WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Filadelfia
21/01/1962
h.14.30
TORINO - LECCO 2-1 (0-0)
Torino
: Vieri, Scesa, Buzzacchera, Bearzot, Lancioni, Cella, Albrigi, Ferrini, Baker, Law, Crippa. All.: Santos.
Lecco: Bruschini, Facca, Tettamanti, Gotti, Pasinato, Duzioni, Savioni, Galbiati, Clerici, Di Giacomo, Sarchi. All.: Piccioli.
Arbitro: Roversi di Bologna.
Reti: Law 46' (T), Pasinato 58' (L), Bearzot 67' (T).
Spettatori: 17.000 circa per un incasso attorno ai 12 milioni di lire.
Note: Giornata di sole, temperatura mite, campo un po' allentato e ricoperto di trucioli nelle due aree di rigore. Ammonito Clerici per proteste. Calci d'angolo 4-2 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 22 gennaio 1962]
Chi si aspettava una travolgente partita del Torino contro un Lecco affannato dalla lotta per la salvezza, oltre a tutto privo di Lindskog, è rimasto deluso. I granata hanno vinto, questo sì, ma di misura, correndo anzi alcuni rischi nella prima parte dell'incontro. La squadra di Santos aveva Ferrini indisposto per disturbi allo stomaco, Buzzacchera tormentato da un leggero stiramento muscolare e Baker rientrante dopo tre giornate di assenza dal torneo e quindi quasi disambientato. Ammesse le scusanti resta il fatto che nel primo tempo è mancata la manovra del reparto di solito più sicuro, della difesa. I lariani, con Savioni ala arretrata, con il giovane Sarchi che non faceva troppo rimpiangere Lindskog e soprattutto con un Di Giacomo lineare ed estremamente utile in ogni suo intervento, si muovevano ad un ritmo veloce e soprattutto scombussolavano gli avversari, mutando continuamente di posizione. I torinesi sono rimasti a lungo indecisi tra la marcatura a zona e quella a uomo con la conseguenza che spesso venivano a trovarti in due sullo stesso avversario, mentre per un altro nerazzurro si apriva un improvviso varco. Due tiri dei lariani sono sibilati così accanto alla porta di Vieri (che oltre a tutto non era ben piazzato) e Di Giacomo ha colpito un palo portando a toni leggendari la storia della sfortuna del Lecco. In una settimana, tenuto conto del recupero di Bologna, i lecchesi hanno visto cinque tiri respinti dai legni delle porte, quattro di Di Giacomo e uno di Clerici e si dice che dall'inizio del torneo i pali colpiti siano stati quattordici o quindici complessivamente. Si può capire come l'episodio del pallone finito contro il montante antichi incoraggiare abbia deluso il Lecco, incitando per contro il Torino. L'undici di Santos ha cercato allora di forzare il ritmo degli attacchi, con il risultato di risucchiare in avanti il battitore libero Cella e di aprire la strada al contropiede avversario. Clerici, su cross di Sarchi, ha ricevuto un pallone d'oro, solo che l'avesse toccato lateralmente a Savioni libero e tranquillo in area invece di calciare malamente e fuori. Un'altra pericolosa azione è stata condotta a fondo da Sarchi. Per risposta una punizione di Ferrini è rimbalzata sul ginocchio dei portiere Bruschini: Baker è stato pronto ad avventarsi sulla palla ma lo stesso Bruschini ha rimediato all'ultimo secondo. Un centro di Albrigi veniva poi deviato da Baker a Law. Il biondo inglese, solo, a mezzo metro dalla porta ha mancato in modo netto la deviazione verso il goal ormai inevitabile. Si è andati avanti così a fasi alterne; tutte e due le squadre tenevano un difensore in più, ma il Lecco rinforzava la retroguardia anche con la mezz'ala Galbiati messa accanto a Law e con Savioni arretrato quasi a centro campo. Oli attacchi, da una parte e dall'altra, erano frequenti. I portieri pero non dovevano quasi mai intervenire. Nessuna azione finiva per essere veramente pericolosa, tutto era rinviato alla ripresa. Non erano infatti passati quaranta secondi dal fischio di inizio del secondo tempo che Scesa serviva Albrigi, questi centrava e Law di sinistro, al volo, metteva a segno. Bella l'azione granata, bellissimo il tiro conclusivo dell'inglese. Il Lecco dava l'impressione di poter rimediare riacciuffando il pareggio verso il quarto d'ora. Calcio d'angolo battuto da Savioni, il centromediano Pasinato si è spinto nell'area avversaria e con un balzo colpisce di testa la palla. Vieri arriva, a sfiorarla ed è un'autentica disgrazia per lui. Alle sue spalle sta infatti Scesa che potrebbe respingere, pure di testa, il portiere invece devia la traiettoria, mette fuori causa il terzino e non può impedire il goal. Uno a uno. Il Torino riuscirà ancora a portarsi in vantaggio Non è in giornata di vena, ma ci riesce. Si parte (27' minuto) da una ingenua rovesciata di Tettamanti, il quale involontariamente da' la sfera ad Albrigi. Viene ripetuta l'azione del primo goal granata, con la differenza che questa volta il sinistro di Law spedisce il pallone contro la traversa. Sul rimbalzo si getta in tuffo Bearzot e la sfera termina alle spalle di Bruschini. Sì rifarà, il bravo portiere lecchese, con due interventi acrobatici su Law e Crippa, ma la sua bravura non sarà più sufficiente ad impedire la sconfitta dei lariani.