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Filadelfia
10/02/1963
h.15.00
TORINO - MODENA 2-0 (0-0)
Torino
: Vieri, Scesa, Poletti, Buzzacchera, Teneggi, Ferretti, Danova, Ferrini, Hitchens, Locatelli, Crippa. All.: Ellena.
Modena: Balzarini, Barucco, Garzena, Balleri, Aguzzoli, Ottani, Conti, Merighi, Pagliari, Bruells, Goldoni. All.: Frossi.
Arbitro: Angonese di Mestre.
Reti: Danova 86', Ferrini 89'.
Spettatori: 13.691 di cui 5.188 abbonati e 8.503 paganti per un incasso di oltre 9 milioni di lire.
Note: Giornata grigia, nebbiosa e umida, terreno fangoso per lo strato di fanghihlia e abbondantemente ricoperto di trucioli. Ammoniti Pagliari e Garzena per scorrettezze, calci d'angolo 6-3 per il Torino; al 55', il calciatore modenese Pagliari, vittima di uno strappo e inutilizzabile, si trasferisce all'ala.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 11 febbraio 1963]
Il Torino migliora. Nel recupero di lunedì scorso a Mantova era riuscito a pareggiare solo a due minuti dal termine Ieri, contro il Modena, ha anticipato di sessanta secondi il goal risolutivo, consolidando poi la vittoria un attimo prima del fischio di chiusura. A parte la caratteristica del risultato in extremis, le due partite non hanno avuto nulla in comune se non la tenace volontà dimostrata dai calciatori granata. Il fatto che la squadra di Ellena-Cuscela sappia impegnarsi fin che scorge il minimo spiraglio favorevole indica che i giocatori sono ben preparati dal punto di vista atletico e morale. In altre parole hanno fiato per resistere e animo per non scoraggiarsi. Questo finale stile-Torino spiega inoltre la passione dei suoi sostenitori, una passione generosa, entusiasta, spontanea che commuove fin che dura la contesa (un po' meno ''dopo'', specie quando si trasforma in irrisione per gli avversari battuti, ma questo è un discorso differente). Per il resto, le differenze tra gli incontri disputati dall'undici torinese nello spazio di sei giorni sono ben marcate. A Mantova si è trattato di rimediare alla disavventura accaduta nel primo tempo, in via Filadelfia il tema agonistico è consistito in un assalto sempre più consistente contro una retroguardia modenese sempre più chius.a L'allenatore Frossi aveva schierato all'estrema sinistra la mezz'ala Goldoni con l'ordine di arretrare subito a centrocampo, per contrastare Ferrini. Il terzino Scesa è rimasto così senza avversario diretto. Per un po' ha aiutato i giovani Teneggi e Buzzacchera a marcare le due punte avanzate modenesi {Pagliari e Bruells), un po' si è trasformato in attaccante in soprannumero, contribuendo con felici spunti alle offensive granata. In quanto agli avanti gialloblù, soltanto all'inizio essi hanno tentato con convinzione la strada del goal, obbligando Vieri a due belle parate naturalmente su Bruells e Pagliari. Poi le azioni hanno avuto un senso unico di marcia, dalla metà campo granata alla porta ben difesa da Balzarini, dal terzino volante talleri e dagli strani interventi dell'arbitro, che almeno in tre occasioni ha ignorato la regola del vantaggio fermando Hitchens lanciato a rete, per assegnargli una punizione in favore. I fischi fulminei ed intempestivi del romano D'Agostini hanno suscitato maggiori perplessità che non la rete annullata misteriosamente a Hitchens. A questo punto è bene raccontare con ordine come si è svolto l'assalto granata alla rete modenese. Dopo i tiri di Bruells (che forte e tenace lottatore, il tedesco!) e di Pagliari, il centravanti inglese diventava il protagonista numero uno. Al 19', su centro di Crippa, dava l'impressione di segnare. Una sua bella deviazione di testa, mandava la palla a sfiorare il palo, senza che Balzarini potesse intervenire. Questione di centimetri o forse di millimetri, altrimenti il Torino sarebbe subito andato in vantaggio. Due minuti dopo, su lancio di Locatelli, Hitchens scattava tra un paio di avversari e dai limiti dell'area faceva partire un tiro improvviso. Balzarini parava in due tempi. Ancora Hitchens obbligava Batteri ad un salvataggio veramente difficile, proprio nell'istante in cui dal piede dell'inglese stava per essere scagliato il pallone in rete. Né la serie era finita. Al 19' centro di Crippa e pronta deviazione di Hitchens, un terzino respingeva, interveniva Ferrini e da due passi colpiva la traversa; entrava