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Grande Torino
18/08/2025
h.21.15
TORINO - MODENA 1-0 (0-0)
Torino
: Israel, Pedersen (al 59' Lazaro), Coco, Masina, Biraghi, Casadei, Gineitis (al 77' Anjorin), Ngonge (all'88' Zapata), Vlasic, Aboukhlal (al 46' Ilkhan), Adams (al 59' Simeone). A disposizione: Paleari, Popa, Ilic, Maripan, Sazonov, Dembele, Tameze, Bianay Balcot, Perciun. All.: Baroni.
Modena: Chichizola, Tonoli, Adorni, Nieling, Beyuku, Santoro, Gerli (al 77' Massolini), Pyyhtia (al 66' Magnino), Zampano (al 73' Zanimacchia), Defrel (al 66' Di Mariano), Gliozzi (al 66' Pedro Mendes). A disposizione: Pezzolato, Bagheria, Pergreffi, Caso, Nador, Oliva, Cotali, Cauz, Olivieri, Sarris. All.: Sottil.
Arbitro: Tremolada di Monza.
Reti: Vlasic 51'.
Spettatori: 12.533 paganti, incasso non comunicato.
Note: Serata calda, terreno in discrete condizioni sebbene del tutto cromaticamente omogeneo. Calci d'angolo 7-4 per il Modena, recupero 3' pt, 5' st. Ammoniti Ngonge, Ilkhan e Anjorin, tutti per gioco falloso. Esordio ufficiale in maglia granata per i nuovi acquisti Israel, Anjorin, Ngonge, Aboukhlal e Simeone oltre al nuovo tecnico Baroni. Sonori fischi alla squadra al termine della prima frazione di gioco. Si è rivisto Zapata in una gara ufficiale dopo l'infortunio contro l'Inter nello scorso campionato. Nessun sostenitore del Modena presente, la trasferta era vieteta dopo gli scontri nell'amichevole precampionato disoputata a luglio 2023. Nel prossimo turno il Torino ospiterà, il Pisa in gara secca, sempre al Grande Torino.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport online del 18 agosto 2025]
Il Torino si affaccia alla nuova stagione con un match a due volti: si sta cercando, come è naturale che sia soprattutto dopo un cambio di allenatore, e si vede più determinato e propositivo nella ripresa. Dai fischi agli applausi, entrambi giusti; dal 4-2-3-1 al 4-3-3, dai timori alla promozione ai sedicesimi dove incontrerà il Pisa. E' calcio d'agosto e questi sbalzi possono essere anche sopportati, ma tra una settimana nel debutto in casa dell'Inter, il Toro dovrà evitare di mostrarsi cosė enigmatico, o se vogliamo, bello a metà. I motivi - Vecchia storia quella del primo turno di Coppa Italia: la differenza di categoria rende più a rischio chi è superiore, che però è anche più attrezzato per restare nel torneo. Ma trovare una sintonia di gruppo è anche un altro scopo importante delle prime uscite, dal punto di vista tecnico e tattico. Meglio il Toro della seconda parte, come detto: quando entra Ilkhan (va in regia) per Aboukhlal, c'è la svolta. Il sistema diventa 4-3-3, Vlasic si allarga a sinistra. Con queste due modifiche cambia tutto: il turco strappa da centrocampo e impegna Chichizola, sulla sua respinta il croato non sbaglia. E' il gol che decide, alle prime due conclusioni in porta dei granata. Altro risvolto che pesa: Gineitis e Casadei passano da costruttori a incursori, la loro serata torna al sereno, il lituano chiama al raddoppio Ngonge, che manda alto. Prima i due mediani, lasciati soli, sono spesso in inferiorità, vengono tagliati fuori, e il tocco illuminante non è nello loro corde. Dopo invece entrambi arrivano a piacere fino all'area del Modena, dove dopo un'ora troneggia Giovanni Simeone, subentrato a Adams sotto gli occhi del padre in tribuna. Il Cholito dà più spessore, profondità e va vicino anche al gol. Applausi anche per lui, come per Zapata che nel finale ritrova il campo in una partita ufficiale dopo dieci mesi. Altra buona notizia per il Toro. La sveglia - Nella prima parte, il Toro invece fatica nel costruire, nel mostrarsi fluido. Non aggredisce troppo il Modena, forse per la paura di sbilanciarsi, dopo un precampionato dove ha sempre subito gol. I fischi all'intervallo sono una sentenza parziale ma indiscutibile. E se il Toro non va sotto, è solo merito di Israel, molto reattivo soprattutto su Santoro. Detto che Gerli tocca la traversa da fuori, è il reparto creatività e occasioni a mancare del tutto. I nuovi esterni Ngonge e Aboukhlal si presentano, ma tutto il settore viene cercato con i lanci da lontano e non sono proprio adatti alle loro caratteristiche, servirebbe più gioco corto, più triangoli bassi, come era di solito nei pensieri di Baroni. Quando poi il Toro riesce a provare qualche fraseggio da interno a esterno, "Abou" e Ngonge sono spalle alla (lontana) porta e non riescono a girarsi; il primo continua a perdere palla, anche innervosendosi. Così resta negli spogliatoi, per Ilkhan. E la musica è diversa. Modena coraggioso - Il Modena di Sottil, nato granata, ha cambiato mezza squadra in estate, viene sistemato in un 3-5-2 intelligente ed elastico che riesce a governare metà gara. Il più osservato è l'esterno destro Beyuku, 19 anni, già entrato nella lista di club importanti in Italia e all'estero. Merita attenzione. Nel primo tempo i gialli non rischiano mai (0-5 i tiri in porta), ma non passano. E dopo lo svantaggio, non hanno più gli aculei per reagire.