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Grande Torino
15/01/2023
h.15.00
TORINO - SPEZIA 0-1 (0-1)
Torino
: Milinkovic-Savic, Djidji, Schuurs (al 46' Rodriguez), Buongiorno, Singo (all'81' Seck), Lukic (al 46' Linetty), Ricci, Vojvoda, Miranchuk (al 67' Radonjic), Vlasic, Sanabria (al 67' Karamoh). A disposizione: Berisha, Gemello, Bayeye, Zima, Adopo, Garbett, Dembele, Gineitis. All.: Juric.
Spezia: Dragowski, Amian, Caldara, Nikolaou, Holm (al 77' Ferrer), Ampadu, Bourabia (al 77' Ekdal), Agudelo (all'83' Zurkowski), Reca, Gyasi (al 91' Moutinho), Nzola. A disposizione: Dido, Zovko, Sala, Verde, Kiwior, Hristov, Beck, Bastoni, Kovalenko, Esposito, Maldini. All.: Gotti.
Arbitro: Ghersini di Genova.
Reti: Nzola 28' rig.
Spettatori: 15.113 di cui 5.946 abbonati per una quota partita di 103.754 euro e 9.167 paganti per un incasso di 122.253 euro.
Note: Pomeriggio freddo, cielo coperto, terreno in discrete condizioni; presenza numero 50 in serie A per Buongiorno, panchina numero 100 in A per il tecnico spezzino Gotti e presenza numero 150 in A per Sasa Lukic. Ammoniti Djidji per fallo di mano in occasione del calcio di rigore assegnato allo Spezia al 27' e Caldara, Bourabia e Ricci per gioco falloso, Karamoh e Nikolaou per reciproche scorrettezze. Calci d'angolo 6-2 per il Torino, recupero 1' pt, 0' st. Presenti all'Olimpico Grande Torino circa 500 sostenitori dello Spezia, che nell'occasione scende in campo con una divisa gialla con inserti multicolori.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport online del 15 gennaio 2023]
Le tante energie spese mercoledì nei 120 minuti di Coppa Italia tradiscono il Toro. Favorendo il colpaccio esterno dello Spezia che passa all'Olimpico Grande Torino grazie a un rigore trasformato da Nzola nel primo tempo, e nella ripresa prende una traversa con Gyasi. Tre punti di platino per i liguri nella corsa salvezza, punizione molto severa per i granata invece che, dopo il capolavoro di San Siro, frenano in campionato: due punti tra Verona, Salernitana e Spezia nei primi tre impegni del 2023 sono decisamente pochi. Poche energie - Juric conferma i reduci della notte di San Siro. L'unica novità nell'undici è l'inserimento di Vojvoda sulla sinistra (a Milano era partito Rodriguez), gli altri dieci sono i protagonisti che hanno avviato il capolavoro di Coppa Italia. Scelta rischiosa, essendo la quarta partita in dieci giorni e a distanza così ravvicinata dal mercoledì di San Siro. Forse troppa riconoscenza da parte del tecnico verso chi lo ha fatto grande a San Siro. Una scelta che, alla fine, si dimostrerà sbagliata. Il Toro tiene molto palla nella prima mezzora, inizia con due-tre lanci indovinati di un Ricci abbastanza ispirato, ma poi sulla trequarti finisce per smarrirsi. Paga le poche energie rimaste nel serbatoio, e infatti all'intervallo ci va senza aver tirato nemmeno una volta nello specchio di Dragowski. Nzola di rigore - Lo Spezia, invece, non deve fare certo i conti con questa problematica. Gotti può presentare la sua formazione migliore, uomo su uomo: 3-4-1-2 il modulo di avvio, con una particolare sensibilità sulla posizione di Agudelo avanzato alle spalle delle due punte Nzola-Gyasi. Non fa molta fatica, lo Spezia, a contenere la prima discreta mezzora di palleggio del Toro. I granata girano la palla ma viaggiano sotto ritmo, agevolando il piano di Gotti di chiudere, rompere e ripartire. Al primo contropiede (23') Holm impegna Milinkovic. Quattro minuti dopo, poi, arriva l'episodio che spezza l'equilibrio: Reca conclude dall'interno dell'area, gli si oppone Djidji che si gira di spalle allo spezzino. La palla sbatte sul braccio destro di Djidji, e l'arbitro Ghersini assegna un rigore che Nzola al 28' non fallisce. Al 45' al Toro è annullato il pari di Vlasic per il fuorigioco di Sanabria, ma la reazione à timida. Ospiti avanti a metà partita. Traversa di Gyasi - Quando si riparte, Juric inserisce subito due cambi: Linetty per Lukic e Rodriguez per Schuurs. Al primo minuto, tripla occasione per il Toro nella stessa azione con Vlasic, Singo e Linetty: tutti e tre i tentativi murati dalla difesa ospite. Juric avrà alzato la voce nello spogliatoio, perché nel primo quarto d'ora della ripresa il Toro si mostra almeno con più voglia. E' più una fiammata che un tentativo vero di risalire la corrente: i granata non riescono a rimontare il gol di svantaggio, anzi è lo Spezia ad andare vicinissimo al raddoppio con la traversa di Gyasi (65'). Scavalcata l'ora di gioco, entrano Karamoh (per Sanabria) e Radonjic (per Miranchuk) per vivacizzare l'attacco. Lo Spezia non si limita a tenere botta, risponde colpo su colpo presentandosi con regolarità in zona offensiva. I primi cambi di Gotti cadono a quindici minuti dalla fine con dentro Ekdal e Ferrer (fuori Holm e Bourabia). Non à giornata per il Toro che sfiora il pari solo al terzo minuto di recupero con un colpo di testa di Djidji controllato in tuffo da Dragowski. Per lo Spezia à una giornata di festa.