Filadelfia

12/06/1960

h.21.15

TORINO - FC NANCY 0-0 Torino: Vieri, Scesa, Cancian, Bonassin, Lancioni, Pellis, Angeli (al 46' Santelli), Mazzero, Gualtieri, Ferrini, Crippa. All.: Ellena. FC Nancy: Ferrero, Schollhammer, Chivlio, Gauthier, Klayer, Breznyak, Villermin (al 46' Serafin), Volonter, Jubert, Redin, Lefevre. All.: Zatelli. Arbitro: Faquembergue (Francia). Reti: - Spettatori: 8.000 circa di cui 7.267 paganti per un incasso di 3.997.120 lire. Cronaca [Tratto da La Stampa del 13 giugno 1960] Il torneo per la Coppa dell'Amicizia non è cominciato troppo bene a Torino, la partita fra il Nancy ed i granata non solo non ha soddisfatto la folla ma l'ha inasprita. Gli ospiti hanno avuto, a nostro avviso, il torto di dare alla prova un tono che nulla giustificava un tono di combattimento acceso come nemmeno nelle nostre partite di retrocessione si verifica, con entrate che è poco dire robuste, alternate con falciate che proprio si sarebbero dovute evitare. Questo comportamento agonistico dei lorenesi sviava perfino l'attenzione della folla sulle qualità del loro gioco che non erano certo trascurabili. La velocità con cui gli ospiti si erano gettati nella lotta non influiva certo sulle loro doti tecniche che avrebbero meritato un miglior impiego su di un piano di poco più attento alla manovra. Perfetta in tutti la padronanza della palla, sicuri gli spostamenti, notevole il senso dell'anticipo. Il Torino si trovò dapprima imbarazzato sul comportamento da adottare, la partita si profilò come un campionario di scorrettezze, ma fortunatamente questo suo aspetto non andò oltre il primo tempo. Nella ripresa affievolitesi le forze degli ospiti, la consistenza tecnica del gioco, assai scarsa, non fu più sufficiente a reggere l'interesse della partita. Da una parte il Torino, dominatore in campo, non riusciva a imbastire un'azione che creasse la premessa del gol; dall'altra il Nancy, costretto a puntar tutto sul contropiede, non aveva più l'aggressività che sarebbe stata necessaria per cogliere di sorpresa la difesa granata. Restò nel pubblico il disgusto di quel primo tempo che fece temere ad un certo punto perfino un tentativo di invasione del campo e questa sua irritazione ebbe ancora echi nella ripresa facendogli sottovalutare anche quel poco che la partita. Fra squadre stanche e già duramente provate, poteva ancora offrire. Dobbiamo dire che ci attendevamo ben altro dalla prova, se non un gran gioco almeno una esibizione che ci offrisse una misura accettabile della situazione rispettiva di due scuole, di due temperamenti, di due tendenze tattiche. Non s'è visto invece che ben poco, troppo poco. Il Nancy non è piaciuto quando avrebbe potuto avere un ben diverso rilievo ed è alquanto svanito nella ripresa quando le forze gli sono venute a mancare. Da parte sua il Torino, mancante di quattro uomini, si è comportato come le sue ridotte forze gli consentivano ma avrebbe potuto cogliere nella ripresa il successo se fosse stato più calmo e più avveduto. Dobbiamo segnalare Serafin, Gauthler, Léfèvre, Klayer e Juber fra gli ospiti, oltre al portiere Ferrero che merita un elogio particolare. Dei granata sono piaciuti tutti per l'impegno profuso e sul piano tecnico Crippa, del resto troppo individualista, Ferrini, Mazzero, Gualtieri in certe situazioni, Scesa e Lancioni. Da una squadra tanto rabberciata non si poteva forse attendere di più. L'arbitro è stato debole e non ha saputo ricondurre subito la lotta su un binano corretto nel primo tempo. Ci lamentiamo talvolta degli arbitri nostri, ma quando vediamo quelli di fuori siamo costretti a ricrederci. All'inizio i francesi attaccavano velocemente con rapidi spostamenti, allunghi secchi ed entrate vigorose. Il Torino appare sorpreso da questo tono e subisce l'azione degli avversari che sciamano nel campo granata inafferrabili. Ma quello che pareva un promettente inizio si guasta subito. I francesi danno al gioco una durezza eccessiva dato il carattere della partita ed incominciano le prime reazioni del pubblico. Poche tuttavia le azioni di rilievo. Al 6' una bella uscita in tuffo di Vieri su Redier in fuga. Risponde subito il Torino con un contropiede di Crippa su passaggio di Gualtieri ma il suo tiro