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Comunale
19/02/1969
h.15.30
TORINO - SLOVAN BRATISLAVA 0-1 (0-0)
Torino
: Vieri, Poletti, Fossati (al 59' Bolchi), Puia, Cereser, Agroppi, Carelli, Ferrini, Combin, Moschino, Facchin (al 59' Mondonico). All.: Fabbri.
Slovan Bratislava: Vencel, Zlocha I, Hrvinak, Horvath, Zlocha II, Hrlicka, Capkovic I, Cveliter, Hlavenka, Jakl, Capkovic II. All.: Vican.
Arbitro: Saldanha Ribeiro (Portogallo).
Reti: Jokl 54'.
Spettatori: 15.956 paganti per un incasso di 24.296.000 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 febbraio 1969]
Dura battuta d'arresto nel felice momento del Torino ieri allo Stadio Comunale: la squadra granata è stata battuta per 1 a 0, e superata nettamente sul piano del gioco, dai cecoslovacchi dello Slovan nella gara di andata dei quarti di finale della Coppa delle Coppe. Presi nella morsa della manovra ordinata e precisa dei tecnici giocatori ospiti, gli atleti di Fabbri hanno perso via via lucidità, sino a lasciarsi prendere nel finale dal nervosismo, preparandosi così una calda accoglienza per la gara di ritorno del 5 marzo a Bratislava. Una giornata davvero brutta per il Torino, tornato di colpo la squadra incerta e slegata del 1968 malgrado stavolta fosse al completo. La difesa, a partire da Vieri, ha commesso una serie di errori che potevano costare ancora più cari del solo goal subito, a centrocampo Ferrini forse non al meglio delle condizioni fisiche ha sbagliato numerosi passaggi imitato da Carelli (entrambi si sono intestarditi a partire in dribbling ogni volta che entravano in possesso del pallone, perdendolo regolarmente). In avanti Facchin non si è letteralmente visto, Combin è stato l'unico a creare pericoli con tre bei tiri per il fortissimo Vencel ma ha trovato nell'esperto Horvath un avversario diretto abile e duro quanto basta. Poletti, Puja e Moschino: tre atleti da salvare fra i granata, in quanto anche Fossati ed Agroppi (come Mondonico e Bolchi entrati a muscoli freddi nell'ultima mezz'ora) non hanno fatto molto. Nella giornata, a Moschino è toccata la parte del predicatore nel deserto, gli applausi dei tifosi - che ormai si sono convinti definitivamente sul suo valore - sono toccati soltanto a lui. Invano il novarese ha cercato di mettere ordine a centrocampo: la squadra spesso si è spezzata in due tronconi, mentre le Slovan avanzando e ripiegando in blocco, mantenendo le distanze fra giocatore e giocatore, con un 4-2-4 elastico ed abili scambi fra i difensori, ottimi nella tattica del fuori gioco, non concedeva spazio agli avversari, superandoli con triangolazioni strette nelle quali ogni atleta dimostrava un eccellente controllo del pallone. Nessun elemento di spicco - salvo l'anziano difensore Horvath ed il tecnico Jokl - nello Slovan, ma tutti atleti di buon valore medio. Una squadra abituata ai tornei internazionali dalla recente lunga tournée in Sud America; al suo cospetto il Torino ha fatto la parte di un avversario inesperto. A Bratislava i granata, dovendo giocare presumibilmente in contropiede, riusciranno a destare una impressione migliore, ma non c'è da sperare di poter raddrizzare il risultato. Sarà già tanto se Agroppi, autore di un duro contrasto sul portiere, e Cereser che ha colpito un avversario a terra (e nelle due occasioni, al 35' ed al 43', sono entrati in campo a sedare le mischie anche gli allenatori Fabbri e Vikan) passeranno indenni attraverso le possibili vendette. A Bratislava, almeno, non ci sarà l'assordante clacson tromba della curva Maratona, che ieri ha finito per sembrare una presa in giro, suonando ininterrottamente la carica ad una squadra che non riusciva a prendere in mano la partita. Un gran tiro di Combin da 40 metri (al quale Vencel ha risposto con un prodigioso volo) è stato l'unico spunto pericoloso dei granata per tutto il primo tempo. In apertura di ripresa - al 10' - in un rilancio a mano di Vieri è stato intercettato di testa da Cvetler: la palla è finita a Jokl che con prontezza l'ha infilata in rete con un tiro preciso, scavalcando il portiere granata. La reazione del Torino è stata vivace, ma inutile. Due tiri di Combin, parati, mentre sul fronte opposto lo Slovan confermava il suo merito al successo con due o tre puntate pericolosissime. Lo scontro fra Agroppi ed il portiere scatenava gli animi, dalle gradinate volavano sul campo palle di neve. Mischie fra i giocatori, scambi di spintoni e di sputi, poi Agroppi al 42' aveva un'ultima occasione favorevole, ma il suo colpo di testa finiva fuori.