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| Comunale |
| 27/03/1966 |
| h.15.00 |
| TORINO - NAPOLI 1-1 (0-0) Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Ferretti, Simoni, Ferrini, Schutz, Moschino, Meroni. All.: Rocco. Napoli: Bandoni, Girardo, Gatti, Ronzon, Panzanato, Emoli, Cané, Juliano, Altafini, Sivori, Tacchi. All.: Pesaola. Arbitro: Sbardella di Roma. Reti: Schutz 68' (T), Altafini 71' (N). Spettatori: 37.814 di cui 31.658 paganti per un incasso di 45.500.000 lire più 6.156 abbonati. Note: Bandoni ha parato un calcio di rigore a Poletti. Cronaca [Tratto da La Stampa del 28 marzo 1966] Il Torino ieri non solo avrebbe potuto, ma avrebbe dovuto battere il Napoli poiché nel complesso è stato superiore. La squadra torinese, anche senza l'azzurro Rosato fermo per squalifica, ha tenuto testa validamente alla formazione partenopea, ritrovando in Schutz un centravanti che per il brio e la scioltezza ha impressionato favorevolmente. Occorrerà vedere il tedesco alla controprova delle partite fuori casa, ma se saprà unire alla tecnica di cui lo si sapeva dotato lo spirito di intraprendenza e la volontà dimostrate ieri, il Torino non dovrà cercare lontano per risolvere il problema del centrattacco. Sia detto per inciso il presidente Pianelli ha confermato che almeno per la prossima stagione il Torino ha la facoltà di tenersi Schutz, versando una cifra non elevata, circa trenta milioni. Accanto a Schutz numero nove, Cereser, come difensore libero, ha rappresentato una conferma altrettanto piacevole. Il giovane difensore doveva accorrere su Altafini o Cane, i due elementi di punta più insidiosi del Napoli, una volta che questi avessero superato gli ostacoli costituiti rispettivamente da Puja (molto bravo anche lui) e Fossati. Cereser, che va davvero maturandosi al clima del campionato, non ha quasi mancato un intervento, comportandosi con una calma da atleta sicuro nei propri mezzi. Tutto il Torino, del resto, è apparso ieri in formazione indovinata, specialmente nel secondo tempo quando Meroni è stato riportato a destra dove rende di più mentre all'ala sinistra si è trasferito Simoni. Da segnalare, in questo Torino, la prova di Moschino che ha controllato Sivori senza ricorrere ad alcun fallo e lasciando ben poca libertà al fuoriclasse italoargentino (Omar non ha più lo scatto dei vent'anni, ma guai a trascurarlo). Da rilevare inoltre il miglioramento di Ferrini diretto avversario di Emoli e soprattutto l'intelligente lavoro di Ferretti, opposto a Juliano, l'attaccante più interessante del Napoli. A questa mezz'ala è senz'altro risultata utile l'esperienza fatta nella Nazionale B contro il Lussemburgo. Juliano, giocatore brillante e spiritoso anche fuori campo, sosteneva di aver disputato sette giorni or sono un buon allenamento ad Esch-sur-Alzette. In realtà la prima maglia azzurra indossata, sia pure contro avversari di non grande levatura, ha contribuito ad accentuare la personalità del ragazzo. Juliano a centrocampo, accanto ad Emoli - che e il solito tenace, e generoso atleta che conosciamo - completa l'opera di Sivori. Ha delle finezze ''alla Omar'' ed in più corre e contrasta i palloni con molta tenacia. Pesaola giustamente aveva rinunciato ad una gara difensiva. Giocando per il goal, gli azzurri si sono portati ad un soffio dalla marcatura quando Juliano si è impadronito di un pallone sfuggito a Puja e dopo aver scartato due altri difensori ha tirato da breve distanza. Vieri però è riuscito a salvare la propria rete. Si sono avuti poi due falli non gravi ma da rigore che però non hanno portato alla massima punizione contro i napoletani. Dapprima Emoli ha atterrato Simoni entro l'area. L'arbitro ha spostato al limite il punto da cui ha fatto battere il calcio franco. Poco dopo Ronzon, cadendo, ha deviato con la mano un colpo di testa di Schutz. Il Torino avrebbe comunque potuto segnare al 38' con Schutz. Il centravanti si vedeva capitare tra i piedi un pallone tirato da Ferretti e rimbalzato su Panzanato. Prendeva con comodo la mira, ma spediva la sfera addosso ad un terzino azzurro. Al IiV una brutta entrata dello stesso Panzanato su Schutz non poteva essere ignorata. Rigore. Poletti con calma si accingeva a tirare e Bandoni, avanzato di un paio di metri, con un tuffo prontissimo sulla sinistra riusciva a deviare. Nella ripresa come si è detto Meroni passava dall'ala sinistra alla destra, e sebbene, non molto servito dai compagni, risultava più utile ed incisivo. Dal beatle granata ferirne è definito Meroni, per i suoi capelli lunghi) partiva infatti l'azione del goal. L'estrema scartava un paio di avversari in area, toccava a Ferretti che era pronto ad allungare a Schutz. Il tedesco, sebbene avesse addosso lo stopper Panzanato, fermava di destro e con il sinistro metteva a segno. Una rete da applausi. Difatti se ne sono avuti molti, sia pure inframmezzati da battibecchi non infrequenti dato il grande numero di tifosi napoletani nello stadio). La gara non era ancora decisa, anche se l'1 a 0 poteva costituire un vantaggio difensibile contro gli attaccanti azzurri tra cui si faceva notare il ''vecchio'' Tacchi ex ala granata di circa dieci anni orsono. La retroguardia torinese aveva dato infatti l'impressione di poter controllare gli avanti azzurri. Il Napoli, però, pareggiava su calcio franco. Per questa marcatura è stata necessaria una doppia prodezza di Sivori e Altafni. Il primo ha battuto con precisione assoluta una punizione ''ad effetto'' che filava via davanti a Vieri, vanamente proteso in uscita, e andava a finire sulla testa di Altafini. Questi si trovava appostato vicino al palo più lontano da Sivori e da posizione angolatissima spediva in rete. Ora il Napoli si trova a cinque punti dall'Inter. Vede sempre più difficile la sua rincorsa alla capolista; comunque ha consolidato il secondo posto in classifica. Il Torino da parte sua si prepara ad incontrare la Juventus. Le due squadre sono staccate in graduatoria, ma fin d'ora il confronto è atteso. Appassionante rivalità del derby. |
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