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Comunale
19/12/1965
h.14.30
TORINO - BOLOGNA 2-4 (1-2)
Torino
: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Rosato, Bolchi, Meroni, Ferrini, Orlando, Moschino, Simoni. All.: Rocco.
Bologna: Negri, Furlanis, Miceli, Muccini, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Fara. All.: Carniglia.
Arbitro: Sbardella di Roma.
Reti: Orlando 24' (T), Furlanis 31' (B), Miceli 42' (T), Nielsen 57' (B), Haller 67' (B), Meroni 89' (T).
Spettatori: 21.362 di cui 15.206 paganti più 6.156 abbonati per un incasso di 16 milioni di lire.
Note: Ammoniti Bolchi e Simoni.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 dicembre 1965]
Per il Torino è l'ora delle amare verità. La sua sconfitta contro il Bologna non ha attenuanti, o meglio ne ha una sola, la travolgente prestazione dell'undici emiliano apparso sicuro, deciso, tenace, ben guidato da un Haller che ha disputato una delle più belle partite da quando si trova in Italia (ma chi controllava ieri da vicino lo scatenato attaccante tedesco?). Tutto il bene che si può dire del Bologna non toglie nulla al senso di delusione suscitato dall'undici granata. Era partito forte, questo Torino. I suoi avversari avevano dovuto rinunciare all'ala sinistra della Nazionale Pascutti, sostituito, peraltro molto bene, dall'ex-alessandrino Fara. Dopo sei minuti di gioco, senza alcuna colpa da parte del suo avversario diretto, il terzino Furlanis si era prodotta una distorsione al ginocchio scontrandosi con Simoni. Era rimasto fuori campo per una decina di minuti mentre i sanitari gli fasciavano strettamente la gamba, poi è finito all'ala, praticamente inutilizzabile tolto nell'istante in cui da un'angolazione impossibile è riuscito a segnare quello che in gergo sportivo si definisce il ''goal dello zoppo'' cioè il goal dell'attaccante trascurato da tutti perché non ritenuto praticamente in grado di muoversi. Prima di questo episodio il Torino aveva assaporato la soddisfazione di trovarsi in vantaggio grazie ad una strana rete, vero indice di una partita iniziata bene e terminata come nessuno dei granata avrebbe voluto o temuto. Ferrini si era portato avanti calciando con violenza da fuori area. La palla aveva picchiato contro la nuca di Orlando, quindi sotto la traversa della porta bolognese, poi contro la schiena di Negri per terminare la avventurosa serie di carambole dentro la rete. Mentre in tribuna ci si divertiva a discutere sul nome del marcatore da mettere sul tabellino ufficiale (non Negri perché l'autogoal del portiere non esiste; non Ferrini dato che non era stato lui l'ultimo a toccare la sfera; Orlando dunque, anche se la volontarietà del centravanti era decisamente da scartare) mentre dunque si commentava la curiosa eppur preziosa rete, il Torino rinsaldava la zona di centro campo con Ferrini su Haller, Moschino su Fogli e Bolchi su Bulgarelli. I tre torinesi però si limitavano a controllare molto da distante i rispettivi antagonisti. Questi avevano una grande libertà di manovra. Fogli ne approfittava comparendo spesso in attacco, Bulgarelli, per buona sorte del Torino, non risultava nella sua migliore giornata, ma Haller in compenso volava letteralmente dappertutto. A tratti sostituiva in difesa Perani, il quale si era trasferito nella zona del terzino sinistro dopo l'incidente a Furlanis, a tratti era a metà campo o In area avversaria. Senza incrudelire contro Rocco con le facili critiche del dopogara (quando tutti o quasi si sentono dei tattici perfetti), si può però porre al trainer una domanda imbarazzante. Perché non ha organizzato una doppia marcatura su Haller? Un difensore granata era praticamente disponibile dato che Furlanis quasi non si muoveva: tanto valeva metter questo uomo in soprannumero alle costole del tedesco, permettendo a Ferrini di contrastare ''in zona'' il più forte giocatore del Bologna. E' vero che Furlanis ha ottenuto, proprio lui, il goal del pareggio, ma si è trattato di un caso e di una serie di errori della retroguardia torinese. Dopo l'exploit lo si sarebbe potuto - ci sembra - continuare a trascurare, per organizzare il blocco del centro-motore del bolognese, di Haller, naturalmente. Invece il Torino ha incassato al 31' la rete a sorpresa di Furlanis su passaggio effettuato da sinistra dal terzino Micelli e prima che il tempo scadesse subiva un'altra disavventura. Un dubbio fallo di Bolchi su Bulgarelli era punito dall'arbitro. Centrava Haller, Micelli con una stangata da venti metri mandava la palla sul montante e di qui in goal. Dato l'andamento del gioco si capiva subito che i granata avrebbero difficilmente rimediato nella ripresa. Nel Torino soltanto Rosato, ancora una volta il migliore della squadra, ed a tratti Puja tenevano bene 11 campo. Nel Bologna, oltre ad Haller, Negri, Micelli (un magnifico terzino davvero), Fogli, Fara, retrocesso al vero ruolo di mezz'ala, Nielsen, tutti quanti praticamente apparivano in eccellenti condizioni fisiche ed in grado di organizzare precise trame. Al 13' della ripresa Haller serviva Nielsen e questi batteva Vieri con un tiro che dalla tribuna non è apparso imparabile. Al 22' Haller - sempre lui! - correva attraverso tre quarti di campo fino a trovarsi opposto a Rosato e Fossati. Nielsen eseguiva davanti al compagno quel movimento che in pallacanestro è definito ''velo''. Si spostava, cioè, in una direzione attirando su di sé i difensori e aprendo così la via libera al collega. Haller, lucido nonostante la grande corsa, scartava appunto a destra ed il goal era fatto. Al Torino va dato atto di non essersi arreso. I granata hanno cercato fino all'ultimo di diminuire il distacco. Puja si è visto bloccare due splendide occasioni da un'uscita perfetta di Negri e dall'intervento alla disperata di Muccini, una punizione di Orlando è stata respinta dal portiere bolognese. Alla fine Meroni servito da Moschino scartava un paio di difensori e metteva in rete, un attimo prima del termine del confronto. Giusto in tempo comunque per porre la sordina ai fischi di protesta dei tifosi, non per nascondere i seri problemi del Torino. Ed ora è alle viste il Milan.. Si prepara per i granata una settimana di Natale piuttosto movimentata.