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Comunale
04/04/1965
h.15.30
JUVENTUS - TORINO 1-1 (1-0)
Juventus
: Anzolin, Gori, Sarti, Bercellino I, Castano, Leoncini, Dell'Omodarme, Del Sol, Da Costa, Sivori, Stacchini. All.: Heriberto Herrera.
Torino: Vieri, Poletti, Buzzacchera, Puia, Cella, Rosato, Meroni, Ferrini, Hitchens, Moschino, Simoni. All.: Rocco.
Arbitro: Campanati di Milano.
Reti: Leoncini 21' (J), Ferrini 53' (T).
Spettatori: 49.418 di cui 43.644 paganti per un incasso di 67.551.400 lire più 5.774 abbonati.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 aprile 1965]
Tutto in equilibrio tra Juventus e Torino. Pari il risultato, identica la posizione in classifica, equamente diviso durante la gara il periodo di superiorità, ai juventini il primo tempo ai granata la ripresa. A voler essere proprio precisi e soprattutto a voler seguire le osservazioni dei tifosi bianconeri l'unico sbilancio stava nel fatto che Combin e Menichelli, anziché sul campo, si trovavano in tribuna causa gli infortuni, e che Del Sol e Bercellino non apparivano proprio nelle condizioni ideali. Da parte dei rivali si faceva però presente che Ferrini era pure stato recuperato ed a gara finita si è aggiunta la precisazione di Simoni il quale con la testa bendata causa un incidente ha dovuto giocare i secondi quarantacinque minuti in stato di inferiorità fisica. Anche a voler pesare a milligrammi i pro e i contro del derby resta dunque la considerazione di un risultato che ha corrisposto alle, possibilità delle due squadre ed al loro rendimento (possibilità e rendimento, aggiungiamo, che in altre gare sarebbero certo ben superiori, ma l'incontro cittadino ha un'atmosfera sua particolare). I juventini hanno avuto l'occasione di andare in vantaggio dopo un quarto d'ora. Gori, schizzato in avanti fin sulla linea di fondo dell'area granata, effettuava un cross ben dosato verso Sivori. A due passi da Vieri, Omar eseguiva una finezza per evitare Puia, però, sbilanciato dall'avversario e dal suo stesso brusco scarto, non riusciva a piazzare la botta decisiva. Il suo tiro si trasformava in un passaggio all'avversario. La Juventus riusciva ugualmente a realizzare poco dopo. Su punizione per doppio intervento di Puja e Rosato su Sivori, Gori da metà campo, faceva spiovere vicino ai pali del Torino un lungo passaggio. Al volo, di sinistro, Leoncini metteva a segno. La squadra granata fino a quel momento aveva marcato Da Costa con Moschino, Del Sol con Rosato e Sivori con Puja, impedendo però ai propri giocatori di seguire gli avversari quando questi arretravano. Ammessa una sola eccezione: Puja. Questi ogni tanto si spanciava in avanti, affidando allora a Rosato Sivori, un Sivori volenteroso, mobile e tenace come sempre lo si vorrebbe. Dopo il goal c'era da attendersi un movimento offensivo più pronunciato da parte di chi perdeva, invece lo schieramento non mutava. La Juventus da parte sua aveva confermato, un po' per volontà ed un po' per mancanza di altri elementi idonei, la squadra della domenica precedente, limitandosi a cambiare il numero delle maglie agli attaccanti. Questo particolare naturalmente non aveva alcuna influenza sui granata, che conoscono bene i loro colleghi avversari. Così Ferrini, arretrato anche lui, non si è allontanato da Leoncini, Poletti ha seguito Stacchini nel suo volenteroso pellegrinare e Buzzacchera è rimasto tenacemente alle costole di Dell'Omodarme, anche quando il numero 7 bianconero, provato dagli sforzi del primo tempo è letteralmente crollato come rendimento nella ripresa. La parte iniziale della gara si è conclusa con uno scontro fortuito ma violento tra Castano e Simoni. L'ala granata ha dovuto lasciare il terreno di gara con mezzo minuto d'anticipo per farsi medicare. Nella ripresa il Torino appariva più deciso all'attacco. Dopo un tiro da lontano, agevolmente bloccato da Anzolin, Puja poteva deviare in porta di testa un cross di Meroni. Il centro era ben diretto e Puja era venuto a trovarsi tutto solo, ma la sua deviazione risultava troppo alta. Su risposta bianconera Vieri, uscito per raccogliere un traversone di Sivori, veniva urtato e cadendo perdeva la palla; Stacchini tentava di indirizzarla oltre la linea bianca, ma il portiere granata rotolando sulla schiena alzava le mani e si trovava il pallone tra le braccia, ben stretto corno un regalo di Pasqua ricevuto con qualche settimana di anticipo. E' forse bene aggiungere subito che più tardi Vieri ha compensato questo colpo di fortuna con una parata eccezionale su tiro di Stacchini: un balzo fulmineo, una deviazione d'intuito che hanno salvato una rete inevitabile. Ma torniamo al pallone uovo pasquale. Su respinta del portiere un fallo a metà campo (Del Sol-Puja) causava una punizione. Batte Rosato, sfiora Moschino, Hitchens in takle porta via la sfera a Bercellino, il quale è l'ultimo a toccare la palla e mette così in posizione regolare Ferrini, che altrimenti sarebbe stato in fuori gioco. La mezz'ala granata con freddezza controlla la situazione e manda in rete. Nono minuto. Lo stadio risuona dell'entusiasmo dei tifosi granata ed i giocatori incitati a gran voce imprimono un ritmo più energico alla gara. E' proprio in questo periodo (14') che Stacchini chiama Vieri al suo intervento di gran classe (il ct. della Nazionale Fabbri, presente in tribuna, l'avrà certo notato). Il Torino preme ancora, e tocca ad Anzolin di bloccare una puntata di Ferrini, poi Meroni si fa luce sulla destra o a metà campo, ma è sempre fermato da Gori; Hitchens cerca di superare Bercellino ed è un duello spigoloso ma non cattivo. Per un quarto d'ora l'incontro resta all'altezza di un gran derby, quindi la fatica, si fa sentire. Granata e bianconeri badano soprattutto a difendere il pari che lascia entrambi al terzo gradino della classifica, più che a conquistare la vittoria. Evidentemente sentono che questo è il risultato equo per i loro sforzi. E tale rimane. La lotta per il terzo posto proseguirà ora nei confronti indiretti.