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Filadelfia
01/05/1963
h.16.00
TORINO - HELLAS VERONA 2-1 (2-1)
Torino
: Vieri, Poletti, Buzzacchera, Bearzot, Lancioni, Ferretti, Locatelli, Ferrini, Hitchens, Peirò, Crippa. All.: Ellena.
Hellas Verona: Ciceri, Verdi, Fassetta, Pirovano, Carletti, Cera, Albrigi, Jaconissi, Fantini, Pacco, Ciccolo. All.: Facchini.
Arbitro: Grignani di Milano.
Reti: Ciccolo 33' rig. (V), Locatelli 41' (T), Crippa 44' (T).
Spettatori: 8.940 paganti per un incasso di 11.015.100 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 2 maggio 1963]
Il Torino ha vinto l'importante partita contro il Verona ed è entrato in finale di Coppa Italia tra l'annoiata indifferenza del suoi sostenitori. Se neppure il pubblico granata - certamente uno dei più entusiasti della penisola - riesce ad appassionarsi per la grande competizione a carattere nazionale, bisogna ammettere che la Coppa fallisce uno dei suoi obbiettivi principali. Dovrebbe rappresentare un'alternativa al campionato, come avviene in Inghilterra, in Francia ed in Spagna. Da noi invece costituisce un obbligo talvolta ingrato, un'occasione per disputare qualche incontro lievemente più movimentato di una gara amichevole, ma spesso porta anche l'inconveniente di distrarre i giocatori dalla meta fissa di tutta una stagione, dal torneo calcistico. Diecimila spettatori al Filadelfia, in una giornata festiva - sia pure con la complicazione del servizio tranviario sostituito da autobus di fortuna - sono un indice dello scarso interessamento popolare. Il foot-ball in Italia sta esasperando il lato agonistico a danno di quanto può rappresentare sano divertimento o spettacolo di calcio. Lo spettacolo, confessiamolo, ieri non c'è stato. Il primo tempo di Torino-Verona è apparso appena appena discreto, la ripresa è stato un pianto, o meglio uno sbadiglio. Il Verona già in partenza appariva poco convinto di poter ripetere contro i granata la sorpresa ottenuta di fronte alla Juventus. In vista della gara con la Lazio di domenica prossima, Facchini aveva tenuto a riposo Basiliani, Peretta e Savoia, aveva rinunciato logicamente agli infortunati Majoli, Maschietto e Zannier e, tanto per approfittare dell'occasione, si era deciso a lanciare tra i titolari il ventunenne esordiente Carletti, confermando inoltre la finta mezz'ala e autentico centravanti Iaconissi, alla sua seconda gara nella squadra gialloblù numero 1. Un Verona dimesso in sostanza, pronto a tentare la clamorosa affermazione, ma altrettanto facile alla rassegnazione se il punteggio fosse diventato negativo. Il Torino aveva, invece tutti i mezzi ed i motivi per raggiungere lo scopo. Il rientro di Peirò dava tono alla contesa, ii fattore campo garantiva teoricamente la vittoria alla compagine di serie A su una avversaria di B. Appunto per tale situazione si poteva pretendere dai granata una prova brillante e sicura. Invece il Torino ha vinto senza discussioni, ma al piccolo trotto. Dopo una serie di fasi di assaggio, durante le quali è emersa la limpida manovra di un Verona cui il trainer Facchini sa dare una chiara impostazione di gioco, i gialloblù sono andati in vantaggio, al 33', in modo fortuito. Iaconissi veniva raggiunto da un perfetto lancio dell'ex granata Albrigi e su di lui convergevano con decisione Lancioni e Bearzot. Il primo urtava l'attaccante che finiva a terra; l'arbitro concedeva il penalty. Ciccolo, l'ala sinistra più famosa della serie B che ieri era osservato da parecchi tecnici, ingannava Vieri con una finta ed il particolare gli permetteva di segnare sebbene avesse calciato il pallone proprio in mezzo alla porta. Il Torino abbandonava allora lo schieramento con Bearzot difensore libero e trasferiva il capitano addirittura all'ala destra. Bearzot si batteva con la generosità che gli è solita, creando ripetute occasioni da goal. I veronesi però si difendevano con ordine. Il giovane Carletti, incaricato di controllare Hitchens, era facilitato dalla giornata nera del centravanti inglese, Pirovano lottava con sicurezza e soprattutto si faceva notare Cera, un mediano d'autentico valore. Nella precedente trasferta in Piemonte Cera si era opposto con efficacia a Sivori; ieri ha contrastato altrettanto bene Peirò, obbligando lo spagnolo a diversioni varie per cercare la via verso il goal. Per quanto non nelle migliori condizioni di rendimento il Torino riusciva, dopo la rete subita, a far valere la sua superiorità ed esperienza, soprattutto per merito delle due ali. Al 40' Pirovano mandava precipitosamente In angolo un pallone che Ciceri avrebbe forse potuto afferrare in uscita. Crippa calciava dal corner e Locatelli metteva a segno. Lo stesso Locatelli, al 44', costruiva una bellissima azione sulla destra, servendo Crippa. L'ala sinistra spostatasi al centro riusciva a far passare il pallone in un minuscolo spazio libero tra il portiere ed il palo L'Incontro è tutto qui. La ripresa con Ferrini arretrato a rinforzare la retroguardia granata ha avuto alcuni spunti di Peirò, che ha tanta classe ma sembra un prodotto di lusso nel calcio italiano, e qualche timido attacco dei veronesi. In definitiva la contesa è terminata al 45' del primo tempo. Il resto non ha più avuto rilievo, se non per lo spiacevole fatto che la ripresa ha aggravato l'elenco degli infortuni della squadra granata, contro cui quest'anno la sorte sembra accanirsi immeritatamente. Locatelli, che giù alla mezz'ora di gioco ha riportato uno stiramento muscolare, è stato costretto a sforzare la gamba per altri quarantacinque minuti e non si sa se potrà essere utilizzato - nel caso Ellena lo volesse - contro la Sampdoria e successivamente nell'amichevole di Liegi. Buzzacchera in una girata si è prodotta la distorsione del ginocchio sinistro con leggera distensione del legamenti collaterali interni Anche lui è in dubbio per la partita con i sampdoriani e la successiva trasferta belga. Nel caso meno favorevole Ellena dovrà ricorrere per il ruolo di terzini a Mialich od a Teneggi. Il Torino ha pagato cara come si vede l'affermazione sul Verona. La sua è stata quindi una vittoria doppiamente meritata, anche se la partita non ha mal raggiunto un alto livello tecnico o agonistico. Il 2 giugno i granata disputeranno contro l'Atalanta la finale di Coppa Italia. Sede del confronto sarà o Milano o Bologna o Roma, a quanto ha dichiarato il segretario comm. Giusti. Il Torino appare favorito: il successo nella Coppa costituirebbe un giusto premio alla tenacia del granata.