ancora in azione l'inglese che di testa metteva a segno. D'Agostini annullava il punto. Francamente ben pochi, nella confusione, hanno capito il motivo dell'annullamento. Le solite indagini negli spogliatoi informano che l'arbitro ha visto un granata (Crippa) in posizione di fuori gioco. D'Agostini era abbastanza vicino per giudicare bene, anche se ci è parso che un difensore gialloblù appostato sulla linea bianca avesse sanato la posizione dell'attaccante granata: ad ogni modo in un paese libero perché mai gli arbitri non possono dichiarare o spiegare le ragioni di certe loro decisioni? La torre d'avorio dell'infallibilità arbitrale è un mito destinato a cadere specialmente sotto i colpi dell'obbiettivo della televisione. Tanto vale che gli incaricati di redigere le cronache possano, nei casi controversi, avere scambi di idee con i direttori di gara. Goal annullato comunque e atmosfera burrascosa attorno al campo. Un urto Pagliari - Teneggi - Vieri - Scesa non vale certo a calmare gli animi. Ancora Hitchens di testa sfiora la traversa poi la serie delle punizioni indesiderate beffardamente offerte al Torino, punizioni che, come si è detto, hanno fermato il centravanti granata mentre appariva in buone condizioni per puntare a rete. La ripresa è stata senz'altro meno varia. All'll' si infortunava Pagliari effettuando una spaccata per toccare un pallone. Il centravanti restava in campo, all'ala sinistra, nonostante lo strappo muscolare, ma non poteva quasi muoversi. Quando ha tentato un tiro con la gamba sana è crollato a terra perché quella malata gli è mancata. Conti, sceso in campo preoccupato per il ginocchio, ha ricevuto un colpo in uno scontro con Poletti ed ha diminuito il rendimento. Il Torino, sebbene avesse Poletti con un principio di distorsione, ha potuto quindi attaccare per tutto il secondo tempo salvo un paio di tentativi effettuati in contropiede da Bruells e Conti (quando stava ancora bene). La fretta di concludere e l'inesperienza di alcuni giocatori hanno tuttavia indotto la squadra granata a commettere errori di manovra frequenti in tutte le compagini in simili situazioni. Mediani e terzini torinesi, anziché passare la palla, la portavano con grandi corse attraverso metà campo, dando tempo agli avversari di ammucchiarsi davanti a Balzarini. Il gioco veniva inoltre chiuso verso il centro cosicché Locatelli, Hitchens, Crippa o Danova trovavano costantemente un piede o una gamba di un difensore prima di poter concludere. Un paio di interventi duri di Garzena (che ha ricevuto anche un'ammonizione) facevano il resto. Si è giunti cosi fino al 42' allorché Scesa, trasformatosi in ala sinistra, veniva fermato rudemente da Barucco. Punizione. Tutti gli undici modenesi, compreso lo zoppo Pagliari accorso saltellante in gran fretta a far barriera, sono in area. Batte Ferrini, Locatelli gira di testa, respinge Barucco, riprende Ferretti, Hitchens con una finta lascia a Danova e questi con una bella rovesciata di sinistro spedisce in rete. Il Modena ha uno scatto di reazione e per poco Pagliari su cross dalla destra non riesce a mettere in difficoltà Vieri. Ferrini, comunque, evita ogni dubbio finale raccogliendo un corner calciato da Crippa e fintato dai solito e bravissimo Hitchens. La mezz'ala, un attimo prima dell'alt, ottiene il secondo goal del Torino, da pochi passi. Giusto premio alla partita volenterosa di Ferrini. Il granata ha avuto una pausa all'inizio del secondo tempo, ma nel complesso si è mosso con molto maggior rendimento che non a Mantova. E dire che anche questa volta aveva da controllare - o si trovava a marcare il che praticamente è lo stesso - Goldoni, uno dei migliori tra i gialloblù. Nel Torino, Hitchens ha avuto una buonissima giornata favorito anche dal terreno assai difficile e quindi più svantaggioso per i suoi avversari che per un tipo irruente e deciso come lui. Sicuro, come sempre, Poletti, un altro giovane che si afferma in maglia granata, e bravo Buzzachera nel ruolo che sarebbe toccato a Bearzot. L'esperto capitano era ieri indisponibile per il dolore già lamentato in settimana. La mediana è stata completata da Teneggi, un elemento che deve ancora abituarsi al costante controllo richiesto dalle partite di serie A e che si trova in difficoltà con avversari veloci. Un elemento comunque che non ha deluso.