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Marassi
15/01/2022
h.15.00
SAMPDORIA - TORINO 1-2 (1-1)
Sampdoria
: Falcone, Augello (all'88' Murru), Ferrari (al 78' Conti), Dragusin, Bereszynski, Thorsby, Askildsen (al 78' Ciervo), Rincon, Candreva, Caputo (al 78' Quagliarella), Gabbiadini (all'88' Gabbiadini). A disposizione: Ravaglia, Ekdal, Vieira, Yepes, Saio, Trimboli. All.: D'Aversa.
Torino: Milinkovic-Savic, Rodriguez, Bremer, Zima, Vojvoda, Mandragora, Lukic, Singo, Brekalo (all'84' Zaza), Praet (al 92' Pobega), Sanabria (all'83' Pjaca). A disposizione: Berisha, Gemello, Pobega, Izzo, Verdi, Djidji, Warming, Fares, Buongiorno. All.: Juric.
Arbitro: Massimi di Termoli.
Reti: Caputo 18' (S), Singo 27' (T), Praet 67' (T).
Spettatori: 2.549 paganti per un incasso di 27.902 euro.
Note: Pomeriggio freddo ed inizialmente soleggiato, terreno non in perfette condizioni, stadio Luigi Ferraris in Marassi accessibile a soli 5.000 spettatori a causa delle nuove limitazioni anti-Covid decise dal Governo e valide per questo e il prossimo turno di campionato. Nel Torino siede in panchina il nuovo acquisto Mohamed Fares, mentre si rivede tra i pali Milinkovic-Savic, appena negativizzato dopo la positività al Covid. Ammoniti Lukic e Bremer per gioco falloso, calci d'angolo 10-3 per il Torino, recupero 2' pt, 5' st, Al 68' gioco fermo per 3' a causa di un buco nella rete che ha tratto in inganno il pubblico presente in occasione della rete dell'1-2 di Praet.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport online del 15 gennaio 2022]
Il blitz di Marassi accende i sogni europei del Toro. Sì, ora si può scrivere senza più tentennamenti: i granata sono entrati in corsa per un posto in Europa. Se Juric cercava delle conferme, le ha trovate tutte in casa della Sampdoria. Il due a uno finale è fin troppo striminzito per il livello della prestazione dei granata (16 occasioni da gol contro 3): superbi, a tratti bellissimi, atleticamente furiosi. Juric la vince di rimonta, con gran merito, dopo il vantaggio di Caputo grazie alle reti di Singo e Praet, sbloccando un'astinenza che fuori casa durava da quattro mesi. Ultima vittoria in trasferta il 17 settembre a Reggio Emilia con il Sassuolo. Pochissima Sampdoria, situazione difficile per D'Aversa: la classifica si è complicata e non di poco. L'errore di Vanja - Un errore di Vanja Milinkovic Savic dopo diciotto minuti mette inaspettatamente in salita il pomeriggio genovese del Toro. Inaspettatamente, perché fino a quel momento la squadra di Juric si era fatta apprezzare decisamente di più giocando un buon calcio aggressivo, mettendo alle corte la Sampdoria per tutto il primo tempo (quasi il 70 per cento di possesso del Toro, occasioni 8-2 per i granata). Il punteggio di parità (uno a uno) con il quale si va all'intervallo non rispecchia dunque l'andamento di una prima parte del match dominata dai granata. L'errore nel passaggio arriva proprio da chi non te l'aspetti: l'abilità palla al piede è una delle specialità di Milinkovic. Ma al 18' sbaglia la scelta e calibra male la potenza del calcio, favorendo la ripartenza della Sampdoria: Gabbiadini imbuca centralmente la difesa granata spiazzata dal rovesciamento improvviso, Caputo passa alle spalle di Bremer e i blucerchiati sono in vantaggio per uno a zero. Brekalo che delizia - E' una punizione troppo severa per un Toro che era partito con le marce alte. Dopo il primo (e unico) squillo di Candreva dopo due minuti (sfiora il palo), fino a quel momento i granata avevano prodotto almeno tre pulite occasioni da rete. In avvio l'ex Praet è una goduria, ma soprattutto Brekalo è una delizia. Rivedere per credere il filtrante che inventa dal nulla dopo dieci minuti: splendido, Sanabria si ritrova davanti alla porta ma Falcone salva tutto in angolo. Due minuti dopo dall'uno-due con Mandragora, Vojvoda scarica un tiro a giro intercettato ancora da Falcone. Toro all'attacco a testa bassa. Passano sessanta secondi e Praet se ne va con una serpentina tra due difensori, ma si ritrova con poche energie al momento del tiro. Alta velocità granata - Il Toro però continua a fare la partita, la spinta è costante, il dominio delle fasce è una certezza. E così proprio dagli esterni nasce l'occasione che porta al pareggio. Esattamente come accaduto lunedì scorso nel 4-0 alla Fiorentina, ci pensano le due frecce granata. Un ottimo Vojvoda lavora un buon pallone sulla sinistra e poi crossa chiamando Singo all'appuntamento con il gol. Di testa, l'ivoriano non sbaglia di testa: è il meritato uno a uno, terzo timbro stagionale per Singo. Alla mezzora Rodriguez spara dal limite, per pochi centimetri non inquadra lo specchio. Il Toro chiude il primo tempo tutto proteso negli ultimi venticinque metri doriani: c'è il tempo di apprezzare un altro paio di giocate di Brekalo di alta scuola. Manca il guizzo finale per firmare il sorpasso. Thorsby sulla linea - Quando si riparte nella ripresa, si ha l'impressione che il copione non sia cambiato di molto. Passano solo cinque minuti e sui piedi di Brekalo cade una clamorosa palla gol: tutto nasce lungo il binario di destra, Zima-Praet-di nuovo Zima. Assist per Brekalo, di piatto il croato cerca la precisione ma conclude tra le braccia di Falcone. Al quarto d'ora un altro errore di Milinkovic (davvero partita no la sua) rischia di compromettere ancora una volta tutto per il Toro: il portiere granata si fa beffare da un rimbalzo non riuscendo a controllare un comodo cross di Candreva. Sul rimpallo si avventa Thorsby di testa, provvidenziale il salvataggio sulla linea di Rodriguez. Praet buca la rete - Il Toro però continua nella sua opera di demolizione della difesa doriana, facendo leva su un pressing asfissiante a tutto campo. Dopo ventidue minuti della ripresa arriva il sorpasso. E, neanche a dirlo, nasce ancora dai piedi di Brekalo: il croato vede un corridoio come solo lui, lanciando Lukic. Cross preciso del serbo per la testa di Praet che pesca l'angolino. Ed è proprio il caso di dirlo: buca la rete. Nell'angolo alla sinistra di Falcone si apre uno squarcio nella rete che obbliga alla sospensione per quattro minuti per riparlarla. Intanto Toro avanti sul due a uno: Praet sale a due gol in stagione, entrambi alla sua ex Sampdoria. I granata non si fermano, e alla mezzora potrebbero chiudere i conti prima con Singo (bolide dai venti metri) poi sotto porta con un impreciso Sanabria. L'ultimo brivido è però della Sampdoria: a trenta secondi dal novantesimo, il colpo di testa di Quagliarella (assist di Ciervo) finisce di un nulla fuori.