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Comunale
13/04/1969
h.15.30
TORINO - ATALANTA 3-1 (1-0)
Torino
: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Carelli, Rampanti (al 70' Crivelli), Combin, Moschino, Pulici. A disposizione: Sattolo. All.: Fabbri.
Atalanta: Grassi, Bertuolo, Grappi, Pelagalli, Signorelli, Castaldi, Nastasio, Milan, Clerici, Tiberi, Novellini (al 46' Incerti). A disposizione: De Rossi. All.: Moro.
Arbitro: Genel di Trieste.
Reti: Poletti 8' (T), Rampanti 69' (T), Tiberi 71' (A), Combin 88' (T).
Spettatori: 16.420 di cui 11.258 paganti per 13.312.900 lire e 5.162 abbonati.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 14 aprile 1969]
Alla vigilia di Torino-Atalanta si temeva una contestazione alla rovescia per il trainer Fabbri che non ha rinnovato il contratto con il club torinese. Oggi, in genere, si protesta affinché qualche cosa cambi, dall'allenatore al percorso di una linea tranviaria fino alle ben più gravi e importanti situazioni di cui non è il caso si parli in una pagina di sport. Al Torino i tifosi volevano invece che tutto rimanesse come prima. Accusavano Fabbri di scarsa riconoscenza per non aver ricordato che Pianelli gli aveva dato fiducia quando la sconfitta dell'Italia con la Corea pareva aver troncato la carriera al tecnico della Nazionale. Dimenticavano ì fischi riversati su di lui alcuni mesi orsono allorché il Torino era ultimo in classifica e pretendevano che il trainer rimanesse. Erano - si diceva - pronti a dimostrare il loro stato d'animo in forma violenta. La manifestazione ''pro e nello stesso tempo contro Fabbri'' una specie di urlo disperato dell'amante tradito si è dissolta nel nulla. Il buon senso dei più ha trovato alleati nella bella giornata che invitava alle gite in auto e non allo stadio (pochi gli spettatori), nella calma degli atleti e soprattutto nel goal messo a segno da Poletti dopo otto minuti di gara. Quando la squadra di casa vince i tifosi dimenticano ogni rancore e così il Torino, sullo slancio della rete ottenuta dal suo terzino e miglior uomo in campo, è arrivato sema troppo affanno alla vittoria. Un successo più vistoso nel punteggio che nella realtà del gioco. Infatti l'Atalanta è passata nel finale da un possibile pareggio ad una più dura sconfitta. Vieri con una parata di alta classe a visuale coperta ha deviato un tiro fortissimo e preciso di Clerici. Per contro, Grassi ha dovuto inchinarsi al tocco di Combin un paio di minuti prima dell'alt. Dal due a due possibile si è passati al tre a uno per i granata. A merito della squadra torinese, che mancava di un pilastro quale Ferrini, la sicurezza dell'insieme e il positivo rilancio di tre giovani, Pulici, Rampanti e Crivelli. A demerito dell'Atalanta un attacco slegato, che ha lasciato troppo solo il tanto atteso Clerici. Il centravanti italobrasiliano non è riuscito a mettere in vetrina le sue doti davanti ad un pubblico che nella prossima stagione potrebbe essere il suo, se certe voci sulle intenzioni gratuita sono esatte (ma è presto, molto presto per pronosticare variazioni nel Torino e perfino nella stessa Atalanta decisa a conservare le sue forze anche nella deprecata ipotesi di una retrocessione, così almeno ha assicurato uno dei suoi più. Autorevoli accompagnatori). Clerici, ad ogni modo, non ha duellato a fondo con il rivale Combin, soprattutto perché il centrattacco granata si è svegliato solo nel secondo tempo, intestardendosi spesso in alcuni inutili tentativi personali. Nel complesso delle due squadre si sono visti dunque emergere pochi elementi. I nerazzurri mancavano del portiere titolare De Rossi (febbre) e del centromediano Dotti (male ad una gamba): hanno messo in porta il giovane Grassi, il quale in due o tre occasioni ha dimostrato di avare davanti a sé quell'avvenire che i suoi dirigenti pronosticano. La formazione bergamasca, scossa dal goal iniziale di Poletti, non ha potuto puntare sul pareggio, al quale evidentemente mirava in partenza. Non si è visto ieri l'efficace sbarramento a centrocampo che aveva così bene impressionato nel febbraio scorso contro la Juventus, e Poletti ne ha approfittato. Una volta in passivo i nerazzurri hanno cercato di spostare in avanti il peso delle loro azioni, ma avevano troppo deboli forze per riuscirvi con efficacia tanto più che il Torino attuale, data la saldezza della sua retroguardia, non concede varchi agli antagonisti. Gli elementi chiave del centrocampo granata, cioè Moschino e Rampanti erano ieri affidati a Tiberi e Pelagalli (quest'ultimo quasi avesse il dono di prevedere il futuro si è spostato su Moschino poco prima che Crivelli sostituisse Rampanti). I nerazzurri hanno avuto un Milan piuttosto sfuocato, anche per la accurata marcatura di Agroppi. Va rilevato infine che l'Atalanta si è curata poco di controllare i terzini granata quando questi avanzavano e, come si è visto, l'errore e stato pagato ben caro. All'8', su azione Poletti - Rampanti - Poletti - Pulici, il numero 3 del Torino si è trovato, tutto solo, nella posizione di centravanti. E' stato bravissimo a sparare in rete prima che altri potesse affrontarli, il ragazzino Pulici ha colpito di striscio la traversa al 30' e poco dopo, in un'azione piuttosto movimentata in area granata. Milan sfuggiva a Vieri gettatosi in tuffo. Clerici agguantava il pallone e lo spediva nella porta rimasta senza l'abituale presidio; Cereser sì era però piazzato intelligentemente con i piedi sulla linea bianca. Di testa respingeva. La ripresa appariva più vivace, con maggior varietà di scambi. Ancora Clerici ritardava dì una fraizone di secondo l'intervento su cross dalla sinistra di Tiberi. Al 24' Rampanti partiva tutto solo lungo la linea laterale e convergeva verso il centro; nessuno gli si faceva incontro. Con un fortissimo diagonale il giovane otteneva così il suo primo goal di serie A. Si è avuta l'impressione che il vento lo abbia favorito anche se il colpo era molto ben piazzato. Immediatamente dopo Crivelli prendeva il posto di Rampanti, e nell'opposta metà campo Tiberi, al volo, metteva alle spalle di Vieri un pallone alzato a candela in un contrasto tra Clerici e Poletti. Due a uno, dunque, e qualche speranza per l'Atalanta. Al 38' si aveva infatti la stangata del centravanti bergamasco che avrebbe potuto dare il pareggio. Nulla di fatto per merito di Vieri. A due minuti dal termine discesa di Crivelli tocco a Combin e facile goal. Con questa vittoria la formazione torinese è giunta al tredicesimo risultato consecutivo. Nell'attuale fase di campionato la squadra granata è una delle compagini più brillanti, se non la migliore in magnifica parata assoluto. Anche questo spiega perché per l'incompleta Atalanta il cammino della salvezza decisamente non potesse ieri passare da Torino.