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| Comunale |
| 19/06/1968 |
| h.21.15 |
| TORINO - INTER 1-0 (1-0) Torino: Vieri, Fossati, Trebbi, Puia, Cereser, Agroppi, Carelli, Ferrini, Combin, Moschino, Facchin. A disposizione: Sattolo, Corni. All.: Fabbri. Inter: Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Landini, Dotti (al 48' Benitez), Domenighini, Mazzola, Nielsem, Suarez, Cappellini. A disposizione: Barluzzi. All.: Foni. Arbitro: Toselli di Cormons. Reti: Aut.Dotti 28'. Spettatori: 23.989 paganti per un incasso di 30.788.600 lire. Note: Clima mite, campo in ottime condizioni. Ammoniti Domenighini per proteste, Benitez per scorrettezze. Calci d'angolo 6-2 per l'Inter. Cronaca [Tratto da La Stampa del 21 giugno 1968] Domenica scorsa, a Bologna, dopo la partita che il Torino aveva giocato con i rossoblu, in una discussione su questo torneo finale della Coppa Italia - organizzato quest'anno con sei giornate di gare, l'una a ridosso dell'altra - ci si trovò d'accordo tutti quanti sulla previsione che la competizione sarebbe stata vinta dalla squadra che avesse rotto il ghiaccio, segnando per prima, dopo tutta una serie di incontri chiusi con risultati di parità. La rottura del ghiaccio è avvenuta mercoledì sera, nella nostra città, e la squadra che ha rotto il ghiaccio stesso è stata quella che della nostra città stessa porta il nome. Delle sei partite giuocate finora, quattro sono terminate alla pari, e, perché il Torino vincesse per la prima volta, c'è voluta una specie di autorete. Altrimenti, anche in questo caso si sarebbe caduti nella regola generale. Si era giunti al 28'° minuto del primo tempo, senza nulla di fatto e con una lieve superiorità - tutta territoriale - degli ospiti. Ad un dato punto, Fossati, il terzino destro dei granata era partito di scatto, aveva attraversato di gran corsa tutto il campo, era giunto in posizione di mezz'ala sinistra, dopo di avere battuto un paio di avversari. Gli si era fatto incontro il mediano laterale nerazzurro Dotti. Ed allora, a distanza ragguardevole dall'area di rigore milanese, Fossati aveva sferrato un gran tiro. La palla aveva colpito il Dotti ad un fianco, aveva subito una deviazione, aveva evitato il portiere Sarti, che già stava uscendo, e passandogli alta sopra la testa era andata a finire in un angolo alto della rete, fuori dalla portata di ogni difensore nerazzurro. Per onor di verità, bisogna riconoscere che l'undici nerazzurro non meritava di perderlo, questo incontro col Torino. Nulla, in realtà, si può eccepire alla vittoria realizzata dai granata, che è la squadra più giovanile, e più svelta del torneo. Essa ha difeso in modo valoroso il risultato acquistato nella prima parte dell'incontro. Lo ha difeso in modo un po' rischioso, non facendo altro, essenzialmente, che difendersi per quasi tutta la durata della ripresa. L'undici torinese sfrutta a dovere la giovinezza dei suoi giuocatori, che corrono, si impegnano, si coprono in giuoco difensivo con una specie di moto perpetuo. Conta, questa squadra, su di un distributore di giuoco abile ed accorto, come è Moschino, su di un lavoratore dalla tempra eccezionale come è Ferrini, su di un giovane che dispone di una impostazione tecnica veramente notevole, come Agroppi, su di un portiere che attraversa un periodo di gran forma, come è Vieri, e su di un terzino che sta compiendo progressi a tutto spiano, come Fossati. L'Internazionale ha lottato con grande coraggio per tutta la partita. Ha dominato a lungo, ma nulla di più. La sua difesa è stata superiore di parecchio al suo attacco. Osservazione questa che si può d'altronde applicare anche al comportamento del Torino, ed in definitiva a tutto il giuoco italiano del momento. E' più facile distruggere che non costruire, ed il nostro giuoco potrebbe, al proposito, essere citato in blocco ad esempio. I nerazzurri sono un po' stanchi al momento attuale, come lo è ognuno al termine di una stagione così lunga e così faticosa. Forse l'uomo che meno ha convinto mercoledì sera, è stato il danese Nielsen, che alcuni speculatori del giuoco, dopo di averlo fatto acquistare a peso d'oro, sono riusciti ad avvilire e quasi completamente a logorare. Domenica i nerazzurri saranno ospiti del Bologna, mentre i granata saranno in trasferta a San Siro contro il Milan. |
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