Comunale

07/01/1968

h.14.30

TORINO - CAGLIARI 2-1 (2-0) Torino: Vieri, Cereser, Fossati, Puia, Trebbi, Agroppi, Carelli, Ferrini, Baisi, Bolchi, Facchin. A disposizione: Sattolo. All.: Fabbri. Cagliari: Pianta, Martiradonna, Longoni, Niccolai, Vescovi, Longo, Nené, Rizzo, Hitchens, Greatti, Riva. A disposizione: Reginato. All.: Puricelli. Arbitro: Genel di Trieste. Reti: Facchin 8' (T), Fossati 27' (T), Nené 77' (C). Spettatori: 27.416, di cui 23.276 paganti per un incasso di lire 28.124.500 lire più 4.140 abbonati. Note: Al 45' Facchin fallisce un calcio di rigore. Ammonito Hitchens. Cronaca [Tratto da La Stampa del 2 gennaio 1968] Torino-Cagliari come Varese-Cagliari di sette giorni prima: stesso punteggio finale - 2 a 1 per la squadra di casa - ed identico andamento di gara, con un primo tempo nettamente favorevole ai granata (come era stato per i varesini) e ripresa controllata dai sardi, i quali sono riusciti soltanto a dimezzare lo svantaggio. E ieri allo stadio, come era accaduto al Franco Ossola, l'arbitro ha negato ai cagliaritani un rigore e.. Mezzo: soltanto il duro esempio rappresentato dalla squalifica a Boninsegna ha impedito che si assistesse a violente reazioni da parte dei giocatori ospiti: Gerry Hitchens che non era stato in campo a Varese e non aveva quindi recenti esperienze dirette, è stato l'unico a protestare con il direttore di gara, ed il signor Genel l'ha regolarmente ammonito. Come allo stadio varesino, al Comunale si è assistito ad una dura battaglia, che il Torino (ieri in una fiammante divisa azzurra) ha vinto praticamente nel primo tempo partendo di slancio e sorprendendo i sardi, i quali non si attendevano avversari tanto vigorosi. Puricelli, il trainer degli ospiti, ha detto a fine gara che i suoi giocatori avevano iniziato timorosi, ancora sotto lo choc delle punizioni della Lega: può darsi, ma già la domenica precedente l'avvio della squadra rossoblu era stato altrettanto incerto. Piuttosto, lo stesso Puricelli aveva sottovalutato i granata (e Bolchi glie l'ha ricordato a fine gara), contando sulle assenze di Poletti, Moschino e Combin, tre elementi-base della squadra. Invece il Torino ha reagito ancora una volta in modo splendido alla nuova serie di difficoltà che lo aveva colpito: Fabbri ha chiesto ai suoi giocatori il massimo impegno e nessuno si è tirato indietro, nemmeno Agroppi per quanto ancora debole in seguito all'attacco influenzale non completamente smaltito. D'altra parte, Edmondo Fabbri non si era sentito di rinunciare anche ad Agroppi, in una formazione già priva di molti titolari colpiti da infortuni e squalifiche. Il trainer granata ha affidato Riva, considerato l'attaccante avversario più pericoloso, alla guardia stretta di Cereser, inserendo il rientrante Fossati nella linea dei terzini ed il giovane Baisi al posto di Combin. L'assenza del centravanti era molto temuta ed in realtà si è sentita (nel primo tempo, con un Cagliari cosi incerto, il franco-argentino in contropiede avrebbe certamente segnato), ma Baisi ha lottato con orgoglio, cedendo soltanto nel finale, provato dalla fatica dopo innumerevoli scatti in avanti e rapidi ritorni. Mentre la difesa granata ha fatto blocco davanti a Vieri, a fianco di Baisi si sono battuti con slancio Facchin e Carelli, due giocatori che potrebbero trovare benissimo posto nella.. 4 x 100 azzurra alle Olimpiadi. Con i loro spunti in velocità, Facchin (ieri felice anche nel tocco di palla, a parte il rigore fallito) e Carelli hanno messo a soqquadro la difesa sarda. Al 9° minuto di gioco proprio l'ala sinistra è scattata con prontezza su un lancio di Ferrini, ha resistito alla carica di Martiradonna ed ha battuto Pianta con una secca puntata bassa. Trovatosi quasi subito in svantaggio, il Cagliari ha avuto una orgogliosa reazione, una staffilata di Rizzo rinforzata dal vento ha rimbalzato contro l'esterno dell'incrocio dei pali, alla sinistra di Veri. Al 27' è stato Carelli a superare in velocità alcuni avversari, sino a costringere Longoni ad atterrarlo per frenare lo slancio. La punizione, quasi sulla linea laterale sotto le gradinate, è stata calciata raso terra da Ferrini verso l'area sarda dove Fossati, scattato come una furia da lontano per suggerire il passaggio al compagno, ha colpito il pallone con forza battendo Pianta per la seconda volta con un violento tiro a filo d'erba. La gara pareva decisa, e poteva esserlo davvero allo scadere del primo tempo, quando l'arbitro Genel ha concesso un rigore al Torino per uno sgambetto di Rizzo ai danni di Agroppi, che aveva già saltato in dribbling due avversari. Il fallo era avvenuto appena un metro dentro l'area, ma il direttore di gara si è consultato con il guardalinee, ed ha indicato il dischetto del penalty. Facchin, rigorista granata in assenza di Poletti, ha sbagliato incredibilmente il tiro, per Pianta è stato facile fermare il pallone, fiacco e neppure angolato. Il 3 a 0 avrebbe davvero chiuso la partita, mentre il rigore sbagliato ha demoralizzato i granata i quali per tutta la ripresa hanno subito l'orgogliosa reazione del Cagliari. Sul terreno scivoloso, i sardi hanno dimostrato maggiore autorità degli avversari, fra i quali Agroppi è calato di rendimento permettendo al diretto avversario Rizzo di ispirare tutte le manovre dei sardi. Al 5' Vieri ha deviato miracolosamente di piede una staffilata che Hitchens aveva sferrato quasi a colpo sicuro, al 6' un secco tiro di Rizzo è rimbalzato contro le mani di Trebbi in piena area, senza che l'arbitro concedesse il rigore. Pochi minuti dopo Nené ha sfiorato il montante con un secco tiro, quindi il Torino ha alleggerito la pressione avversaria con un tiro di Baisi parato e con un secondo di Ferrini, appena alto. La pressione del Cagliari si è fatta sempre più decisa, davanti a Vieri sono nate mischie su mischie. Al 31' il portiere granata, ingannato dal vento che ha frenato la parabola alta di un cross di Rizzo, è stato anticipato da un colpo di testa di Nené. La palla è ricaduta davanti alla porta granata, Cereser è scivolato nel tentativo di rinviarla. Fossati l'ha colpita di testa mandandola a picchiare sotto la traversa; lo stesso Nené si è lanciato in tuffo e l'ha ribattuta in porta. E' scattato allora in contropiede, solo, Baisi, e Longo lo ha fermato con un utilissimo placcaggio da rugbista, ma subito i sardi si sono riportati all'attacco rendendo drammatici gli ultimi minuti giocati praticamente nell'area granata. Al 38' Riva è stato abbracciato affettuosamente da Cereser mentre tentava di lanciarsi su un ennesimo centro di Rizzo, e la gara è finita fra le timide proteste degli ospiti, i quali negli spogliatoi hanno definito vittoria rubata quella del Torino. Logicamente avevano negli occhi il loro assalto finale, e non ricordavano il primo tempo, quando erano stati dominati.