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| Filadelfia |
| 24/02/1963 |
| h.15.00 |
| TORINO - GENOA 2-0 (1-0) Torino: Vieri, Scesa, Buzzacchera, Bearzot, Mialich, Ferretti, Danova, Ferrini, Hitchens, Locatelli, Crippa. All.: Ellena. Genoa: Da Pozzo, Bagnasco, Ratti, Occhetta, Colombo, Fongaro, Meroni, Rivara, Firmani, Pantaleoni, Bean. All.: Gei. Arbitro: Francescon di Padova. Reti: Hitchens 15', Crippa 69'. Spettatori: 15.000 circa per un incasso superiore ai 10 milioni. Note: Giornata fredda, pallido sole, terreno pessimo a causa del disgelo. Calci d'angolo 6-5 per il Torino che, per l'occasione, scende in campo con la maglia bianca. Cronaca [Tratto da La Stampa del 25 febbraio 1963] Un passo avanti del Torino verso un finale di campionato tranquillo, un brusco arresto del Genoa che si trova ora nel gruppo delle squadre in lotta per evitare la retrocessione: queste le conseguenze del 2 a 0 con il quale i granata hanno sconfitto ieri i liguri sul campo di via Filadelfia. La partita è tutta nel risultato, in quanto il terreno - uno strato di fanghiglia su un fondo gelato a causa del rincrudirsi della temperatura - e l'importanza dei due punti in palio non hanno consentito ai giocatori di badare allo spettacolo. Sì è assistito ad una lotta serrata, non molte azioni, nei novanta minuti, hanno strappato l'applauso al pubblico. Le fasi più emozionanti dell'incontro sono legate a spunti personali, al massimo a manovre condotte da due giocatori con rapidi scambi. Il Torino ha vinto con pieno merito grazie alla giornata di vena di alcuni atleti: Hitchens, che ha realizzato il primo goal e si è battuto così generosamente da farsi perdonare con larghezza qualche errore nelle conclusioni sotto rete. Ferretti e Ferrini a tratti dominatori a centro campo (il mediano, dopo le prime partite poco convincenti, ha raggiunto un rendimento notevole: ieri non ha sbagliato un passaggio). Buzzacchera e Scesa, tornali a ricomporre la coppia dei terzini. Sicuro Vieri fra i pali, sempre attento Bearzot, scattanti Crippa e Danova, anche se il secondo ha troppo spesso limitato la sua azione al duello personale con il rude Ratti, dimenticando i compagni di reparto. Un po' in ombra Locatelli, ma l'italo-argentino ha saputo riparare con la precisione dei passaggi alla scarsa mobilità. Il più atteso alla prova, fra i granata, era l'esordiente centromediano Mialich. L'ex difensore della Spal - che a fine gara si lamentava del terreno scivoloso - va rivisto fra qualche partita, quando si sia assuefatto al gioco dei compagni. Mialich non ha brillato, ma ha i mezzi per cancellare quest'impressione; era alla prima partita di campionato, dopo un lungi periodo di inattività. Ieri sì è lasciato portare a spasso da Firmani, e la difesa granata ha avuto dei momenti di sbandamento dei quali i liguri non hanno saputo approfittare. Il Genoa, ancora più del Torino, ha realizzato le cose migliori soltanto per gli spunti individuali di qualche elemento. All'attacco, il guizzante Meroni è risultato il più pericoloso, ricevendo soltanto a tratti la collaborazione di Bean e Firmani. Questi, arretrando di proposito per portare fuori zona Mialich, è mancato in due o tre occasioni al momento di risolvere sotto rete. Baveni e Pantaleoni sono stati impegnati prevalentemente in posizione arretrata, il primo doveva controllare Ferrini, mentre il secondo ha trovato in Ferretti un avversario difficile da superare. In difesa, i rossoblu hanno fatto valere le loro doti tecniche. Sicuro il portiere Da Pozzo, che ha avuto la sfortuna di scivolare sul tiro del primo goal granata, decisi Bagnasco e Colombo. Fongaro, un terzino di ruolo schierato mediano, si è distinto in fase difensiva ma si è trovato in difficoltà al momento di seguire gli attaccanti; Occhetta ha