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Comunale
28/11/1965
h.14.30
TORINO - BRESCIA 2-0 (1-0)
Torino
: Vieri, Poletti, Cereser, Puia, Rosato, Bolchi, Albrigi, Ferrini, Orlando, Ferretti, Meroni. All.: Rocco.
Brescia: Geotti, Robotti, Fumagalli, Rizzolini, Mangili, Bianchi, Salvi, Beretta, De Paoli, Bruells, Giacomini. All.: Gei.
Arbitro: Marchiori di Padova.
Reti: Albrigi 9', Poletti 69' rig.
Spettatori: 13.956 di cui 6.156 abbonati più 7.800 paganti per un incasso di 8.401.700 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 22 novembre 1965]
Il Torino ha battuto ieri il Brescia per due a zero. Vieri, il portiere granata, ha effettuato una sola difficile parata. Orlando si è trovato almeno quattro volte in condizioni di realizzare. Altre situazioni favorevoli sono sfuggite a Meroni, Albrigi e Ferrini per sfortuna o per gli interventi prontissimi di Geotti, estremo difensore bresciano. I granata mancavano dei titolari Fossati, Simoni e Schutz, per tacere di Moschino volutamente lasciato a riposo. Il centravanti Orlando sabato sera aveva dichiarato a Rocco di non sentirsi in condizioni di giocare. L'influenza dei giorni precedenti pesava sui suoi muscoli. Con la forza della persuasione il trainer granata l'aveva convinto a non far storie e scendere in campo. Sempre sabato sera, Teneggi aveva lasciato improvvisamente il ritiro di Alpignano, non si sa bene se per contrasti tecnici con il trainer, o per i mancati accordi con la società (o forse per entrambi i motivi). Fatto sta che Teneggi, il quale ha già una certa esperienza e costituisce un valido rincalzo di Fossati o Poletti, se ne era andato. Al suo posto è stato schierato il giovane Cereser, alla seconda partita in serie A. Date le premesse si potrebbe concludere: ''bravi i granata che hanno superato tante disavventure'' e passare direttamente alla cronaca. Invece, neppure il più entusiasta dei fedelissimi può accontentarsi di un successo ottenuto con reti su punizione (Albrigi) e su rigore (Poletti), contro la formazione bresciana che nelle cinque partite disputate fuori casa non è ancora riuscita a mettere a segno un solo pallone. Non che il Brescia valga poco. Alcuni prodotti del suo allevamento - Fumagalli, Mangili, Bianchi e Salvi, che hanno rispettivamente venticquattro, ventitré, ventuno e vent'anni - sono giocatori interessanti. In particolar modo sono piaciuti Salvi, al suo rientro dopo una lunga assenza e Bianchi, il quale non si è accontentato di essere un mediano difensivo, ma spesso è sbucato nell'area avversaria. Bruells, inoltre, una certa qual classe ce l'ha, il terzino Robotti non ha dimenticato l'esperienza fatta in nazionale e nella Fiorentina ed infine De Paoli, sebbene poco appoggiato dai compagni, si fa sentire in campo per l'impeto e la decisione. Il centrattacco di riserva della Nazionale non ha uno stile raffinato, ma è un elemento d'urto. Il Brescia, che aveva arretrato Giacomini, utilizzando Mangili come stopper e Rizzolini come difensore libero, non è apparso troppo inferiore ai granata. Se mai sono stati questi a risultare inferiori all'attesa. Ferrini riconosceva a fine gara: ''Non sono in forma e non riesco a capirne le cause. Mi sento bene, non ho preoccupazioni, ma in partita mi capita quello che non mi aspetto. Corro molto o almeno mi impegno al massimo senza rendere in proporzione agli sforzi''. Il Torino senza l'abituale apporto di Ferrini perde metà della sua forza di centrocampo. Poletti ieri ha forzato il ritmo, preoccupandosi di rispondere alle critiche di quanti lo invitavano a ritornare alla decisione