WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Comunale
11/04/1965
h.15.30
TORINO - SAMPDORIA 0-1 (0-1)
Torino
: Vieri, Poletti, Buzzacchera, Puia, Cella, Rosato, Albrigi, Ferrini, Hitchens, Moschino, Meroni. All.: Rocco.
Sampdoria: Sattolo, Vincenzi, Delfino, Dordoni, Masiero, Morini, Toschi, Frustalupi, Sormani, Da Silva, Barison. All.: Baldini.
Arbitro: Varazzani di Parma.
Reti: Sormani 29'.
Spettatori: 14.394 di cui 8.192 paganti per un incasso di 9.035.000 lire e 6.202 abbonati.
Note: Giornata calda, cielo coperto, calci d'angolo 8-1 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 12 aprile 1965]
Il Torino aveva almeno tre validi motivi per imporsi alla Sampdoria: partiva favorito, doveva approfittare della contemporanea difficile, trasferta della Juventus a Roma per insediarsi da solo al terzo posto in classifica ed infine voleva sfruttare la favorevole, occasione per un brillante, rilancio in Coppa Italia (venerdì prossimo con il Genoa) e in Coppa delle Coppe (il martedì successivo contro il Monaco di Brunnenmeier). I granata, invece, sono scivolati sulla buccia di banana di una rete a sorpresa segnata da Sormani ed hanno incassato una sconfitta che nessuno si aspettava. Hanno perso male; per disordine, per mancanza di mentalità offensivistica più che per vera e propria inferiorità. Il Torino sa. difendersi splendidamente, o per lo meno con efficacia quando ha di fronte squadre di nome, tali da impegnare i suoi elementi di retroguardia con una pressione costante e permettere indovinati tentativi in contropiede. Se, invece, tocca all'undici di Rocco il compito del primo attore, i granata sembrano dimenticare anche le battute più facili. Ieri Moschino, Hitchens e Ferrini hanno avuto una giornata l'uno più negativa dell'altro, ma non sarebbe giusto far cadere sulle spalle del trio di attacco tutta la responsabilità della, sconfitta. L'insuccesso è sorto da una mossa indovinata dei sampdoriani - Sormani schierato con il numero nove ed impiegato come centrocampista -, da una notevole sfortuna tradotta in due pali colpiti da Meroni e Puja ed infine dalla incapacità dello stesso Puja di sganciarsi bene in avanti e soprattutto da parte di Poletti, Cella e Buzzacchera di adattarsi con efficacia alla nuova situazione. Sotto un aspetto più generale lo zero a uno subito dal Torino contro una Samp non certamente irresistibile, oltre che indice delle manchevolezze granata, è sintomo del modo di giocare in Italia, è conseguenza del football da campionato, un football legato a regole rigide, alla difesa (si è detto), e alla mancanza di improvvisazione. Il Torino, anche il non brillantissimo Torino di ieri avrebbe dovuto imporsi alla Samp con almeno due reti di scarto, se fosse abituato a giocare per vincere anziché per non perdere. Ma l'undici granata ha lo stile prudente del novantanove su cento delle nostre squadre. La Samp, a parte il goal che Sormani si è trovato quasi per caso sulla testa (con il capo è avvenuta la deviazione decisiva), ha mostrato un Da Silva esasperantemente lento ed un Barison non molto più veloce. Toschi è apparso la punta più efficace di un attacco che si preoccupava soprattutto.. della copertura. Sormani, osservato con molta attenzione in vista delle voci sempre ricorrenti di un suo passaggio possibile alla Juventus, si è impegnato come raramente gli accade. Ha avuto buone aperture ai compagni, ma non è risultato certo roccioso nell'interdizione. Né la sua personalità ha fatto spicco. Il goal segnato, il suo secondo goal in questo torneo, lo mette su di un piedistallo più alto di quanto meriti. Il giovane Frustalupi ha dato un rendimento maggiore, specialmente per quanto concerne la mobilità ed il lavoro in retroguardia. Nel settore arretrato ottimo il lungo Battara. autore, di parate eccezionali e bravi davvero Dordoni, Morini (stopper su Hitchens) ed il difensore libero Masiero. Quasi commovente il vecchio Delfino alle prese con Meroni, l'elemento più insidioso dell'attacco granata e fuori fase Vincenzi, il quale si è trovato in difficoltà sia all'inizio, quando ha dovuto fronteggiare Meroni, sia nella restante parte della gara, allorché è stato spostato a controllare il velocissimo Albrigi. Anche il Torino ha effettuato un cambiamento nelle marcature: Puja, infatti, ha incominciato rimanendo a contatto di Da Silva, che era il vero centrattacco sampdoriano, poi per aiutare nella ricerca del pareggio ha lasciato il n.10 alla custodia di Cella ed è passato in avanti, trovandosi così a lottare con Sormani. Rosato, in questa seconda fase, è rimasto spesso libero di premere egli pure nel l'area sampdoriana, ma il Torino, più che di uomini in sovrappiù all'attacco, aveva ieri bisogno di realizzatori. Soltanto Meroni nel primo tempo, ha creato grosse preoccupazioni a Sattolo e compagni. Al 17' un suo tiro nell'angolo alto ha costretto il portiere di lontana origine juventina, il quale prima di trasferirsi alla Samp difendeva la rete dell'Ivrea, ad una parata volante, con deviazione sul palo. Un minuto dopo, nell'identica situazione, Sattolo invece che il pallone ha sbattuto contro il montante la propria testa, trascinato dallo scatto necessario a deviare il bolide di Meroni. Per fortuna non si è fatto male. Passato questo doppio pericolo, la Samp non ha saputo approfittare, con Da Silva, della lunga rimessa laterale con cui Barison aveva servito il compagno perfettamente smarcato. In compenso la squadra ligure segnava poco dopo. Ventinovesimo minuto: fallo di Cella su Toschi, circa, a metà campo. Tira Frustalupi, devia con la fronte Da Silva, salta, Sormani e ancora di testa mette in rete. Vieri non è uscito, gli altri granata, non si sono mossi. Grosso l'errore collettivo. Il Torino potrebbe pareggiare trenta secondi dopo, ma Sattolo con un incredibile (e fortunato) guizzo respinge un colpo di testa di Hitchens. Lo stesso attaccante riprende, ma non indovina il vasto bersaglio della porta. Nella ripresa un mani forse involontario di Frustalupi in arca, un pallone deviato su corner da Puja contro la traversa ed una paurosa entrata, di Masiero sul suo compagno Sattolo che aveva già abbrancato il pallone. Per fortuna la pedata, sferrata con precisione, ha colpito la sfera. Si è sentito un bum in tutto lo stadio. C'è da inorridire al pensiero di quel che poteva accadere se Masiero, per disavventura, avesse calciato male, contro un braccio o la testa del portiere. L'episodio più che altro indica l'affanno con cui la Samp si è difesa dai numerosi e continui attacchi granata. Otto calci d'angolo in sfavore, contro uno solo indirizzato verso Vieri, costituiscono la controprova delle offensive torinesi. Molta pressione dunque, ma nessuna rete. La Samp ha approfittato della distrazione del Torino ed ha vinto.