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Comunale
29/12/1963
h.14.30
TORINO - MODENA 0-0
Torino
: Vieri, Poletti, Buzzacchera, Cella, Rosato, Ferretti, Crippa, Puia, Hitchens, Ferrini, Peirò. All.: Rocco.
Modena: Gaspari, Aguzzoli, Longoni, Balleri, Chirico, Panzanato, Conti, Belle, Brighenti, Bruells, Merighi. All.: Frossi.
Arbitro: Ferarri di Milano.
Reti: -
Spettatori: 18.221 di cui 6.221 abbonati e circa 12.000 paganti per un incasso di 12 milioni circa.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 30 dicembre 1963]
Il Modena ha strappato un punto al Torino (0 a 0) ieri allo stadio comunale, adottando la consueta tattica di ogni sua trasferta: sette giocatori su dieci nella propria metà campo (se non nella propria area) impegnati a calciare il pallone il più lontano possibile, e tre soli attaccanti per rincorrere tutti i rilanci dei compagni e per cercare di sorprendere i difensori avversari, intirizziti dal freddo dopo i lunghi periodi di inattività. Grazie agli errori degli attaccanti granata, in particolare nel finale del primo tempo, ed a molta fortuna, gli emiliani hanno conquistato il pareggio al quale puntavano, sfiorando addirittura il successo nel finale con una punizione di Bruells e tiro di Brighenti, respinto di pugno da Vieri. Frossi, il polemico allenatore del Modena, sosteneva a fine gara che la sua squadra era andata in campo per attaccare e che era stata la superiorità del Torino a centro campo a costringerla soltanto a difendersi, ma aveva però tradito le sue intenzioni schiarando alla mezz'ala destra un mediano di ruolo, il giovane Bellel. Il Torino ha attaccato quasi di continuo, sospinto a centro campo dal miglior Ferretti della stagione (senza dubbio il migliore in campo, pur considerando che aveva ieri una certa libertà d'azione), dalle avanzate del terzini Poletti e Buzzacchera che a tratti hanno giocato addirittura nella posizione di ala, dai precisi rilanci di Cella e Rosato. Tutto il lavoro dei granata non è però bastato a superare la barriera difensiva avversaria, e quando Hitchens, Crippa, Ferrini e Peirò si sono trovati in buona posizione hanno fallito l'ultimo tocco. Il pubblico si è dapprima indispettito nel vedere l'inutilità di questi tentativi e nel finale - dopo che l'arbitro Ferrari aveva annullato al 35' della ripresa un goal di Peirò, per fuori gioco di Hitchens - è sbottato in una vivace manifestazione di protesta, con lancio di palle di neve, nei confronti degli ospiti. Negli spogliatoi, l'allenatore Rocco appariva dispiaciuto per il punto perso in casa e confessava di non sapere quali provvedimenti prendere per risolvere il problema della prima linea. Ieri, con la manovra, i granata sono riusciti a creare alcune occasioni favorevoli, ma le hanno poi sprecate al momento del tiro. In tre minuti, dal 27' al 29' del primo tempo, Gaspari è stato tre volte salvato dagli attaccanti avversari. Dapprima Ferretti ha lanciato Crippa con un passaggio invitante e l'ala, da pochi passi, ha tirato dritto sul portiere; subito dopo, su un lungo cross di Puja dalla sinistra, Peirò è scattato bene oltre i difensori ma ha mancato la palla; infine, su una punizione di Cella, Ferrini ha deviato di testa verso Hitchens il quale ha sbucciato in pieno il tiro al volo. Al 44', sempre nel primo tempo, Crippa ha calciato con violenza una punizione dal limite, e Gaspari ha respinto a mani aperte verso l'accorrente Ferrini, ma il tiro della mezz'ala è finito proprio fra le mani del portiere. Queste clamorose occasioni, la lunga pressione esercitata, 14 calci d'angolo a favore contro uno per il Modena, indicano che i granata avrebbero ieri meritato il successo, ma ciò non è bastato a consolare Nereo Rocco il quale, pur non dicendolo apertamente, fa capire che vorrebbe dal suoi giocatori - in certe occasioni - meno stile e più grinta. La grinta non è mancata di certo al Modena, anche se i difensori gialloblù non hanno commesso grosse scorrettezze. Per l'occasione Frossi ha fatto esordire Panzanato (il forte difensore che l'Inter ha acquistato dal Vicenza soffiandolo al Torino, per poi cederlo in prestito agli emiliani), affidandogli Hitchens, mentre le altre marcature erano così disposte: Bellel, il mediano schierato alla mezz'ala, a fianco di Puja, il terzino destro Aguzzoli su Ferrini, il centromediano Chirico su Peirò, il terzino sinistro Longoni su Crippa. Libero restava Balleri, che questo compito svolgeva già nel Torino, e successivamente nell'Inter. Rocco ha cercato di sorprendere la difesa ordinando frequenti spostamenti fra Peirò e Crippa, ma i due granata sono sempre stati seguiti dai diretti avversari. Peirò, che ha cercato spesso di partire da lontano, ha sempre trovato qualcuno a sbarrargli il passo alle soglie dell'area; Crippa ha sbagliato molto insistendo, come suo solito, nel correre a testa bassa con la palla al piede; Hitchens si è esaurito nei duelli con Panzanato; Ferrini ha cercato più volte ma senza fortuna lo spazio per il tiro; Puja ha confermato ancora una volta una incredibile lentezza nel movimenti. Ferretti, sopra tutti, e poi Poletti e Buzzacchera, hanno effettuato decine e decine di passaggi verso gli attaccanti, ma sui loro lanci hanno spesso avuto la meglio i difensori avversari. Nelle rare avanzate del Modena, condotte dal tenace Bruells, da Merighi e da un Brighenti sorprendentemente vivace, la difesa granata si è mossa con sicurezza. Cella e Rosato vanno affinando via via l'intesa nei loro ruoli di libero e di stopper, Poletti ha fermato Bruells suggerendo ogni volta l'azione offensiva, Buzzacchera non ha avuto una incertezza. E ieri, il compito dei difensori granata non era facile, considerando che venivano chiamati in causa non molto frequentemente, dopo lunghe pause. Forse, Rocco ha ragiono quando pretende dal l'espulsione dai suoi ragazzi una maggiore decisione, ma il pubblico, o almeno una parte di esso, va ancora alla partita per vedere giocare al calcio. E, ieri, soltanto il Torino ha cercato di offrire qualcosa agli spettatori, anche se il risultato dà ragione al Modena.