Comunale

03/04/1966

h.15.30

TORINO - JUVENTUS 0-0 Torino: Vieri, Poletti, Rosato, Puia, Cereser, Ferretti, Carelli, Ferrini, Schutz, Moschino, Meroni. All.: Rocco. Juventus: Anzoli, Gori, Leoncini, Bercellino I, B.Sarti, Salvadore, Dell'Omodarme, Del Sol, Bercellino II, Cinesinho, Stacchini. All.: Heriberto Herrera. Arbitro: Francescon di Padova. Reti: - Spettatori: 40.869 di cui 6.156 abbonati più 34.713 paganti per un incasso di 50.263.000 lire. Note: Bella giornata, terreno in buone condizioni, clima sereno anche sugli spalti. Ammonito Cereser per gioco falloso, Moschino per proteste. Calci d'angolo 4-2 per la Juventus. Cronaca [Tratto da La Stampa del 4 aprile 1966] Il melanconico racconto del derby fra due squadre di grande nome, ma senza protagonisti di eccezionale livello, si dipana in uno stadio pieno di sole, di bandiere granata e bianconere ma tutt'altro che esaurito: quarantamila spettatori presenti, contro i 71 mila posti, capienza massima del Comunale. E' un racconto che riflette l'attuale situazione del Torino, ricco di giovani e povero di esperienza e della Juventus, forte solo in difeso ed evanescente all'attacco. Non può essere una cronaca appassionante, quella di una partita in cui i juventini hanno saputo creare in tutto e per tutto due sole occasioni da goal, in novanta minuti, ed i loro avversari pur insistendo di più all'offensiva non sono riusciti a loro volta a procurare molti fastidi ad Anzolin. Per il Torino è stato come giocare a tennis contro un muro. A metà campo Moschino, Ferretti e Ferrini avevano quasi sempre la meglio nei confronti della linea centrale juventina che ha lamentato l'infortunio a Cinesinho e la pessima giornata di Leoncini. Quando però la palla finiva in area bianconera Bcrcellino I, autore di una magnifica partita, Salvadore, sicurissimo fino all'ostentazione della bravura forse per impressionare il C. T. degli azzurri Fabbri che lo osservava, Sarti, Gori - un po' troppo deciso nei suoi difficili duelli con Meroni - innalzavano una muraglia. La palla rimbalzava contro l'ostacolo, ritornava verso l'attacco bianconero (quale scarno lento e slegato attacco..) e rifaceva immediatamente il cammino inverso. Batti e ribatti il Torino non è passato; né la Juventus ha saputo improvvisare efficaci contropiedi. I bianconeri sono stati insidiosi soltanto al 9° minuto del primo tempo quando un cross di Gori finiva sul piede di Stacchini. Mentre l'ala stava per calciare Poletti, con la punta del piede, portava via la palla all'avversario. Nell'accennare alle occasioni della Juventus è forse il caso di ricordare che all'inizio della ripresa Del Sol, servito da una rimessa laterale di Sarti, ha lasciato partire una stangata fortissima diretta nell'angolo alla sinistra di Vieri. Lì portiere granata con un balzo compiva quell'unica e impegnativa parata. Poi è diventato praticamente spettatore. L'elenco delle azioni del Torino è meno breve e parte da un'incursione di Rosato, il quale era stato schierato terzino, contro Dell'Omodarme. Tenendo egli pure in evidenza la presenza del c. t. Fabbri il ''numero tre'' granata si e sovente disimpegnato per correre all'attacco. Il motto di moda è ''La Nazionale deve avere una mentalità offensivistica''. Chi tiene alla maglia azzurra segue la regola. Puntata di Rosato, dunque, poi un fallo non grave in area di Bercellino su Schutz (si è trattato di uno scambio di spallate). L'arbitro ha portato il pallone indietro di un buon metro e mezzo. Strano sistema di dirigere. Bercellino I, a parer nostro, non aveva commesso l'infrazione : tuttavia Francescon se tale aveva ritenuto lo scontro fra stopper e centravanti doveva concedere un penalty, non una punizione a tariffa ridotta. Al 25' Cereser entrando duramente su Cinesinho colpiva l'avversario sopra il ginocchio. Si riceveva un'ammonizione. Cinesinho da quel momento aveva un rendimento dimezzato e con lui tutto il centrocampo juventino. Detto per inciso Bercellino I, Salvadore e Gori, tra i bianconeri, il giovane Cereser e Rosato tra i granata sono stati gli elementi più bravi, con l'aggiunta di Meroni per quanto riguarda l'attacco, e con una nota positiva per il ventunenne Carelli che era alla seconda gara di campionato. Il primo tempo si concludeva con un allungo di Ferretti che scavalcava Bercellino I e perveniva a Schutz. Anzolin, rinunciando ad intervenire con le mani, usciva intelligentemente di piede ed aveva la meglio sul centrattacco. Ripresa. Il tiro di Del Sol di cui si è detto, Cinesinho che zoppica sempre più e il Torino che attacca invano. Schutz, il quale ha confermato nel complesso la buona impressione suscitata la domenica precedente, serve Carelli in ottima posizione, ma Sarti mette in angolo. Bercellino I rompe un attacco granata, fila avanti e tenta invano di segnare con un tiro da distante. Bercellino II ha uno strano gesto di sorpresa. Neppure del fratello ci si può fidare per ricevere un buon passaggio. Verso la mezz'ora delia ripresa Ferretti allunga a Carelli. L'ala destra ha un attimo di esitazione credendosi in fuori gioco - difatti lo era - comunque l'arbitro non fischia, Carelli avanza, ma il portiere Anzolin ancora una volta esce di piede e respinge come se fosse un terzino. L'incontro si smorza; granata e bianconeri appaiono affaticati, e la fine della gara è bene accolta da tutti. In tribuna solite discussioni tra tifosi delle opposte società. Quelli del Torino dicono che ha giocato peggio la Juventus, i bianconeri sostengono la tesi inversa. Nessuno osa domandarsi quale squadra abbia giocato meglio. Tristezza di un derby incolore e terminato zero a zero.