creato degli squilibri lasciando troppo spesso il suo ruolo di libero per lanciarsi in avanti, fallendo poi in modo clamoroso un goal in una delle sue puntate offensive. Il Genoa dovrà lottare per risalire dalla difficile posizione di classifica. Ieri il trainer Gei è stato costretto a cambiare la formazione al di là delle sue intenzioni per l'improvviso riacutizzarsi di uno stiramento a Germano, ma comunque l'allenatore rossoblu non ha una grande disponibilità di giocatori. Il terreno ha impegnato a fondo gli atleti, rendendone difficile l'equilibrio, sin dalle prime fasi della partita che hanno visto il Torino più autoritario, al punto di costringere il Genoa nella sua metà campo. Al 9' minuto, quando Locatelli ha calciato una punizione dopo essere stato atterrato da Occhetta, tutti i rossoblu erano nella, loro area di rigore, a far muro davanti a Da Pozzo. La prima reazione Hitchens dei liguri si è verificata all'11', e Firmani tirava alto sulla destra di Vieri. Subito dopo, al 13', era Bean a sbucciare un pallone favorevole centrato da Pantaleoni. L'immediata reazione del Torino portava al primo goal, al 14'. Hitchens conquistava una palla a metà campo, evitava Rivara, e puntava verso rete mentre Locatelli scattava sulla destra attirando Fongaro ed Occhetta. Il centravanti trovava un varco libero, avanzava, e prima dell'area scoccava un forte rasoterra sul quale Da Pozzo arrivava in ritardo, sbilanciato anche da uno scivolone al momento dello scatto. Due minuti dopo, l'unica fase discussa della partita. Meroni scattava bene e giunto in area era ostacolalo da Bearzot il quale, cadendo, sfiorava la palla con il braccio. L'arbitro Francescon con larghi cenni invitava a proseguire il gioco, fra le proteste del rossoblu che reclamavano il rigore. La delusione spronava i liguri, che si portavano avanti con maggiore disinvoltura: Da Pozzo approfittava dei momenti di tranquillità per cambiare le scarpe con altre dal tacchetti più lunghi, ma una improvvisa puntata di Crippa lo costringeva ad una precipitosa uscita in calzette. Il finale del tempo vedeva un buon ritorno, del Genoa. Al 39' Vieri eseguiva una eccezionale uscita su Bean, ribattendo col corpo - in volo a un metro da terra - la cannonata dell'attaccante. Al 43' Firmani giungeva sbilanciato (in posizione di fuori gioco, non rilevata) su un cross di Fongaro, fallendo una facile occasione per pareggiare. All'inizio della ripresa dopo un tiro di Danova parato da Da Pozzo la difesa granata accusava alcune Incertezze. Mialich, comunque, riusciva al 4' a contrastare con prontezza Firmani al momento del tiro, poi - al quarto d'ora - Vieri respingeva di pugno una staffilata di Rivara. Si scuoteva il Torino, ed al 19' Da Pozzo era impegnato in uscita su Hitchens: la palla gli sfuggiva, ed il portiere era costretto a balzare ancora sul piedi di Crippa. Era l'ala sinistra a realizzare al 24' il secondo goal. L'azione nasceva da un'avanzata di Buzzacchera che porgeva il pallone a Locatelli, il cui preciso passaggio raggiungeva Crippa lanciato in area. Il numero undici dei bianchi (il Torino ha rinunciato alla maglia granata, per evitare confusione con quelle rossoblu degli avversari) evitava Bagnasco, aggirava Da Pozzo e toccava il pallone mentre il terzino lo tratteneva irregolarmente. La sfera rotolava lenta in porta, vicino al montante, ed era vana la rincorsa di Occhetta. In vantaggio di due reti, il Torino si limitava a controllare gli avversari, non ancora rassegnati alla secca sconfitta. Era cosi il Genoa a tentare una serie di attacchi, rimasti senza esito per un clamoroso errore di Occhetta che al 34', solo dinnanzi alla porta, ha mandato a rimbalzare contro la traversa un pallone centrato da Pantaleoni. |
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