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Comunale
09/03/1969
h.15.00
TORINO - PALERMO 3-1 (1-0)
Torino
: Sattolo, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Carelli (al 77' Depetrini), Ferrini, Combin, Moschino, Facchin. A disposizione: Bertonelli. All.: Fabbri.
Palermo: Cei, Maggioni, Furino, Lancini, Giubertoni, Landri, Pellizzaro, Landon, Troja, Reja, Ferrari. A disposizione: Ferretti, Petrucconi. All.: Di Bella.
Arbitro: Possagno di Treviso.
Reti: Poletti 46', 60' (T), Pellizzaro 56' rig. (P), Depetrini 82' (T).
Spettatori: 23.109 di cui 17.947 paganti e 5.162 abbonati.
Note: Ammoniti Poletti, Moschino, Furino e Landoni.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 10 marzo 1969]
Durante tutto il primo tempo il Torino ha dato l'impressione di una squadra a disagio. Incerta la difesa (troppi disimpegni di Agroppi all'indietro hanno aggravato gli smarrimenti di Fossati, di Cereser), senza lume l'attacco, dove solo Moschino, peraltro abbastanza arretrato, cercava di coordinare qualche trama di gioco, regolarmente spenta in un Combin che soffriva il marcamento di Giubertoni e in Facchin, pronto a lanciarsi ma tardissimo a connettere. Di fronte ai granata, un Palermo in salute, senza soggezione. La squadra di Di Bella non c certo un complesso autoritario, ma svolge gioco, seppure a un livello mediocre: sa distendersi a fisarmonica, ha qualche piede che spara all'attacco, come Troja o Ferrari, ha un Pellizzaro che malgrado i vizi del dribbling dà fastidio a più di un difensore. Pellizzaro, questo ''Sivori dei poveri'', è stato certo con Moschino il migliore in campo. Già al primo minuto la difesa granata è in crisi per colpa di un alleggerimento sconsiderato di Agroppi. Sattolo si salva fortunosamente su Troja. Il Palermo insiste, allegro, e il Torino sembra scontare fatica e annebbiamento tattico. Cei toccherà il suo primo pallone solo all'undicesimo. Moschino si dà da fare per imbastire la propulsione dal centrocampo all'attacco, ma ogni incursione dei rosaneri mette in crisi l'assetto difensivo granata, con Fossati affannoso su Pellizzaro, Poletti e Puja che palleggiano in area creando confusione. Tra il 19' e il 21' due azioni torinesi: una puntata Ferrini-Facchin fermata da Cei in presa, e un allungo di Combin che tende ad allargarsi sull'ala e centra. Ancora Cei blocca facilmente. Intorno al 25' si assiste a una lunga fase tennistica, con palloni ribattuti di prima a centrocampo. E ancora il Torino risulta compresso: al '29 Troja in mezza rovesciata trova Sattolo pronto e anche fortunato, al 30' Cereser ferma ancora Troja fallosamente. Solo verso il 35' il Torino si libera dalla pressione palermitana, con una fuga e un bel tiro di Combin fermato da Cei, ma al 44' un bel cross di Troja che Poletti non riesce a fermare malgrado tenti il fallo trova solo Pellizzaro che da pochi metri batte altissimo. Il primo tempo sembra spegnersi in grigie battute d'attesa, quando il Torino fruisce, dopo due calci d'angolo, di una punizione dal limite: è il 46'58'' e Poletti riscatta i precedenti errori e fallosità varie infilando la rete sulla sinistra di Cei. L'impressione del primo tempo viene cancellata nel secondo da un Torino più autorevole, più disinvolto. Il Palermo ha già dato il massimo delle sue espressioni di gioco, malgrado ordine e spigliatezza non può inventare di più, un pizzico di sfortuna gli ha impedito di mietere il seminato. I primi minuti della ripresa vedono tentativi di forcing rosanero, con una palla clamorosamente sbagliata da Landri al 6'. Era solo e ha fatto bene a disperarsi, dopo aver sparato chissà dove. Al 9' Combin in fuga è rapido nel tiro, la palla secca ribattuta dalla traversa incoccia la fronte di Facchin: Cei già a terra se la ritrova tra le mani, Le incertezze dei granata toccano il culmine con il fallo di Cereser al 10'. Da tergo, abbatte Troja in area. Un fallo superfluo, un rigo re innegabile. E Pellizzaro realizza sulla destra di Sattolo. Potrebbe anche rinvenire, questo Palermo. Ma i granata si risvegliano e capiscono di dover giocare più a fondo. Moschino ha ormai le redini in mano e non si la scia sbalzare di sella. Su un suo cross e seguente passaggio di Combin, Carelli viene abbattuto al 15' in area da Lancini. E' rigore, e Poletti segna alto sulla destra di Cei. Il gioco si fa più arioso, alcune puntate di Pellizzaro e Ferrari vengono ribattute da incursioni di Combin e Agroppi. Il centrocampo del Palermo è sfiancato in Landoni, rozzo e senza estri in Reja. Al 24' un'azione Poletti-Facchin viene salvata da Cei di piede in uscita. Al 29' per poco Pellizzaro non strappa il pareggio: su un suo tiro corto Sattolo non trattiene e nessuno dei rosaneri sa mettere dentro. Al 32' esce Carelli, sostituito dal 13 Depetrini. Ed è proprio il numero 13 ad aumentare il vantaggio per i granata. Azione di Moschino, che con una palla dall'effetto carogna spiazza Landri e tutta la difesa palermitana. Depetrini, solo davanti a Cei in tuffo, insacca beato. E' il 27' e la partita ha detto tutto, malgrado alcune incursioni palermitane e due scambi Ferrini-Agroppi, che a vicenda si lanciano e prima l'uno poi l'altro, liberi per il tiro, sparacchiano fuori malamente. Anche Moschino potrebbe firmare un goal al 45', ma spedisce alto. Peccato: avrebbe avuto giusto compenso per l'intelligenza spesa durante tutto l'incontro. Un tre a uno che castiga troppo severamente la squadra modesta ma organica di Di Bella, ma un tre a uno che non è costato eccessivo spreco di energie ai granata. Domenica prossima, per il derby, Fabbri dovrà però registrare meglio la difesa (troppe pause, troppi tocchi pericolosi all'indietro, qualche rudezza gratuita) e limare le punte in attacco. Anche un risultato favorevole bisogna saperlo pesare con prudenza. L'arbitro Possagno, di Treviso, ha diretto con grigiore: tra l'altro ha distribuito ammonizioni a Landoni e Moschino che lo invitavano a controllare la distanza delle barriere su tiri dal limite. Taccuino si, misurazione sul campo no. Forse Possagno sa misurare a memoria, forse è un principe dei geometri.