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Comunale
17/03/1968
h.15.00
TORINO - MANTOVA 4-1 (2-1)
Torino
: Vieri, Poletti, Trebbi, Agroppi, Cereser, Bolchi, Carelli, Ferrini, Combin, Moschino, Facchin. A disposizione: Sattolo. All.: Fabbri.
Mantova: Girardi, Scesa, Corsini, Zoff II, Pavinato, Giagnoni, Tomeazzi, Catalano, Spelta, Micheli, Stacchini. A disposizione: Pellizzaro. All.: Cadé.
Arbitro: D'Agostini di Roma.
Reti: Tomeazzi 7' (M), Ferrini 14', 78' (T), Carelli 28' (T), Facchin 58' (T).
Spettatori: 15.632, di cui 4.140 abbonati più 11.492 paganti per un incasso di 14.508.000 lire.
Note: Il Torino scende in campo con una divisa azzurra poichè il Mantova si è presentato al Comunale con una casacca rosso squillante.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 18 marzo 1968]
4 a 1 per il Torino, risultato netto a favore della squadra di Fabbri rimasta sola, al secondo posto della classifica, alle spalle del Milan. Risultato giusto, a rispettar le generali previsioni della vigilia. Però, così sonante punteggio non deve indurre a credere ad un incontro scialbo, noioso, senza gusto. E' vero, il Torino ha dominato con il tono disinvolto della compagine più forte. Ma il Mantova, povero di idee e ricco di coraggio, mai sì è dato per vinto. L'attacco dei lombardi, non certo irresistibile, si è trovato di fronte una difesa in giornata strana, una difesa che, priva di Puja e di Fossati, a tratti si confondeva, concedendosi pericolose distrazioni fuori programma. Ne è nata una partita divertente, a botte e risposte. Non che il successo del Torino mai sia stato in discussione, questo no, i padroni di casa hanno segnato quattro goals ed il loro bottino avrebbe potuto prender proporzioni ancor più vistose. Ciononostante, i lombardi spesso si sono spinti alla controffensiva: ed ogni volta - si può dire, - c'è stato il brivido di un'emozione, prova ne sia che Vieri, in parecchie occasioni, è stato chiamato ad un insidioso lavoro, compiendo almeno due o tre interventi di grande classe. Quasi a complicar la trama dì un racconto dall'esito scontato, il Mantova è addirittura andato in vantaggio, dopo otto minuti di gioco. Un lancio in avanti di Stacchini superava la retroguardia del Torino e dava la palla a Tomeazzi, che, a giudicar dalle tribune, si trovava almeno in sospetto di fuori gioco. I difensori in maglia azzurra (il Torino, ieri, era in azzurro, mentre il Mantova vestiva maglie rosso squillante) pativano un attimo di incertezza, Tomeazzi ne approfittava per segnar indisturbato. Né segnalinee, né arbitro trovavano nell'azione alcunché d'irregolare. 1 a 0 per gli ospiti e un senso di sorpresa. Sorpresa che per un soffio non prendeva dimensioni preoccupanti, dal momento che, al 9° minuto, Tomeazzi centrava e Spelta, senza che nessuno lo disturbasse, invece di tirar con calma - e sarebbe stato il goal numero 2 - complicava la faccenda, con un pallonetto senza dubbio elegante, ma fuori dalla porta di Vieri. Una rete sul groppone, un brivido per un pericolo miracolosamente scampato, il Torino si scuoteva alla svelta. Trebbi lasciava il ruolo di libero a Bolchi, e, in tal modo, Fabbri, meglio registrava la difesa. E Ferrini e Moschino si rimboccavano le maniche, dando ordine e compattezza all'intero gioco della squadra. Il pareggio - era chiaro - sarebbe stato questione di attimi. E, in effetti, al 14', la manovra filava da Combin a Carelli, poi da Carelli a Ferrini. Il capitano schiacciava in porta. Era l'1 a 1, che ristabiliva la situazione secondo giustizia. Il Torino, spronato nell'orgoglio, prendeva quota. Al 15° minuto Girardi, il giovane portiere mantovano, si produceva in un balzo eccezionale per cacciar in corner un colpo di testa di Combin e doveva sbrigar con decisione un paio di mischie. Al 28', però, veniva di nuovo battuto. Ferrini, Combin di testa, Carelli. Tiro a volo e palla nel sacco. 2 a 1, si sarebbe detto che il Mantova, ormai, fosse sul punto dì rassegnarsi alla sconfitta. I lombardi, invece, tornavano a proiettarsi all'attacco e Vieri al 32', volava da un palo all'altro per deviare in calcio d'angolo un pallone di Tomeazzi. Rapidi cambiamenti di fronte, qualche fallo, uno di Spelta su Vieri, un altro di Tomeazzi su Moschino e l'arbitro ammoniva Tomeazzi. Combin, tra i padroni di casa, si dava un gran da fare, al 41° un suo tiro lambiva la traversa, con Girardi fuori causa, ed ancora Girardi tornava di scena al 42° per respinger lontano una offensiva portata da Potetti. Si chiudeva il tempo, cominciava la ripresa, il Torino si lasciava prendere da un'eccessiva sicurezza e per qualche minuto, la gara s'addormentava al piccolo trotto. Presto, però, si risvegliava. 13° minuto. Cannonata di Combin, Girardo, pronto ad intervenire, era preceduto da Corsini, che colpiva la palla mandandola a rotolare nei piedi di Facchin. L'ala sinistra coglieva l'occasione. Tiro traversale e terza rete. ''Galop'' degli uomini di Fabbri. Al 19', Ferrini sciupava mettendo a lato, al 20', Combin dribblava due avversari, evitava Girardi e calciava verso la porta mantovana, sul cui limite si trovavano Scesa e Corsini. La palla superava la linea bianca, Corsini, lesto, la ricacciava in campo. Era goal, a nostro avviso. Non era goal, per il signor D'Agostini. I torinesi protestavano, ma con calma. Ed il Mantova, caparbio, risollevava la testa, Vieri, al 24', bloccava, con un balzo felino su Giagnoni solo davanti a lui, poi, al 28' toccava a Tomeazzi calciar alto di poco, per offrire ai lombardi l'illusione di un secondo goal, quindi Vieri alla mezz'ora parava su Stacchini. La fatica pesava. Nel Mantova, zoppicavano Catalano e Micheli, vittime di lievi incidenti, nel Torino zoppicava Moschino, che risentiva di uno stiramento alla coscia sinistra. La gara andava alla deriva, quel 3 a 1 sarebbe bastato. Invece, quarto goal torinese. Al 33', una punizione di Carelli era ''corretta'' di testa da Facchin in direzione di Ferrini. Il capitano non si faceva, vincere dalla tentazione del tiro al volo. S'aggiustava con intelligenza la palla, poi tirava. Il pallone carambolava sulla base del palo alla destra di Girardi e schizzava a sinistra. Tifosi alle stelle, sugli spalti, specie dopo l'annuncio degli altri risultati che segnalavano i granata soli al secondo posto, un entusiasmo schietto e vivace. Il Torino ''edizione '67-'68'' aveva di nuovo dato spettacolo. Ed il 4 a 1 faceva dimenticare le incertezze della difesa. Tra i migliori Moschino, Ferrini, Carelli. Con Vieri in ottima forma ogni volta in cui è stato chiamato all'opera.