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Comunale
08/06/1969
h.20.45
TORINO - ROMA 2-2 (1-1)
Torino
: Vieri, Poletti, Fossati (al 68' Crivelli), Puia, Trebbi, Agroppi, Carelli, Ferrini, Combin, Moschino, Facchin. A disposizione: Sattolo. All.: Fabbri.
Roma: Ginulfi, Carpenetti, Bet, Salvori (al 40' Spinosi), Cappellini, Santarini, D'Amato, Peirò, Landini, Capello, Scaratti. A disposizione: Pizzaballa. All.: Helenio Herrera.
Arbitro: Francescon di Padova.
Reti: Poletti 2' rig, 83' rig (T), Scaratti 13' (R), D'Amato 46' (R).
Spettatori: 14.263 paganti per un incasso di 18.128.000 lire.
Note: Serata magnifica, terreno in perfette condizioni. In seguito ad un rude contrasto con Fossati, il romanista Scaratti ha lasciato il terreno di gioco al 48'. Lasciando la Roma, che aveva giá adoperato il proprio cambio a disposizione, in 10 uomini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 9 giugno 1969]
Torino e Roma hanno pareggiato (2-2), ma il risultato farà discutere parecchio i tifosi ed i simpatizzanti delle due squadre. I contrasti nascono dal fatto che i due goal del Torino sono stati realizzati entrambi su calcio di rigore. Non è frequente in Italia il fatto che un arbitro conceda due penalty alla stessa squadra. E' successo ieri, e non c'è da gridare allo scandalo, perché gli episodi che hanno determinato le decisioni di Francescon meritavano la massima punizione. Quindi le proteste dei giallorossi non hanno ragione d'essere, anche se brucia pareggiare un incontro che si poteva vincere. La Roma ha giocato meglio. E' verissimo. I giallorossi hanno manovrato con maggior volontà, con una superiore dinamica, con concetti tattici forse discutibili, ma utili. La Roma di Helenio Herrera confessa ogni momento di essere una modesta squadra. Gioca all'insegna della massima prudenza, con due soli attaccanti (D'Amato e Landini), con quattro centrocampisti e quattro difensori. E' un gioco che non piace allo spettatore che ama il vero calcio, è una tattica che irrita l'avversario, ma Helenio Herrera sfruttando al massimo la condizione fisica dei suoi uomini ottiene buoni risultati. Il Torino non ha saputo contrapporre nulla all'azione degli avversari. Non un gioco d'attacco dove Combin è spaesato ed abulico come se già a fosse del Milan e le faccende granata non lo interessassero più, non a centro campo per la strana condizione fisica dì Ferrini e di Carelli, non in difesa per le eccessive distrazioni di Vieri che commette tali e tanti errori da rendere nervosi i suoi compagni di reparto. Ieri i granata hanno raddrizzato verso la fine un risultato che pareva già compromesso, ma sarà bene che i responsabili del club provvedano a richiamare i giocatori ad una maggior serietà professionale. La stagione non è finita, e se Fabbri non ha più l'autorità per comandare, si diano subito i poteri a Cadè. Molti atleti torinesi sono apparsi deconcentrati, stanchi, fiacchi, poveri di idee. La Coppa Italia è un traguardo importante. Rinunciare alla lotta sarebbe un errore imperdonabile. La partita era iniziata bene per i granata. Al 1' su calcio d'angolo battuto da Carelli, la palla giungeva a Combin, liberato da un colpo di testa di Facchin. Combin perdeva il controllo, ma nello stesso momento veniva placcato alle gambe da Salvori. L'intervento del romanista era inutile, data la posizione dell'attaccante, ma il fallo era egualmente punibile, e Francescon ha fatto bene a decretare il penalty, che Poletti trasformava in goal (2'). La Roma non si scoraggiava, e, continuando a difendersi in otto, creava l'azione del pareggio, grazie all'errore tattico di Fabbri d'affidare la finta ala Scaratti al controllo di Poletti. Poletti non guardava Scaratti (come al solito molto arretrato) al momento in cui Peirò lanciava lungo un pallone pressoché innocuo. Scaratti scattava, superava Trebbi e da fondo campo effettuava un tiro-cross che ingannava Vieri: la palla batteva sul montante opposto e finiva in rete (12'). Il gioco non arrivava a vertici importanti, ma era egualmente interessante, anche se gli errori dei torinesi si moltiplicavano. Vieri sbagliava ancora al 36', ma per fortuna del Torino Carpenetti non sapeva approfittare di un autentico regalo avuto dall'estremo difensore granata: Vieri respingeva proprio sulla testa di Carpenetti, che a tre metri dalla porta buttava a lato. Prima della fine Scaratti si scontrava con Vieri in uscita. I romanisti reclamavano il calcio di rigore, e Peirò protestava energicamente con Francescon, che era di parere opposto. Scaratti zoppicante usciva (40') e veniva sostituito da Spinosi. Nella ripresa al 1' gli ospiti andavano in vantaggio: Peirò centrava, D'Amato di testa indirizzava verso Vieri, che respingeva nuovamente su D'Amato. L'ala destra giallorossa non aveva difficoltà a segnare. La reazione del Torino è stata violenta, ma il goal del pareggio è venuto, solamente al 39' nuovamente su rigore concesso per fallo di Santarini ai danni di Carelli. Poletti batteva ancora Ginulfi con tiro lento ma preciso: 2 a 2. Da segnalare che al 22' Fossati era stato sostituito da Crivelli. La gara finiva tra i commenti tranquilli dei tifosi. Prima, quando la Roma era in vantaggio, gli stessi tifosi gridavano il loro disappunto: ''Carelli va a Bologna con il tuo amico Fabbri''. ''Corea, Corea! ''. I cori prima assai insistenti si spegnevano al secondo goal di Poletti. I tifosi, di qualsiasi razza, vogliono solo il risultato.