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| Filadelfia |
| 05/06/1960 |
| h.16.00 |
| TORINO - MODENA 3-1 (2-0) Torino: Vieri, Grava, Cancian, Bearzot, Lancioni, Ferrini, Mazzero, Bonifaci, Virgili, Ferrario, Crippa. All.: Ellena. Modena: Balzarini, Cattani, Grossi, Ottani, Chierico, Spagni, Cignani, Ponzani, Tomeazzi, Lugli, Bolognesi. All.: Magli. Arbitro: Gambarotta di Genova. Reti: Ferrario 5' (T), Ferrini 21' (T), Lugli 71' (M), Mazzero 75' (T). Spettatori: 12.000 circa. Note.: Pioggia a tratti, invasione e fine gara da parte dei sostenitori di casa. Il Modena, sconfitto, retrocede in Serie C. Cronaca [Tratto da La Stampa del 6 giugno 1960] Lo spettacolo più importante, ed anche il più bello a cui si sia assistito sul campo del Torino in questa occasione, è stato il finale, della partita. Finale vero, cioè finale avvenuto a gara chiusa e terminata. Allora fu l'entusiasmo del pubblico che ebbe libero sfogo. Allora centinaia prima e migliaia poi di spettatori invasero il campo con bandiere e stendardi al vento, si impadronirono dei giuocatori granata, li portarono in trionfo baciandoli ed abbracciandoli come se fossero dei bambini. Erano le effusioni di gioia per il riconquistato posto . al sole della squadra, mentre l'acqua, combinazione, riprendeva a cadere. La folla, altra combinazione, esultante come era, non sapeva ancora in quel momento che il Lecco aveva perduto per due a zero a Catanzaro, e che quindi l'undici torinese era ritornato, definitivamente questa volta, a quel primo posto della classifica che aveva tenuto così a lungo nel corso del campionato. Quando anche questa notizia divenne di ragione pubblica, allora l'entusiasmo salì al cielo: ci volle circa mezz'ora per poter uscire dal campo. I sostenitori del Torino, tenaci, costanti, fedeli, hanno, avuto la soddisfazione che si meritavano. Sfrondata del significato e delle conseguenze che l'esito aveva per ambo i contendenti - per il Modena, vecchia unità della categoria maggiore, si trattava addirittura della retrocessione in Serie C - la partita non ha detto granchè. TI Torino l'ha vinta nella prima metà del primo tempo, poi, nella seconda metà del secondo, ha visto assottigliarsi il vantaggio di due reti che possedeva, e per allontanarsi da quel pericolo di un pareggio che, vista la baldanza e la discreta tecnica dell'avversario diventava incombente, ha subito messo le cose a posto con un altro pallone spedito a segno. Il risultato aveva preso forma concreta ed irrevocabile ad un quarto d'ora dal termine. Il Torino chiudeva così con tre reti a una. Il tempo era incerto anzichenò. Una buona inaffiata cadeva dal cielo di tempo in tempo. Il pubblico, di conseguenza, era numeroso ma non strabocchevole. Verano, nel recinto, una dozzina di migliaia di persone, festose e disposte all'entusiasmo fin dall'inizio. Sospinto dalla gran ventata del consenso popolare, il Torino andò in vantaggio subito inizialmente. Al 5° minuto l'arbitro accordava un calcio di punizione ai granata, a breve distanza dall'area di rigore degli ospiti. Bonifaci, con molta accuratezza, piazzava la palla in piena area: la testa di Ferrario faceva la sua comparsa nella ressa, più alta e più precisa di tutte, e deviava la palla nella rete, proprio sotto alla sbarra trasversale, senza che il portiere Balzarini arrivasse a fermarla. Il Modena reagiva, con parecchia energia anche, senza riuscire però mai a piazzare un tiro che mettesse in difficoltà il granata Vieri. Al 22° minuto, cioè proprio alla metà del tempo, era ancora Bonifaci a concludere una bella azione con un preciso, passaggio trasversale: interveniva Ferrini sparando subito. La palla entrava in rete, schizzando nello spazio fra il montante ed il portiere. Poi, il giuoco assumeva prevalentemente carattere di metà campo, ed il Torino passava alla ripresa coll'immutato vantaggio di due reti. Nel secondo tempo, i granata davano inizialmente l'impressione di non impegnarsi più a fondo. Pur senza dominare nettamente, il Modena conduceva attacchi su attacchi, con un Tomeazzi che un po', compariva in posizione arretrala ed un po' faceva l'uomo di punta. Al 27° minuto, come conseguenza, gli emiliani segnavano con un tiro basso della mezz'ala Lugli, che coglieva di sorpresa il portiere Vieri. Allora il Torino si svegliava, e gli bastavano tre minuti per ristabilire le distanze. Un'entrata impetuosa di Crippa spostava il portiere: sul centro basso la palla veniva, ad un metro dalla linea, toccata e respinta più volte, finché, a troncare gli indugi non interveniva Mazzero che spediva nella rete incustodita. Era il saldo. Il Modena combatteva, anche piuttosto rudemente, fino al termine, ma sul tre a uno il risultato rimaneva inchiodato. Ed allora, coll'impeto di una esplosione, interveniva il pubblico, a dire la sua gioia ed il suo grazie alla squadra per il suo ritorno fra le grandi. Un ritorno che il Torino ha pienamente meritato. |
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