Calci d'angolo 6-2 per il Torino, recupero 1' pt, 3' st.; per Andrea Belotti si tratta della rete numero 99 in maglia granata, 7° messa a segno di lunedì: in questa speciale classifica il capitano granata è secondo solamente a Gonzalo Higuain con 12 marcature.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 30 novembre 2020]
La melatonina è un ormone secreto dall'epifisi, di solito provoca sonnolenza e ci sono tanti parafarmaci che vengono pure dati ai bambini che faticano a prendere sonno. Poi c'è l'ipotalamo che secerne endorfine che vanno nella direzione opposta: tipo l'eccitazione. Ve lo spieghiamo perché Torino-Sampdoria apre un bel dibattito scientifico. C'è infatti da chiedersi come sia che le due ghiandole del corpo dei protagonisti in campo, in un freddo posticipo di serie A preserale, abbiano funzionato a intermittenza. Quando dorme la Samp, il Toro è attivissimo. Poi succede il contrario.. Ne scaturisce un pareggio (2-2), la nona sinfonia di serie A non è eroica per le due squadre e l'inno alla gioia non viene eseguito. Alla fine è giusto così. Singo spinge i granata - Il Toro, con molte certezze ai box, propone da subito la strana coppia Zaza-Belotti; nella Samp Verre ronza attorno al solo Quagliarella. Dai blocchi di partenza si alza meglio la squadra di casa, che al bisogno di punti aggiunge una cabala da risistemare. La Samp è un cliente scorbutico, l'anno passato ha fatto il pieno. Aspetti che sia il Gallo a guidare l'assalto granata, invece il più incisivo è un lungo esterno, si chiama Singo, giovane ed esuberante, due leve fatte per correre. Augello, al rientro, ha davvero tanto da fare per limitare il quinto del centrocampo ordito dai piemontesi. Protagonista assoluto, Singo, nel primo tempo, è il solo a cercare di dare linfa a una partita abbastanza chiusa, mosse evidentemente ben studiate dai due strateghi. Uno è a casa col Covid, in quarantena, è l'ex Giampaolo; l'altro Ranieri non ha gradito il ko del Bologna, espulso da Marinelli siede in tribuna. Grottesco e già visto, la cassa di amplificazione, dall'alto, di uno stadio vuoto, è maggiore che dal basso. E il match si vede anche meglio. Il tecnico romano tace all'inizio, quando vede i suoi andare subito sotto, graziati dai centimetri di una posizione irregolare di partenza di Belotti. Manda giù persino il vantaggio granata, firmato da Belotti, dopo che proprio Singo ha fatto un gioco di prestigio, raddoppiato, tenendo in gioco sulla linea un pallone destinato alla rimessa laterale, gli ospiti si fermano, lui no. Cross diagonale e stavolta la rasoiata ravvicinata del "Gallo", da centravanti opportunista puro, è vincente. La Samp non fa granché per scuotersi di dosso l'apatia. Così Ranieri comincia a spazientirsi e grida dall'alto per telecomandare i suoi, invitandoli al pressing in modo palese. Qualche squillo c'è, Quagliarella invita al tiro Candreva, ma Lyanco in regia arretrata, e Sirigu dietro di lui, non devono fare straordinari. La rivoluzione di Ranieri - I sussurri della sua squadra hanno provocato evidenti grida, a metà Ranieri ne ha viste abbastanza. Più che correttivi, il suo è un golpe! Fuori "quelli del compitino", Ekdal, Jankto, Verre, tre da "sei striminzito"; dentro Gabbiadini, Silva e Damsgaard. Poi c'è Tonelli che entra per Yoshida, toccato duro a fine tempo da Zaza. E in effetti l'uomo che ha fatto la storia moderna del Leicester ha visto bene. Pochi secondi e Gabbiadini spinge in porta Quagliarella, fermato da Sirigu e da un fuorigioco che non c'è. E' tutta un'altra Samp quella che approccia la ripresa. Il Torino? Si addormenta, lascia fare. Augello ora domina su Singo, la pressione ospite ha effetto al 54' quando Quagliarella e Candreva cercano un'azione.. Rugbistica, un off load, di piede ovviamente, spinge l'audace ala davanti a Sirigu. E' l'1 a 1. E' il Toro ora che sbarella. Si vede poco, apparentemente, Gabbiadini, la cui posizione alle spalle di Quagliarella libera il centravanti da compiti di copertura. Tanto è vero che il centravanti più prolifico in attività nella nostra serie A torna a segnare: alla sua maniera. Poco dopo l'ora di gioco, Candreva restituisce il favore, lancio dalla trequarti e girata oro zecchino del Vecchio Drago. Palla nell'angolino basso. Il sorpasso è servito. Verdi dalla panca.. E il Toro campa - Ruoli rovesciati, insomma. Samp irriconoscibile ma Torino tutt'altro che scatenato. Anche se Zaza, pochi istanti dopo l'1 a 2, si ritrova con la palla buona davanti ad Audero. Il portiere comincia uno show per lui determinante, di puro istinto mette in angolo. Minuto 70' quando Conti, sostituto di Giampaolo, imita il suo avversario. Se la Samp raccoglie dalla panca l'energia mancata, i granata fanno lo stesso. Tocca a Verdi prendere in mano la squadra afflosciata, mentre Murru rileva Rodriguez e il Toro si mette a 4 dietro. Gli effetti tonici si vedono subito: 76' Meite riceve da Belotti sotto misura ma il piattone destroi ravvicinato è troppo scolastico e Audero è reattivo come mai, palla messa in angolo. Verdi si conferma assistman dalla bandierina come pochi in A, la sua palla dalla bandierina consente al franco-ivoriano di riabolitarsi subito, colpo di testa andando incontro alla palla e traiettoria alla.. Pallonetto di Nadal. Imprendibile e vincente. Due a due. Il ribaltamento del match è servito, ormoni che agiscono a intermittenza. Ora la Samp torna a essere passiva, non tutti però. Al minuto 79' Audero blinda il pareggio con un doppio, prodigioso intervento. Prima si allunga su una difficilissima girata di verdi destinata all'angolino basso, poi è reattivo sul tap in successivo di Lyanco. Gli ultimi 10 minuti e spiccioli sono di marca granata, ma la Sampdoria conferma la sua lunga imbattibilità in casa granata. Ranieri può finalmente pensare a recuperare la voce perduta.