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Comunale
12/04/1970
h.15.30
TORINO - BOLOGNA 1-1 (0-1)
Torino
: Pinotti, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Carelli, Facchinello (al 65' Bolchi), Quadri, Sala C., Mondonico. A disposizione: Sattolo. All.: Cadé.
Bologna: Adani, Rovesi, Ardizzon, Cresci, Janich, Gregori, Perani, Bulgarelli (al 70' Scala), Mujesan, Turra, Savoldi. A disposizione: Vavassori. All.: Fabbri.
Arbitro: Possagno di Treviso.
Reti: Aut.Poletti 12' (B), Carelli 69' (T).
Spettatori: 18.106 di cui 12.833 paganti per un incasso di 14.719.500 lire più 5.273 abbonati.
Note: Giornata di sole, terreno in buone condizioni; ammoniti Fossati per gioco falloso, Cresci e Quadri per reciproche scorrettezze, calci d'angolo 11-2 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 13 aprile 1970]
Torino e Bologna alla pari, 1 a 1, con tanti, troppi calci, per fortuna che il campionato rotola ormai verso la fine altrimenti chissà quali guai combinerebbero i nervi troppo tesi di uomini evidentemente stanchi dalla lunga fatica del torneo. Ieri, ad esempio, erano in campo due squadre senza alcuna preoccupazione di classifica, tali da garantire semplicemente uno spettacolo di bel gioco, ed invece gli animi si sono subito accesi, anche per colpa di un disgraziato autogol, che ha costretto i granata ad un affannoso inseguimento per ribilanciare le sorti della partita. Si era infatti appena all'11' minuto, quando un lancio di Turra dava via libera a Perani. L'ala rossoblu centrava, sul cross, secco e teso, irrompeva Poletti, che nell'ansia di liberare, insaccava nella propria rete. Subito il Torino cercava di porre rimedio all'errore, lo stesso Poletti si scatenava all'attacco e al 15' dopo uno splendido scambio con Sala, falliva di poco il bersaglio. I granata premevano con grande volontà, il Bologna richiamando indietro Perani e, all'occorrenza anche Savoldi, faceva ordinato blocco, mentre le azioni diventavano sempre più concitate e confuse. Gli emiliani, animati dal trovarsi in vantaggio, si districavano in modo abbastanza disinvolto, talvolta spingendosi in contropiede, il Torino si gettava nella mischia a testa bassa, l'inesperienza dei suoi giovani attaccanti non poco aiutava il pesante lavoro della retroguardia bolognese. Nessun complimento, né sull'uno né sull'altro fronte, piuttosto un agonismo serrato, come se fosse in palio chissà quale posta. Se avesse arbitrato Lo Bello, sarebbe stata la sagra del penalty. Arbitrava invece Possagno, che fischiava molto (e a sproposito) allorché l'azione si snodava a centrocampo e che trovava tutto regolare nelle rispettive aree di rigore. Le emozioni si susseguivano pressoché ininterrotte, il Torino sfiorava il pareggio in almeno tre occasioni (al 33' con Mondonico, che non riusciva a concludere un'avanzata Facchinello-Puia, al 35', con un bel tiro di Facchinello, al 42' con un traversone di Sala messo miracolosamente in corner), il Bologna mancava il raddoppio al 28', con Turra che sbagliava un gol già fatto a metà. Ogni contrasto era spigoloso, nascevano qua e là piccole baruffe, il tempo si chiudeva con Cereser a terra per un fallo di Savoldi. L'arbitro zitto, naturalmente. Atmosfera elettrica, pericolosa, in una ripresa che fatalmente aveva la stessa fisionomia dei primi 45 minuti. Torino all'assalto, ricco di grinta, Bologna contratto in difesa con altrettanto vigore. Predominio granata, nettissimo, rotto da qualche sporadica puntata rossoblu. Parecchi interventi irregolari, al 19' Cereser colpiva con un calcio Bulgarelli e veniva espulso. Pagava lui, per tutti. Usciva Facchinello, sostituito da Bolchi. Momenti d'ansia. Poi, al 23', il pareggio. Dopo un corner, Mondonico passava al centro e raccoglieva Carelli. L'ala destra s'aggiustava il pallone, con una mezza, giravolta batteva Adani. Fabbri cambiava Bulgarelli con Scala, Bulgarelli, zoppicando, piano piano, si dirigeva verso gli spogliatoi, rispondendo con ironici (ed inutili) gesti di saluto all'urlo della folla. C'era da credere che, sul pareggio, la partita si spegnesse nel tran tran di un risultato sostanzialmente giusto. Macché, ancora battaglia, la cronaca è ricca: 25', testa di Savoldi, deviazione di Pinotti; 30', Torino all'arrembaggio, Carelli a due dita dal raddoppio; 31', Poletti ha la peggio in un contrasto con Janich e sta qualche attimo ai bordi del terreno; 32', Savoldi, solo davanti al portiere, pecca di precipitazione e calcia alto; 34' brivido per Turra, che, sfuggito a Bolchi, fallisce miseramente la mira; 38', super brivido, palla da Agroppi a Poletti che imbecca Mondonico, arriva a catapulta Cresci, eccessivamente rude, e sventa sul fondo; 39°, fallo di Scala su Sala, mischia senza conseguenze; 42', Quadri e Cresci finiscono distesi, sul terreno si scambiano fior di.. Cortesie; 45', il fischio conclusivo: tra i protagonisti, per fortuna, abbracci e strette di mano. Una sfida accesa, ben più di quanto fosse, lecito aspettarsi, con un arbitro incerto, arruffone, che ha inalberato la faccia feroce in un solo episodio, quando ha espulso Cereser, chiudendo un occhio (e magari tutti e due), invece di intervenire con pari severità in altre occasioni, il che avrebbe concorso a calmare gli animi eccitati. Una partita, comunque, con il pregio d'esser incerta sino all'ultima battuta. Un Bologna sbrigativo, efficace. Un Torino nemico della rassegnazione, forse con le idee un po' confuse, ma ardente, irriducibile. Sulla bilancia un pareggio giusto. Più divertente, magari, se condito di minor agonismo.