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Filadelfia
24/09/1961
h.15.45
TORINO - BOLOGNA 2-1 (1-0)
Torino
: Panetti, Gerbaudo, Buzzacchera, Cella, Lancioni, Rosato, Crippa, Ferrini, Baker, Law, Moschino. All.: Santos.
Bologna: Santarelli, Capra, Pavinato, Furlanis, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen, Franzini, Pascutti. All.: Bernardini.
Arbitro: Campanati di Milano.
Reti: Law 19' rig., 80' (T), Furlanis 83' (B).
Spettatori: 25.500 circa.
Note: Giornata caldissima e afosa, calci d'angolo 6-5 per il Torino, ammoniti Bulgarelli e Franzini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 25 settembre 1961]
Vittoria meritata del Torino, con un primo tempo di buona fattura ed una ripresa appena discreta. Il Torino giuoca forte in questo momento. E' una delle squadre più giovani e più veloci d'Italia. Soverchiarla sul ritmo costituisce una difficoltà di sesto grado, per dirla con un termine alpinistico Non ancora tutti i suoi uomini sono pienamente lanciati. Cella che ha dovuto entrare in campo ieri, - per sostituire Bearzot colpito da lombaggine - è ancora lontano dalla buona condizione, e Moschino, che ha ripreso a giuocare da pochi giorni, risente del lungo riposo dovuto al grave infortunio subito ed anche dell'incidente avuto nei giorni scorsi. Un po' come Crippa, al quale sarà necessario un certo periodo di lavoro per assuefarsi alla posizione di ala destra, per lui insolita. Ma tutti i rimanenti elementi hanno per così dire bene meritato della causa. Davanti a tutti, quel biondino di Law, che è diventato il beniamino del pubblico. Law ha scatto, padronanza della palla, velocità una volta lanciato, astuzia, precisione e chiara visione del giuoco: tutto quello che occorre insomma per brillare nella posizione di mezz'ala. Ieri segnò il primo punto su calcio di rigore, con una autentica fucilata e ribadì il successo alla ripresa cogliendo di sorpresa il portiere avversario, ma le imprese nelle quali non ottenne il successo pieno lo misero in luce meglio ancora di quelle che lo videro riuscire del tutto. E' quello che si può definire come un gran bel giuocatore. E Ferrini, ed i due terzini Gerbaudo e Buzzacchera e Rosato e tutti gli altri gli sono stati degni compagni ed hanno tenuto il loro posto con onore. Squadra in pieno crescendo, quella granata. Ieri, essa condusse un primo tempo dei più notevoli. Dominò in campo per quasi tutta la prima parte dell'incontro, e tenne l'undici del Bologna, pur ben impostato ed ottimamente disposto come era, come in stato di soggiogazione. Non gli lasciò mai una vera libertà di azione. Subito, appena intelaiò il giuoco, il centro avanti granata Baker venne malamente atterrato in piena area di rigore. L'arbitro, prima di rifiutare la massima punizione al Torino, rimase un momento incerto. Si decise però senz'altro poco più tardi, quando su un'azione di ottima fattura impostata da Ferrini, Law e Baker il bolognese Capra toccò il pallone con le mani. Sulla punizione Law batté il portiere Santarelli con una finta e successivo tiro violentissimo. Fu l'uno a zero. Più tardi ancora Law e Crippa piombarono sulla stessa palla al momento del tocco decisivo ed all'istante culminante, e l'uno dei granata impedì all'altro di segnare. Il pubblico - più di 25 mila persone che credono ciecamente nel Torino e che versarono ieri alle casse ventisette milioni di lire - andava in visibilio. In tutto quel primo tempo, gli ospiti fecero maturare una occasione sola da rete, che il loro centroavanti, il danese Nielsen, non utilizzò e Pascutti, la loro ala sinistra, eseguì, in piena corsa, un ottimo centro altro che non trovò nessuno a raccoglierlo. Alla ripresa si cambiò solfa in qualche misura. Il Bologna prese ad attaccare con qualche insistenza, ed il Torino, dopo, una bella avanzata culminata in un malinteso fra Baker e Law, diminuì alquanto il ritmo del suo lavoro. Una buona occasione si presentò, a seguito di un ripicco, a Pascutti che si era portato sulla destra, ma non fu raccolta. Poi Pascutti si vendicò con una deviazione di testa molto insidiosa - un tocco che costrinse Panetti alla più difficile parata di tutta la giornata. Ed il giuoco che non era mai stato troppo complimentoso, si fece ad un certo punto anche cattivo. Rosato venne atterrato mentre stava puntando in avanti da solo. Falli su falli, sgambetti, spinte colle mani ed ostruzione col corpo rendevano movimentati gli scambi. Il portiere del Torino veniva atterrato piuttosto violentemente. Law mandava al centro un pallone che era una meraviglia di precisione, e che non trovava una testa che lo deviasse in rete. Allora, al 36', Law terminava l'opera da solo: in un momento in cui l'area di rigore dei petroniani era piena zeppa di giuocatori delle due squadre, lo scozzese sferrava un tiro basso che aveva la ventura di passare fra gambe e gambe e penetrare così in rete sulla destra del portiere Santarelli. Il quale, non avendo visto il tiro stesso in partenza, si gettava in tuffo in ritardo. Pochi minuti più avanti, al 40', il mediano bolognese Furlanis rendeva pan per focaccia in circostanze quasi identiche: un forte tiro basso, in un momento in cui v'era confusione nell'area torinese, ed il portiere Panetti, cui i compagni e avversari facevano velo, si vedeva sgusciare la palla in rete sulla sua sinistra. La pressione degli ospiti si faceva allora più viva ed insistente, nella ricerca di un pareggio, ma i granata riuscivano a tenere saldo nelle mani il vantaggio ed a condurlo, meritatamente è opportuno ripetere, in porto.