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Via del Mare
28/10/2023
h.18.00
LECCE - TORINO 0-1 (0-1)
Lecce
: Falcone, Pongracic, Baschirotto, Rafia (al 56' Oudin), Krstovic (al 61' Piccoli), Gallo (all'81' Dorgu), Gonzalez, Gendrey, Ramadani, Banda (al 61' Sansone), Almqvist (al 56' Strefezza). A disposizione: Brancolini, Samooja, Venuti, Berisha, Listkowski, Smajlovic, Touba, Kaba, Samek. All.: D'Aversa.
Torino: Milinkovic-Savic, Vojvoda, Buongiorno, Rodriguez, Bellanova (al 95' Zima), Lazaro, Ricci (all'81' Tameze), Gineitis (all'81' Ilic), Linetty, Sanabria, Pellegri (al 64' Zapata). A disposizione: Gemello, Popa, Sazonov, Antolini, N'Guessan, Seck, Karamoh, Radonjic. All.: Juric.
Arbitro: Aureliano di Bologna.
Reti: Buongiorno 41'.
Spettatori: 26.123 per un incasso complessivo di 420.181 euro di cui 21.246 abbonati per una quota partita di 312.005 euro e 4.877 paganti per un incassodi 108.176 euro.
Note: Serata mite, terreno in discrete condizioni. Espulso il tecnico del Torino Juric al 95' per proteste, ammoniti Gineitis, Linetty, Gendrey, Rafia, Rodriguez e Tameze, tutti per gioco falloso, Lazaro per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 3-0 per il Lecce, recupero 3' pt, 6' st, poi diventati 7'. Presenti al Via del Mare 397 sostenitori del Torino.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport online del 28 ottobre 2023]
Ci pensa la bandiera Alessandro Buongiorno ad illuminare la notte salentina dei granata. Il Toro torna a segnare (dopo quattro gare), e a vincere (dopo cinque), firmando a Lecce quel balzo auspicato da Juric alla vigilia. Per il tecnico croato è successo liberatorio e una boccata di ossigeno che vale oro: il colpaccio in trasferta assume un valore specifico di peso in virtù del momento di difficoltà che la squadra di Juric stava attraversando e perché immette nello spogliatoio un'abbondante dose di fiducia. Il Lecce, invece, frena ancora: D'Aversa non vince da cinque giornate nelle quali ha subito tre sconfitte e raccolto solo due pareggi. Krstovic pericoloso - Sulla carta la serata sembra apparecchiata per gli attaccanti: Pellegri-Sanabria in maglia granata, il tridente Banda, Krstovic, Almqvist in giallorosso. Juric si mette con un finto centrocampo a cinque, perché Ricci è il jolly che spesso (e volentieri) si alza sulla trequarti, mentre D'Aversa si incammina sulla strada tracciata finora del 4-3-3. In avvio il Lecce non pare sorpreso dai cambiamenti tattici del Toro: Ramadani fa buona guardia davanti alla difesa, la difesa non concede nulla mentre il giro palla dei granata non sale né di ritmo né di qualità (forse condizionati dal fatto che Gineitis e Linetty sono già ammoniti dopo venticinque minuti). Nel primo tempo gioco non brillante sui due fronti, si vive soprattutto di episodi. E tra l'11' e il 40' il Lecce riesce a rendersi pericoloso quattro volte, trovando sulla propria strada un attento Milinkovic: Banda conclude tra le braccia di Vanja (11'), ancora Banda scarica a botta sicura ma il portiere granata stavolta si supera coi piedi (30'). Due minuti dopo show di Krstovic nel cuore della difesa del Toro, ne salta almeno due netti, poi Milinkovic è bravo a chiudergli lo specchio. Al 40' Almqvist si invola ma Vanja chiude ancora la porta. Buongiorno Toro - La squadra di Juric ha il merito di restare con la testa sempre dentro la partita. Soffre quando è il momento di soffrire, tiene botta, ma è bloccato nella produzione del gioco dalla tensione che, inevitabilmente, genera il momento. Al 39' Ricci conclude per la prima volta verso la porta di Falcone, la palla vola alta sulla traversa. Nel momento migliore del Lecce, arriva il lampo granata. Il Toro non segnava in campionato da quattro giornate consecutive, e a rompere l'astinenza ci pensa il leader morale di questo gruppo, il difensore Alessandro Buongiorno, al rientro un mese dopo l'infortunio. Minuto numero 41: Linetty lancia Ricci che svirgola nel cuore dell'area, indovinando però un assist involontario per Buongiorno. E' lo 0-1 per i granata: terzo gol per Buongiorno in Serie A in carriera, tutti e tre fuori casa, il secondo di questo campionato. Strategie - In avvio di ripresa, D'Aversa inserisce Oudin e Strefezza per provare ad avere maggiore brillantezza senza cambiare l'assetto tattico. Ma adesso è il gioco del Toro a crescere in pulizia e qualità: poco prima del quarto d'ora, Sanabria sfiora di testa il raddoppio su invito di Lazaro (palla alta) e un minuto dopo un assolo di Pellegri muore tra le braccia di Falcone. Dentro nel Lecce anche Sansone e Piccoli e passaggio al 4-2-3-1 per il tentativo di rimonta, mentre Juric - scollinata l'ora - si gioca la carta Zapata. Via via il Lecce scompare dalla scena, ad eccezione di sporardici sussulti di orgoglio, mentre il Toro controlla il vantaggio senza grande patemi. E, dopo sette minuti di recupero e dopo l'espulsione di Juric, festeggia una vittoria liberatoria.