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Comunale
21/05/1967
h.16.00
TORINO - BRESCIA 3-0 (2-0)
Torino
: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Maldini, Cereser, Meroni, Ferrini, Combin, Moschino, Simoni. All.: Rocco.
Brescia: Cudicini, Robotti, Casati, Rizzolini, Vasini, Mazzia, Salvi, D'Alessi, Troja, Bruells, Cordova. All.: Gei.
Arbitro: De Robbio di Torre Annunziata.
Reti: Combin 20', 51', 80'.
Spettatori: 10.976 di cui 3.453 abbonati più 7.523 paganti per un incasso di 7.039.400 lire.
Note: Terreno in ottime condizioni, calci d'angolo 4-4. Espulso Poletti per doppia ammonizione al 69': la prima, dopo soli sei minuti di gioco, per proteste, la seconda per aver sferrrato un calcio a Salvi a gioco fermo. Ammonito anche il bresciano Rizzolini per gioco falloso su Meroni.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 22 maggio 1967]
Se il Brescia dovesse retrocedere in serie B (la posizione dei lombardi sembra però più solida di quella di altre squadre pericolanti) gran parte della colpa ricadrebbe sul Torino, che ha battuto per 1 a 0 gli atleti di Gei sul loro campo nel girone di andata, e ieri allo stadio li ha nuovamente sconfitti, e ben più nettamente: 3 a 0. Ancora più grave la responsabilità diretta di NestorCombin, autore del punto del contrastato successo sul terreno bresciano e di tutte e tre le reti che hanno sottolineato il festoso congedo stagionale del Torino dal suo pubblico. Dopo molte gare sfortunate, nelle quali i suoi tiri finivano di poco fuori delle porte avversarie, ieri il franco-argentino ha fatto centro a ripetizione, mettendo a soqquadro con ogni sua puntata la stordita difesa bresciana, con la collaborazione di un Meroni più altruista del solito e di un Simoni tornato, sia pure a tratti, alla incisività di un tempo. Contro un Brescia deciso ad ottenere un pareggio (la squadra lombarda dopo un inizio incerto ha avuto un periodo di buon rendimento, ed è crollata soltanto al secondo goal di Combin, in apertura di ripresa), il Torino ha confermato l'ottima condizione di forma di tutti i suoi elementi: merito dei giocatori stessi e del lavoro del trainer Nereo Rocco e del suo collaboratore Marino Bergamasco. Da Vieri a Simoni tutti i granata hanno mostrato, malgrado il clima improvvisamente estivo, una invidiabile condizione atletica. Spiace che in una giornata di vena collettiva, Poletti si sia lasciato trascinare dal suo agonismo ed abbia commesso - al 20' della ripresa - un grave fallo ai danni di Salvi, meritandosi l'espulsione. Il terzino granata deve imparare a controllarsi, anche contro elementi che sembrano fatti apposta per esasperare l'avversario diretto. Inizialmente il controllo di Salvi era affidato a Fossati, poi Rocco aveva ritenuto di variare le marcature ponendo Poletti sulla piccola ala destra e mandando Fossati su Cordova. Salvi ha continuato nel suo gioco fatto di scatti a giravolte senza costrutto, ma ubriacante per chi deve controllarlo: Poletti ha cercato di giocare d'anticipo, e fra i due sono nati numerosi scontri. Al 20' del secondo tempo, il bresciano ha compiuto un fallo sul granata che lo affiancava in corsa, trascurando la palla per colpirlo. L'arbitro ha decretato però una punizione contro il Torino, ammonendo inoltre il granata. Poletti ha perso il controllo dei nervi: nell'azione immediatamente successiva ha stroncato violentemente un dribbling del piccolo avversario. Una scorrettezza grave, che nessun incidente precedente poteva giustificare; un danno per il giocatore stesso - espulso - e per il Torino. Poletti non ha fatto cosi parte del gruppetto di granata che a fine gara si è riunito a centro campo per salutare il pubblico; mancava anche Moschino che si è avviato a passo lento verso gli spogliatoi. La mezz'aia granata ha voluto rispondere con il suo gesto alle critiche che gli sono state rivolte dai tifosi durante la stagione: Moschino ha ragione nel considerare immeritati oerti appunti fattigli per partito preso, ma ciò non toglie che il suo comportamento ieri a fine gara non sia stato simpatico. Peccato, perché ancora una volta il granata era stato fra i migliori in campo, lucido nei lanci alle punte, pronto a recuperare in difesa particolarmente nel finale, quando la squadra era in dieci per l'espulsione di Poletti. Con Combin e Moschino, si sono distinti particolarmente fra i granata Meroni, Vieri, il puntiglioso Ferrini, Fossati e Cereser, che si è trovato alle prese contro il più efficace degli avanti ospiti, il centravanti Troia. Da solo, l'ex-palermitano non è però riuscito ad infastidire Vieri: Salvi gli ha dato pochissimo appoggio, mentre il tenace Bruells, il fine ma troppo individualista Cordova, D'Alessi e Mazzia raramente sono riusciti a giungere sino in area granata. In difesa, subito il primo goal, il Brescia ha presentato clamorosi sbandamenti: il trainer Gei a fine gara era molto irritato, parlava di irregolarità nell'azione del primo goal del Torino, ma in effetti la sua squadra ha trovato nella giornata un avversarlo nettamente superiore. Già i pGià in apertura di gara, il Torino poteva andare in vantaggio. Al 2° minuto, infatti, Meroni su lancio di Puja si è destreggiato tra due difensori ed ha allargato verso Combin, ed il tiro del centravanti è finito a lato di un soffio. Al quarto d'ora il Brescia ha avuto un buon momento, e su un corner Vieri ha bloccato sulla linea (difficile dire se prima o dopo la stessa) un pallone di Salvi. Al 20' Troja ostacolato da Cereser per un soffio non è riuscito a deviare in rete un erosa di Salvi, poi i granata sono passati in vantaggio. Meroni con una lunga volata è giunto a fondo campo ed ha centrato, Cudicini in volo ha anticipato Simoni ma ha perso la palla che Combin è stato pronto a ribattere in porta. Il Brescia ha iniziato la ripresa all'attacco, ma subito - al 7' - il secondo goal di Combin ha troncato le speranze di rimonta dei lombardi. Su un lancio lungo di Meroni il centravanti ha fermato il pallone, ha finto di rientrare al centro poi è scattato a destra, esaltando Vasini e battendo Cudicini con una staffilata bassa di rara potenza. Si verificava poi l'espulsione di Poletti, ed il Brescia - in vantaggio dì un giocatore - riprendeva slancio. Ancora Combin, al 35', chiudeva però definitivamente la partita, scattando a tempo su un suggerimento di Moschino e tirando con forza sulla sinistra di Cudicini. Il Brescia cedeva di schianto, ed il Torino terminava dominando. Dalle tribune un gruppo di scalmanati gridava agli ospiti: ''Serie B, serie B'' ed altri insulti. Se voleva essere una risposta alle pietre lanciate all'indirizzo dei granata nella gara di andata senza dubbio è stata poco efficace. Cosi facendo, quei pochi tifosi torinesi si sono posti praticamente sullo stesso piano dei teppisti bresciani.