che mira all'angolo alto finisce di poco fuori. Primo corner a favore del Torino al 9' senza esito. Ma ecco Vieri di nuovo chiamato fuori dai pali per un cattivo passaggio indietro dì Lancioni che crea una situazione pericolosa. Poco dopo esce l'ala destra Villermin del Nancy ed entra Serafin. I francesi continuano a fare il forcing e al 18' un tiro di Lefevre quasi coglie di sorpresa Vieri che riesce a deviare col pugno la palla che dopo aver battuto sulla traversa rimbalza a lato. La partita sembra avviata a prendere' una brutta piega per l'eccessiva e non giustificata durezza del Nancy. Il pubblico inveisce particolarmente col terzino destro Schollhammer, guardiano di Crippa fin troppo deciso, falloso, spesso scorretto. Al 20' ecco Crippa iniziare una azione piegando verso il centro, ma anche questa manovra svanisce presto. Il gioco è troppo nervoso e si risolve spesso in scontri che eccitano i giocatori. Al 25' sembra che il Torino abbia finalmente l'occasione favorevole. Su lancio di Cancian fugge Ferrini il quale passa quindi a Mazzero al centro ma il tiro che conclude l'azione va fuori. Nuovo attacco imperniato su Ferrini al 30' in collaborazione con Angeli, la palla va a Mazzero il quale sgobba come un negro ma purtroppo non ha il piede centrato. Reazione dei francesi e corner contro il Torino al 32', ma ora si è attenuata la furia degli ospiti ed i granata possono avere maggior margine per i loro attacchi i quali, del resto, sono più vibranti che precisi. I granata usufruiscono di una punizione al limite senza esito. L'episodio capitale del primo tempo si verifica al 38'. Crippa inizia un'azione dalla sinistra piegando verso il centro e naturalmente Schollhammer gli è alle calcagna. I due arrivano cosi appaiati all'estrema destra ed a questo punto Crippa tenta un palleggio per liberarsi dall'avversario. Nel momento in cui sta per sgusciargli di fianco, Schollhammer lo falcia. Si ha un momento di tumulto, dalla gradinata dei popolari scendono minacciosi verso la rete alcuni tifosi e si ha timore che la partita si guasti del tutto. Crippa resta qualche istante a terra oltre la linea di fondo poi ritorna in campo e zoppicherà per tutto il resto della partita. Ma per fortuna l'arbitro fischia, pochi minuti dopo la fine del primo tempo. Alla ripresa Santelli prende il posto di Angeli e si ha subito l'impressione che il tono del gioco sia mutato. I francesi hanno perduto la vivacità che aveva caratterizzato l'inizio dell'incontro e spentesi un poco le loro forze appare evidente che il gioco non li sostiene più. Dominano infatti i granata e domineranno sino alla fine, ma con assai poco frutto. Il Torino ottiene tre calci d'angolo nel giro di un minuto e continuano a premere. Un tiro fuori di Ferrini al quinto poi, poco dopo, un. torto tiro di Gualtieri è deviato dal portiere Ferrerò sulla traversa. Continua il duello fra Crippa e Schoelhammer non andrà tutto ai danno del granata il quale ne fa un fatto personale per vincere il confronto con l'avversario. Parecchie azioni così subiscono un rallentamento e le occasioni di concludere svaniscono. Al 13' un lancio da oltre metà campo di Mazzero a Crippa che si è spostato al centro, sembra il felice avvio di un'azione decisiva, ma il granata che è partito benissimo conclude male tirando a lato. Risponde il Nancy con un tiro improvviso dell'estrema sinistra Lèfevre che quasi coglie di sorpresa Vieri che riesce appena a deviare il bolide col pugno. Ora la partita gradatamente si spegne. La rianima d'un tratto un tiro di Serafin, forte ma fuori direzione. Insistono invece gli attaccanti granata i quali si prodigano ma non riescono tuttavia a fornire un gioco che metta seriamente in difficoltà la difesa degli ospiti. Il portiere Ferrero, attentissimo in ogni azione e mai fuori tempo, dà un'impressione di sicurezza assoluta, forte tanto nello parato alte che in quelle a terra, tempestivo nelle uscite, preciso nel colpo d'occhio. Non accadrà più niente sino alla fine. Il dominio dei granata è sterile ed inefficiente è il contropiede degli avversari. Il pubblico fischia al segnale di chiusura dell'arbitro. Si attendeva di più, l'andamento del primo tempo l'ha disgustato, il secondo l'ha annoiato.