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Comunale
20/12/1964
h.14.30
TORINO - CATANIA 2-1 (1-0)
Torino
: Vieri, Poletti, Buzzacchera, Puia, Cella, Rosato, Simoni, Ferrini, Hitchens, Ferretti, Meroni. All.: Rocco.
Catania: Vavassori, Lampredi, Rambaldelli, Michelotti, Bicchierai, Fantazzi, Calvanese, Cordova, Rozzoni, Cinesinho, Facchin. All.: Di Bella.
Arbitro: Campanati di Milano.
Reti: Ferrini 40' (T), Rozzoni 48' (C), Poletti 51' rig. (T).
Spettatori: 12.355 di cui 6.153 paganti per un incasso di 7.172.000 lire e 6.202 abbonati.
Note: Cielo coperto, pioggia intermittente, terreno molto allentato. Ammoniti Poletti, Rosato, Fantazzi, Calvanese e Cinesinho. Calci d'angolo 10-1 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 21 dicembre 1964]
Ha vinto il Torino come era largamente previsto, ma i granata non hanno dominato il gioco, ed il Catania come speravano i loro tifosi. Sul successo degli uomini di Rocco non può essere posto il velo del dubbio, si tratta di vittoria meritata e giusta, ma quel rigore che ha aperto le azioni del secondo tempo, ed il finale di gara di netta marca siciliana lasciano perplessi coloro che vogliono bene al Torino, senza per questo vedere tutto e solamente granata. La squadra di Rocco forse non è in periodo di grande vetta; ottiene buoni risultati, continua francamente la marcia verso posizioni di alta classifica (è giunta al terzo posto), ma da un complesso così forte come classe e come vigore fisico si potrebbe pretendere qualcosa di più. Le ragioni di queste riserve sono palesi, e sarebbe inutile nasconderle dietro il paravento del Sai, gridando: ''Il Torino è tornato alla vittoria''. Bisogna guardare un po' oltre il risultato, ed allora si possono vedere alcune pecche nella difesa, ieri meno solida di quanto sia apparsa in altre circostanze, e si incontrano anche all'attacco incongruenze e difetti, perchè proprio questo reparto vive sull'estro o sull'improvvisazione di uno o due dei suoi componenti, ma raramente crea manovre ad ampio raggio e con la partecipazione di tutti. Il successo sul Catania porta il Torino in alto nella classifica, ma non annulla completamente le perplessità affiorate e confermate durante la gara di ieri, anche perché i notevoli e costosi rinforzi, giunti all'inizio della stagione lasciavano prevedere un altro slancio e forse anche un'altra tattica. Meroni contro i rossoazzurri siciliani è apparso più positivo che non in altre circostanze, ma è ancora ben lontano dalle sue reali possibilità. Ieri l'attacco granata è vissuto specialmente sul lavoro continuo ed intelligente di Simoni, che ha potuto dimostrare in pieno tutta la sua classe e più che altro la praticità del suo gioco. Peccato che Ferretti (che sostituiva Moschino) non sia un attaccante vero e che Ferrini non abbia potuto aiutare il compagno con la necessaria continuità. Qualche appunto anche alla difesa. Per la prima volta forse si deve chiamare in causa Vieri, il quale non è sembrato sicuro al momento del tiro di Rozzoni, che ha dato al Catania la gioia del goal e le speranze di rimontare lo svantaggio. E davanti a Vieri tutto il reparto ha avuto momenti difficili. Il discorso interessa Buzzacchera, Puia e Rosato, al quale comunque bisogna concedere le attenuanti di un infortunio iniziale (distorsione della caviglia destra), aggravatosi poi al punto da costringerlo a cambiare posto con Ferrini, Il Catania è sceso in campo decisamente intenzionato a raggiungere il pareggio, e Di Bella (che aveva dovuto rinunciare a Biagini infortunato) aveva chiamato Bicchierai ai compiti di libero con Cinesinho impegnato in modo continuativo in difesa. Per oltre mezz'ora le vicende in campo parevano dar ragione al tecnico siciliano. I granata del Torino hanno cominciato la partita a tutta andatura, e fin dal fischio d'inizio hanno attaccato, costringendo i siciliani ad una affannosa difesa. Si sono susseguiti i calci d'angolo, le parate di Vavassori e qualche salvataggio in extremis. L'assenza di Biagini (rimasto in albergo perché influenzato) pareva determinante nella prestazione dei catanesi, che hanno dovuto più volte ricorrere ai falli per evitare il peggio. Ma nonostante tutta questa superiorità, il goal del Torino doveva nascere dal caso, da un rimpallo fortunato nello scontro fra Ferrini e Cineshino; riprendeva lo stesso Ferrini mentre il brasiliano era ormai a terra e segnava alla destra di Vavassori: 1 a 0 al 39'. All'inizio della ripresa, quando le due squadre erano ancora in fase di studio succedeva l'episodio del calcio di rigore. Una lunga corsa di Simoni, ormai permanentemente a sinistra, si concludeva con un centro, che mandava la palla a spiovere a pochi metri da Vavassori mentre Rambaldelli e Meroni cadevano a terra. Meroni protestava e Campanati concedeva la massima punizione. Fallo di mano o intervento irregolare sull'attaccante granata? Dalla tribuna nessuno ha potuto ricostruire l'episodio, ed è logico che Vavassori e Rambaldelli protestassero che il rigore non c'era, mentre Meroni sosteneva esattamente il contrario. In questi casi, vale il parere dell'arbitro, e Poletti realizzava il secondo goal per i padroni di casa (3'). La reazione dei catanesi portava alla rete di Rozzoni ottenuta con un tiro improvviso, che sorprendeva Vieri fuori posizione (6'). Il resto della partita non merita il racconto; il Torino si difendeva per conservare il risultato. Potevano segnare ancora, i granata su azioni di contropiede, potevano raggiungere l'obiettivo gli ospiti per qualche errore di Vieri. E' finita con il successo dei torinesi, e non si può gridare allo scandalo, anzi si deve dire che è meglio così. Però questo Torino non piace. Avrebbe dovuto far meglio contro un Catania che non è più la bella squadra d'inizio di stagione.