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Comunale
23/02/1964
h.15.00
TORINO - MANTOVA 5-2 (2-2)
Torino
: Vieri, Scesa, Poletti, Cella, Rosato, Ferrini, Peirò, Puia, Hitchens, Moschino, Crippa. All.: Rocco.
Mantova: Santarelli, Morganti, Schnellinger, Tarabbia, Pini, Cancian, Nicolé, Jonsson, Volpi, Mazzero, Simoni. All.: Bonizzoni.
Arbitro: Rigato di Mestre.
Reti: Simoni 4' (M), Hitchens 12' (T), Peirò 19' (T), Mazzero 30' (M), Puia 82', 84' (T), Poletti 87' (T).
Spettatori: 15.000 circa, di cui 6.221 abbonati e 9.000 paganti.
Note: Giornata fredda illuminata da un pallido sole, terreno in buone condizioni. Ammonito Simoni per fallo di ritorsione, calci d'angolo 5-1 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 24 febbraio 1964]
Cinque a due contro il Mantova, un risultato veramente clamoroso per il Torino il cui attacco non è solito a prodezze del genere. I tifosi granata hanno lasciato lo stadio comunale, tenendo ben alte le bandiere e gridando forte il loro entusiasmo per la meritata vittoria, le cui proporzioni però - va detto subito - sono state agevolate nel finale (dal 3 a 2 in poi) dal crollo della difesa avversaria, in particolare del portiere Santarelli. Per una volta, comunque, prima del risultato si deve parlare dello spettacolo di agonismo offerto dalle due squadre, soprattutto del costante impegno dei giocatori, della volontà di vittoria dimostrata anche a costo di sguarnire i settori arretrati, della scioltezza di alcune manovre che hanno strappato applausi al pubblico. Le prime quattro veli, realizzate nella mezz'ora iniziale, sono state tutte molto belle, i rovesciamenti di fronte continui. Torino e Mantova non hanno esitato a farsi sotto con i mediani, a tratti anche con i terzini: soprattutto l'esuberante Poletti da parte granala ed il magnifico Schnellinger da parte biancorossa. Al difensore tedesco (che già contro la Juventus - sullo stesso terreno - si era imposto, sino a segnare il goal del pareggio mantovano) va la citazione per il migliore in campo: ha costituito un ostacolo spesso insormontabile per Peirò, si e portato all'attacco con sgroppate che galvanizzavano i compagni. Una prestazione dall'impegno costante, quella di Schnellinger, che ha trovato corrispondenza, fra i granata, nella gara di Hitchens. Il centravanti inglese ha segnato un goal, ha propiziato quello di Peirò, se ne è visto annullare uno per fuori gioco, è stato atterrato a dieci metri dalla porta avversaria senza che l'arbitro Rigato (e la partita era sul 2 a 2) muovesse ciglio. Attorno a loro, i rispettivi compagni di squadra, si sono battuti al limite delle energie, anche se, fra i granata, qualche attaccante ha dato l'impressione di mancare di coraggio in area avversaria. Il risultato finale, però, ha cancellato tutto e non è il caso di fare dei nomi. Il pubblico, durante la partita, ha sottolineato con rumorose disapprovazioni le incertezze dovute all'eccessiva prudenza: chi ha mancato lo sa e sarà, suo dovere porsi al livello dei compagni. L'esempio di Hitchens dovrebbe bastare. La partita è stata incerta sino al 37' della ripresa quando Puja ha portato il Torino sul 3 a 2. Era parso chiaro che, dopo ottanta minuti tirati al massimo, la vittoria sarebbe ormai toccata a chi avesse segnato per primo. I granata colsero il meritato premio dopo un buon momento di pressione, ed il Mantova crollò di colpo. Il finale fu sin facile per il Torino, i cui atleti avevano ormai la partita in pugno. Segnò ancora Puja, andò in goal anche Poletti, il quale si è così rifatto del clamoroso palo colpito a Marassi contro la Sampdoria, realizzando la sua prima rete in serie A. Non resta che augurargli di proseguire, imitando l'interista Facchetti, senza per altro sguarnire troppo la difesa, che ieri - quando avanzavano i terzini - ha sempre avuto l'appoggio di Ferrini. Il capitano (obbligato anche dalla posizione piuttosto avanzata di Jonsson, il suo diretto avversario) si è un po' sacrificato a favore dei compagni, rinunciando alle consuete puntate offensive. E quando Ferrini sì è lasciato attirare in avanti, Jonsson ha approfittato per creare seri pericoli per Vieri. La partita sarebbe da descrivere quasi minuto per minuto, ma occorre limitare la cronaca agli spunti decisivi. Le squadre si sono disposte in campo secondo le marcature