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Comunale
16/01/1966
h.14.30
TORINO - ATALANTA 2-1 (1-1)
Torino
: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Ferrini, Simoni, Ferretti, Orlando, Moschino, Meroni. All.: Rocco.
Atalanta: Pizzaballa, Pesenti, Anquilletti, Casati, Gardoni, Signorelli, Magistrelli, Milan, Hitchens, Merenghetti, Nova. All.: Angeleri.
Arbitro: Pieroni di Roma.
Reti: Meroni 40' (T), Pesenti 42' (A), Orlando 69' (T).
Spettatori: 15.158 di cui 6.156 abbonati e 9.002 paganti per un incasso di 9.296.450 lire.
Note: Giornata di sole, freddo intenso, terreno ghiacciato, insidioso e scivoloso in più punti. Ammonito Pesenti, calci d'angolo 4-2 per l'Atalanta.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 17 gennaio 1966]
Ha vinto il Torino, ma se i due punti servono alla classifica, se sono utili per risollevare il morale dei giocatori e se cooperano a tranquillizzare tutto l'ambiente, le risultanze della prova contro l'Atalanta sono piuttosto scarse, ed il giudizio sull'attuale stato di forma del granata rimane piuttosto negativo. L'Atalanta di ieri è la più modesta Atalanta vista in questi ultimi anni: confusione e disordine in difesa, scarsa intraprendenza a centro campo per la strana abulia di Mereghetti, e povertà di manovra all'attacco, dove la buona volontà di Hitchens e la appena sufficiente dinamica di Nova non bastano a dare al reparto un rendimento accettabile. E proprio contro questa Atalanta il Torino ha stentato parecchio. Difficile individuare le cause dello strano gioco dei granata. L'attenuante dell'assenza di Rosato (per squalifica) è valida solo in minima parte, perché tutto l'impianto tattico e tecnico sembra vacillare, tanto che il migliore in campo è stato Vieri, che con due interventi d'intuito ha saputo bloccare altrettanti difficili palloni, di Milan prima e di Nova poi. Si dirà: troppe critiche per una squadra che vince, e vincere ieri con la generale giornata di magra può già esser considerato un notevole merito. Sarà tutto vero, però bisogna che tecnici e giocatori granata s'incontrino e cerchino le cause del pressoché generale decadimento. Non piacciono i terzini che s'arrangiano sul limite del regolamento (ed anche oltre..) e non è sufficientemente solida la zona centrale di difesa perché Cereser è impreciso nei rimandi e per giunta pecca d'inesperienza. Non ha tono di grande squadra il centro campo anche se Moschino tenta mille suggerimenti tutti regolarmente bruciati da un attacco che alterna periodi di vena ad errori addirittura clamorosi. Vediamo ad esempio Meroni: ha classe ed estro come pochi, gioca la palla con l'arte dei grandi, ma a parte il goal (bellissimo per l'improvvisazione, tanto che ha lasciato di stucco lo stesso Pizzaballa) che altro ha fatto di utile per la squadra? Nulla, come a nulla serve un Orlando caparbio, a volte commovente, ma purtroppo insufficiente come centroavanti. Gli spunti migliori del romano sono venuti quando si è trovato per caso all'ala destra. Questo è il suo posto. Si obietterà che proprio l'Orlando centroavanti ha vinto lo scorso anno il premio ''Sportsman'' come cannoniere della Serie A. Ma nella Fiorentina c'erano Hamrin e specialmente Maschio che giocavano per lui. Nel Torino Meroni fa tutto da solo, e Ferrini, in periodo grigio, non è di aiuto a nessuno. Così la manovra granata vive sulla improvvisazione, sull'estro di qualcuno. Tutto è legato al caso, niente è studiato. Forse il Torino è rimasto ancorato al gioco vecchia maniera senza ricercare qualche accorgimento nuovo, con il risultato di bloccare anche i suoi uomini più forti. E la gente si annoia a vedere queste cose, i tifosi si arrabbiano, ed il pubblico abbandona lo stadio. Ieri c'erano quattordicimila spettatori, (abbonati compresi) per un incasso di poco superiore ai nove milioni. A Torino, con i granata reduci da una netta vittoria sul Catania! E' abbastanza significativo.. Freddo intenso ma giornata serena. Arbitra Pieroni, uno dei nuovi, un direttore inesperto ed anche modesto, che ha l'abitudine di compensare un errore.. con un altro errore. Iniziano i granata e pare che debbano risolvere la partita nei primi minuti. Orlando (da Poletti) ha la palla del goal proprio nell'azione d'apertura, ma sbaglia ed il pubblico lo fischia. Attaccano in massa i torinesi e per poco (o meglio, per Vieri) gli ospiti non passano in vantaggio al 9' su contropiede: azione di Hitchens che con un tocco intelligente serve Milan al centro. Milan è solo, ma tira in ritardo mentre gli precipita alle spalle Cereser, e Vieri può respingere alla meno peggio senza che Magistrelli (da ottima posizione) sappia indirizzare la palla a bersaglio. Comunque l'iniziativa è sempre del Torino e Orlando crea parecchi guai a Pizzaballa saltando con lui in ogni occasione. Meroni vuol fare tutto da solo, finché al 40' presenta il suo capolavoro: Orlando da destra serve l'estroso attaccante che con tocco astuto inganna Pesenti, ma per far questo e per controllare la palla Meroni si trova con la schiena voltata alla porta. Finta e mezza rovesciata con la sfera colpita con il collo del piede destro, Pizzaballa è fuori posizione, e la palla ''rade'' in rete a fil di montante. Un goal stupendo, difficilissimo, tanto da sembrare fortunoso, ma un goal che solo i fuoriclasse sanno segnare su un terreno infido per il ghiaccio. E che Meroni sia un fuoriclasse nessun dubbio. Ma purtroppo non lo si vedrà più. L'Atalanta pareggia due minuti dopo. Fallo di Fossati su Magistrelli e tiro dello stesso Magistrelli nel pieno del mucchio giocatori. Hitchens, pressato, non può che toccare all'accorrente Pesenti il quale segna. Pesenti, che aveva sbagliato al momento della rete di Meroni, ha ampiamente riscattato l'errore, grazie anche al fatto che Meroni non lo aveva seguito e controllato come invece vogliono le nuove norme tattiche del calcio. Il Torino inizia ''in forcing'' la ripresa con lo spostamento di Ferrini all'attacco e di Ferretti nella mediana. Al 5' Orlando - sempre da ala destra - dà al centro un pallone d'oro, che Meroni non riesce a gettare in porta, ma ''l'occasionissima'' tocca ancora agli ospiti su contropiede: Casati lancia lungo e Hitchens da sinistra centra, Nova ha la palla-goal ma tira male, e Vieri con una bellissima parata salva il risultato e la partita. Al 24' un intervento di Gardoni su Simoni merita il rigore, ma Pieroni fa finta di niente, per.. pentirsi un minuto dopo quando su un tiro di Moschino saltano a grappolo tre o quattro giocatori con Simoni che ostacola chiaramente Pizzaballa; il portiere fallisce di conseguenza il rinvio di pugno e Orlando segna (25'). Protesta Pizzaballa, ma Pieroni dice che è goal valido: 2 a 1 per il Torino, che conserva il vantaggio sino alla fine.