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Filadelfia
26/11/1961
h.14.30
TORINO - S.P.A.L. 1-0 (1-0)
Torino
: Panetti, Scesa, Buzzacchera, Rosato, Lancioni, Cella, Albrigi, Ferrini, Baker, Law, Crippa. All.: Santos.
S.P.A.L.: Patregnani, Valadé, Riva, Mialich, Cervato, Micheli, Novelli, Cappa, Mencacci, Massei, Gori. All.: Montanari.
Arbitro: Francescon di Padova.
Reti: Baker 5'.
Spettatori: 12.000 circa.
Note: Espulso Mialich al 66' per entrata fallosa su Baker. Lo spallino era l'unico giocatore precedentemente ammonito dall'arbitro Francescon. Giornata nebbiosa con scarsa visibilitá, terreno piuttosto pesante, calci d'angolo 7-6 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 27 novembre 1961]
Una magnifica rete di Joe Baker dopo meno di sei minuti di gioco ha mandato a catafascio lo sbarramento difensivo predisposto dalla Spal e, nello stesso tempo, ha messo una sigla di classe su un incontro che in realtà ha avuto pochi elementi di rilievo. Val la pena dì raccontare subito la prodezza del giovane centravanti, il quale forse in premio di questo suo punto ha avuto il permesso di fare una breve scappata a Glasgow dove prenderà la madre che verrà ad abitare con lui a Torino e si complimenterà con il fratello Gerry passato dal Manchester City all'Hibernian a continuare le gesta di ''casa Baker'' nella compagine scozzese (come molti sanno l'Hibernian è la squadra da cui proviene Joe). L'arbitro Francescon aveva fischiato il via da poco tempo ed i finti attaccanti della Spal, Cappa e Gori, stavano prendendo posizione nella retroguardia, dove già Mialich si era affiancato a Cervato per costituire il punto centrale dello sbarramento. Law scorgeva uno spazio limitato per tentare un lancio al connazionale Baker ed effettuava il passaggio con ben dosata misura. Joe aveva capito il tempo; pur sull'erba bagnata era scattato con prontezza. Baker ha avuto l'abilità di calcolare perfino le slittate del pallone ed ha potuto così prendere in contropiede tanto Cervato che Valadé fino a trovarsi alle spalle dei difensori bianco blu. Con un'ultima prova di abilità Baker, in piena corsa, ha deviato di sinistro quasi a fil di palo il pallone. Era un goal eccezionale - lo hanno ammesso con sportiva sincerità gli stessi spallini - e pareva una promessa di gioco vivace. Invece è stato soltanto un episodio, perché da quel momento in poi l'incontro è andato gradatamente scadendo di livello. Il Torino aveva Crippa decisamente fuori forma, il giovanissimo Albrigi forse frastornato dalla carriera rapida (è appena alla sua quarta partita in Serie A), ed infine Law non sicuro delle sue condizioni fisiche. Lo scozzese pur impegnandosi come è sua abitudine non dimostrava la sua caratteristica prontezza nello scatto. Stamane Law parte per Bruxelles dove disputerà nella nazionale scozzese la partita di spareggio con la Cecoslovacchia per i campionati mondiali; ieri si è avuto l'impressione che Denis abbia voluto scendere in campo per dimostrare a se stesso ed ai tecnici di essere perfettamente a posto il che non doveva essere. Può darsi che mercoledì ogni malanno sia scomparso e Law rientri dalla trasferta belga fuoriprogramma del tutto rassicurato. E' certo comunque che ieri lo scozzese non ha dato il rendimento entusiasmante di sette giorni prima all'Olimpico. Senza il suo abituale trascinatore la prima linea granata non è stata capace dì segnare altre reti, oltre a quella di Baker, e dopo il centravanti il miglior attaccante in definitiva è risultato Cella, il difensore ''libero'', il quale ha approfittato appunto della libertà concessagli dall'arretramento di numerosi avversari per portarsi in zona dì tiro e far partire palloni forti e ben diretti, tali da richiedere tutta l'abilità di Patregnani