previste, anche se qualche variazione e poi avvenuta durante il gioco. Il Torino ha presentato come già a S.Siro, Cella libero e Rosato stopper (inizialmente su Volpi e poi su Nicola); Scesa controllava il pericolosissimo Simoni, ed ha offerto una nuova prova della ritrovata efficienza: Poletti si è affiancato prima a Nicole e successivamente a Volpi: a centrocampo le coppie Puja-Mazzero e Ferrini-Jonsson lottavano per assicurare l'appoggio ai propri attaccanti. Il Mantova, in difesa, ha presentato qualche minuto Pini stopper e Cancian libero, ma i due si sono scambiati presto i compiti: Schnellinger seguiva Peirò, Morganti agiva su Crippa e Tarabbia cercava di frenare (con una serie continua di falli, che Rigato - ieri molto incerto - ha cominciato a vedere solo nella ripresa) i movimenti di Moschino. Il Torino iniziava all'attacco, due tiri da lontano di Ferrini e di Crippa erano facilmente bloccati da Santarelli. Al primo deciso contropiede il Mantova - approfittando di uno sbandamento della difesa granata, che all'inizio di ogni gara sembra stentare a trovare l'accordo - andava in vantaggio, al 5° minuto. Jonsson seguiva un calcio di punizione toccando a Simoni, l'ala evitava Poletti con un bello scatto e dal fondo, quando tutti si attendevano un cross, batteva Vieri con un tiro radente di sinistro, a fil di montante. La risposta del Torino era vibrante. All'8' un tiro di Hitchens era deviato a stento da Santarelli, e cinque minuti dopo il centravanti pareggiava. Moschino vinceva un duello volante con Tarabbia, appoggiava a Peirò che a sua volta deviava verso Hitchens, scattato in arca un po' spostato sulla sua sinistra. Sull'inglese si gettavano Cancian ed il portiere, ma Gerry li beffava entrambi eseguendo una mezza giravolta e tirando con violenza. Sullo slancio i granata insistevano. Hitchens, veramente scatenato in questo periodo di gara, riceveva al 18' un passaggio di Puja e da fuori arra lasciava partire una staffilata che Santarelli toccava appena: la palla sbatteva violentemente sulla traversa e Peirò era il più pronto o cogliere il rimbalzo ed a segnare toccando di precisione, con grande freddezza. Passano sei minuti ed ai granata riusciva una nuova manovra efficace. Palla da Pitia a Crippa, lungo cross dell'ala che Peirò raccoglieva dalla parte opposta e deviava al centro. Hitchens batteva Santarelli ma scattato con troppo anticipo, era in fuori gioco. Rigato annullava. Era allora Schnellinger a portare avanti il Mantova, ed alla mezz'ora i lombardi riportavano la gara in parità. Veloce scambio tra Volpi e Jonsson, il cui centro pareva finire sui piedi di Puja; più rapido era Mazzero che raccoglieva e batteva Vieri con un secco tiro di sinistro. Salti di gioia dell'ex granata, e pronta risposta del Torino: era ancora Hitchens a farsi largo sulla destra, ma nessuno era pronto a sfruttare il suo cross. Allo scadere del tempo, grosso pericolo per Vieri: su un lancio di Nicoli, Simoni alzava dì testa alle sue spalle dove - libero - arrivava Jonsson in corsa. Lo svedese cercava di beffare il portiere con un tocco a parabola, ma la traiettoria era di poco alta e la palla finiva sul fondo, sfiorando la traversa. Si pensava, dopo un primo tempo così ''tirato'', che le due squadre avrebbero affrontato la ripresa ad un ritmo più moderato, ma Torino e Mantova avevano ancora molte energie. Attaccavano i granata: al 16' Hitchens aggirava Pini e quando ormai aveva via libera verso Santarelli, era spinto alle spalle da Cancian, proprio sul disco del rigore. Il centravanti finiva a terra, ma Rigato non riteneva intervenire. Al 18°, in un takle con Ferrini, Jonsson aveva la peggio e zoppicava per qualche minuto. Alla mezz'ora anche Mazzero era toccato duro da Puja. Passavano cinque minuti e lo stesso Puja risolveva la partita. Avanzava Poletti, il suo tiro-cross filtrava in area mantovana e finiva all'ex vicentino che da pochi passi metteva in rete. Gli ospiti accusavano il colpo ed il Torino segnava ancora, al 39' e di nuovo con Puja che deviava di testa un corner di Peirò. Santarelli toccava ma non tratteneva la palla. Sul 4 a 2 il Torino dominava, ed all'87' aumentava il già vistoso bottino. Passaggio di Puja a Poletti, avanzato in posizione di ala destra, e secco tiro rasoterra del terzino contro il quale era vano il tuffo di Santarelli.