solita, evitando però il gioco pericolosamente falloso. E' leggermente migliorato, tuttavia non è ancora il difensore sicuro della scorsa stagione. Bolchi si impegna. Ieri non era molto contrastato da Giacomini, ed ha effettuato alcuni allunghi in avanti, però non ha trovato la velocità necessaria per dominare in campionato. Ferretti, che fa apparizioni saltuarie in squadra, non sempre si è mosso a suo agio. Restano Vieri, che se l'è sbrigata con buona sicurezza sia negli interventi d'ordinaria amministrazione come nel respingere un insidioso colpo di testa di Bianchi, Cereser (forte, deciso, ma ancora da raffinare), Puja molto attento a bloccare De Paoli, Albrigi, il quale faceva il suo esordio stagionale e ha disputato un'ottima prova nonostante un brutto colpo incassato nel secondo tempo, Rosato, Orlando e Meroni. I tre ultimi sono senz'altro i migliori dell'attuale Torino. Rosato nel ruolo di libero è sempre a posto. Ieri ha peccato forse di eccesso di sicurezza in un paio di entrate, ma pochi appunti gli si possono fare Meroni, anche come ala sinistra, è stato insidioso e per di più meno personale del solito. Orlando, infine, avrebbe potuto segnare due o tre volte, ma i suoi tiri o colpi di testa sono risultati di pochi centimetri fuori bersaglio o hanno trovato un Geotti in grande giornata. Orlando forse sta risalendo la china: non è certo un fuoriclasse (ma quanti attaccanti di valore eccezionale vi sono oggi in Italia? Tre giocatori d'origine brasiliana - Sormani, Altafini e Vinicio - ai primi posti della classifica dei marcatori non dicono proprio nulla?). Orlando comunque complica con pochi sbagli vistosi le numerose azioni buone che viene a creare. Più che sottolineare i suoi difetti è bene incoraggiarlo e dargli fiducia, notando che come centrattacco sembra più a posto che non come ala. Questo il Torino che ha battuto il Brescia, un Torino ancora una volta alla ricerca del gioco d'insieme, specie in fase offensiva. Ma ieri troppi erano i titolari assenti per poter insistere sulle osservazioni. E' da sperare piuttosto che in queste due settimane di sosta di campionato, in occasione della partita Italia-Scozia, Rocco riesca a riportare su un piano di sufficiente forma gli elementi che ne sono scaduti. In quanto alla cronaca è presto raccontata. Al 10' Rizzolini fermava fallosamente Orlando. Tre granata si avvicinavano per battere la punizione. All'improvviso, Ferrini toccava ad Albrigi e questi da almeno venti metri infilava l'angolo alto alla destra di Geotti. Tiro fortissimo: goal imparabile. Al 33' Geotti deviava con un fulmineo intervento un colpo di testa di Orlando. Tre minuti dopo Salvi si spostava all'ala sinistra e centrava. Bianchi, egli pure di testa, deviava verso la porta del Torino. Vieri dapprima riusciva ad allungarsi fino a toccare con una mano il pallone, poi, cadendo, abbrancava la sfera al primo rimbalzo. Nella ripresa Meroni lanciava Orlando il quale tentava un pallonetto mentre si urtava con Geotti uscito dai pali con impeto. Il portiere rimaneva a terra, l'attaccante pure e la palla passava di poco al di sopra della rete incustodita. L'arbitro sorvolava poi su interventi discutibili di Rizzolini su Orlando e di Robotti su Meroni, ma, al 26', alla terza occasione del genere (spinta da tergo di Giacomini su Orlando) non poteva evitare la concessione del penalty lungamente atteso dai tifosi granata. Poletti, specialista nelle punizioni da undici metri, realizzava con un secco tiro sulla sinistra di Geotti. E' il terzo rigore che l'implacabile terzino granata mette a segno in questo campionato.