per neutralizzarli. Il Torino ha rischiato di pagare cara la giornata poco felice della sua prima linea, non solo per il pareggio sfiorato dagli spallini con il goal annullato a Mencacci, ma anche per i numerosi attacchi in contropiede che la squadra ferrarese ha condotto nel secondo tempo. In tale periodo i biancoblu erano ridotti in dieci per l'espulsione di Mialich, tuttavia la inferiorità numerica non li ha danneggiati, anche perché i granata hanno allentato il controllo ''uomo contro uomo'', permettendo così a Mencacci e Novelli di effettuare rapide incursioni. Il bilancio del gioco del Torino mette per contrapposto in risalto quanto di buono e di meno utile ha creato la Spal. Il gioco di Mencacci rappresenta nella giornata il punto di maggior soddisfazione per la squadra di Mazza. Questo ventiduenne livornese favorito dall'alta statura è assai forte nei colpi di testa. Anche sul terreno scivoloso ha dimostrato abilità e decisione. Lancioni lo ha controllato grazie alla provata esperienza, ma ha dovuto impegnarsi a fondo. Novelli ha affiancato il compagno di linea nelle puntate improvvise, mentre Massei è stato un regista abile, ma non troppo veloce. L'interno sinistro come del resto Cappa e soprattutto Gori erano però risucchiati indietro dalla manovra volutamente difensiva della Spal. Accanto a Cervato, sempre forte per senso della posizione e per precisione di interventi, Mialich, che giocava in appoggio al centromediano, i due terzini, Gori controllore inesorabile di Law, ed i laterali hanno formato uno sbarramento che ha frenato gli sforzi offensivi del Torino. Quando hanno incassato il goal i biancoblu hanno tentato per qualche tempo di dare ampio respiro alla loro manovra, cercando di lanciarsi in avanti; si sono accorti però che con il contropiede potevano ottenere effetti più pratici. Sono tornati alla difesa chiusa ed ai tentativi a sorpresa impegnando così maggiormente i granata. Del goal decisivo avvenuto in apertura di gara si è detto. Vanno aggiunti alla cronaca tre tiri consecutivi di Cella, con altrettante belle parate di Patrignani e un colpo di testa di Mencacci (palla a lato di poco). Lo stesso Mencacci, al 42', arrivava a segnare, ma la rete veniva annullata. L'azione era partita da una dubbia punizione concessa per fallo di Rosato - ci è parso - al limite dell'area. Batteva Valadé e Mencacci arrivando di slancio da distante saltava sopra due granata (appoggiandosi con le mani?) e metteva in rete. L'arbitro aveva visto il fallo dello spallino e annullava, incurante delle scene di disperazione di Mencacci, il quale si inginocchiava e quasi dava l'impressione di voler sbattere la testa per terra per il dispiacere. Nella ripresa un centro di Novelli, che era rientrato in campo come ala sinistra, non trovava alcun biancoblu pronto a sfruttare l'occasione. Lancioni poteva allontanare la palla rimasta impantanata. Al 16' Baker, scattato con ottima scelta di tempo sul filo del fuori gioco non si fermava al fischio dell'arbitro e sì toglieva la soddisfazione di mettere a rete. Corsa inutile perché il goal era annullato appunto per offside. Un ripicco tra Mialich e Baker, al 21', con fallo finale dello spallino costava l'espulsione al mediano che negli ultimi tre anni non ha mai ricevuto neppure una ammonizione. Pur rimasti in dieci, i ferraresi, non si rassegnavano alla sconfitta anzi proprio nel periodo di inferiorità numerica potevano portarsi più volte vicini all'area granata. Panetti bloccava un paio di tiri, altri se ne vedeva passare a lato ed infine Lancioni deviava di testa una punizione. Il centromediano sveniva per il colpoma la rete del Torino rimaneva salva. Il Torino ha ribadito così ancora una volta il suo diritto al secondo posto in classifica.