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Comunale
19/11/1972
h.15.00
TORINO - ROMA 2-0 (1-0)
Torino
: Castellini, Lombardo, Fossati, Mozzini, Zecchini, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Bui, Sala C., Pulici. A disposizione:Sattolo, Toschi. All.: Giagnoni.
Roma: Ginulfi, Bertini, Morini, Salvori, Bet, Santarini, Scaratti, Spadoni, Cappellini, Cordova, Franzot. A disposizione: Sulfaro, Peccenini. All.: Helenio, Herrera.
Arbitro: Giunti di Arezzo.
Reti: Agroppi 24', Pulici 53'.
Spettatori: 30.673 di cui 9.036 abbonati e 21.637 paganti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 novembre 1972]
Con Bui e Sala un altro Torino, ma ieri è valsa anche una diversa mentalità, rispetto a certe rinunciatarie trasferte che la squadra affronta con il pareggio come traguardo ideale. La squadra granata in casa è un castigo: la Roma - che pure ha messo in mostra una notevole organizzazione di gioco a centrocampo ed una buona predisposizione al contropiede - non ha potuto reggere alla netta superiorità degli avversari. I giallorossi di Herrera non hanno mai dato l'impressione di poter segnare, anche perché alle spalle della difesa granata c'era un Castellini concentratissimo, più che mai deciso a riscattare la fatale incertezza di Bergamo; per contro il Torino, che non aveva comunque bisogno di aiuti, è stato agevolato sul primo gol da un errore di Ginulfi, che non ha trattenuto una punizione di Bui. I granata hanno vinto a centrocampo ed in difesa tutti i duelli diretti, solo nella prima mezz'ora i romanisti si sono fatti qualche volta pericolosi, ma poi sono calati. Il Torino ha sempre tenuto la gara in pugno. Il campionato per la squadra di Giagnoni sembra cominciare solo adesso, con la ritrovata formazione migliore (Cereser dovrà lottare per riprendersi il posto di libero) e con una condizione atletica invidiabile, che per altro andrà''controllata'' nella bolgia di San Siro, domenica prossima contro l'Inter. Ieri, rispetto a Bergamo, non ci sono solo stati dei miglioramenti sul piano del gioco e dell'autorità in campo: i granata hano dimenticato gli scatti nervosi che li avevano handicappati sul campo dell'Atalanta, Pulici soprattutto non ha mai protestato, ha ricevuto e dato botte a viso aperto. E' risultato così di nuovo fra i più utili, per il lavoro di ''distruzione progressiva''cui sottopone - a tutto favore dei compagni - la difesa avversaria con i suoi scatti ripetuti su tutto l'arco dell'attacco. Ha avuto il premio di un gol, il secondo, ora è al comando della classifica marcatori a fianco di Rivera e Prati; sei gol in sette partite, una media da scudetto dei cannonieri. Un ''pivot'' per Pulici Bui è Sala hanno dato non solo il loro elevato contributo tecnico: sono giocatori che sanno battersi senza perdere la calma, soprattutto il lungo ''pivot'' che ha la sua notevole parte nel miglior rendimento di Pulici. Soltanto nel finale, un po' stanco (non va dimenticato che era al rientro) Sala ha perso un po' di lucidità insistendo troppo in slalom che non potevano trovare sbocchi, ma per almeno settanta minuti è stato un filtro efficace ai contrattacchi giallorossi, una magnifica base di lancio per le punte. Più calma, più convinta, più ricca di classe, la squadra granata non ha avuto punti deboli. A centrocampo, Ferrini è stato semplicemente sbalorditivo per la sicurezza nell'interdizione, per la puntualità con la quale si è trovato su cento traiettorie giallorosse. Agroppi è stato meno in vista del solito, ma ha segnato un gol da grande opportunista ed ha fatto.. sbagliare il rigore a Cordova inscenando una manfrina attorno al pallone, già sul dischetto, degna di un attore consumato. Rampanti, con qualche eccesso di sicurezza che gli è costatò puntuali ed energici richiami dalla panchina, ha disputato una partita eccellente in attacco ed in difesa, mentre dietro Mozzini (agevolato dalla evanescente partita di Cappellini) si è distinto per la sicurezza nell'anticipo e Lombardo ha risolto bene l'ingrato compito di controllare Spadoni, il più dotato fra gli attaccanti giallorossi. A Fossati, Giagnoni ha affidato il rude e potente Salvori: Natalino ha lottato con pari decisione, trovando anche modo di lanciarsi in avanti dove però, in qualche occasione, è stato ignorato dai lanci dei compagni. Normale amministrazione per Zecchini, un po' ingenuo nell'azione che ha provocato il rigore; poco lavoro anche per Castellini, il quale per altro ha letteralmente tolto dalla porta un pallone calciato da Spadoni, supunizione, giusto all'incrocio dei pali. Contro un Torino cosi in salute, la Roma si è battuta bene, ma non trovando sbocchi in attacco ha finito per accusare la fatica e pasticciare qualche volta in difesa. Spadoni ed il rude ma generoso Scaratti sono stati i più in vista fra gli ospiti, il blocco della retroguardia merita comunque un'assoluzione in blocco (a parte Ginulfi) vista l'insistenza e la pericolosità degli avversari. Helenio ha affidato Bui a Bet, Pulici al sin troppo deciso Bertini, Sala a Scaratti, mentre dopo un inizio di controllo, a centrocampo si sono affrontati Agroppi e Cordova, Ferrini e Franzot. Per il Torino, Lombardo su Spadoni, Mozzini contro Cappellini e Fossati a far chilometri assieme a Salvori. Prodezza di rimbalzo La Roma ha iniziato bene, per mezz'ora ha impegnato a fondo i granata costringendo (16') Mozzini ad un difficile anticipo su Castellini, maltrattando Sala con Scaratti, sino a subire il gol al 25' su una punizione concessa dall'arbitro per un involontario ''mani''di Cordova al limite dell'area. Ginulfi non ha trattenuto il bolide di Bui, ed Agroppi ha messo in rete con una prodezza, al rimbalzo. Il Torino poteva raddoppiare allo scadere del tempo con un colpo di testa finito fuori lambendo il montante, ma il gol della sicurezza è arrivato all'8' della ripresa quando su centro di Ferrini, Bui ha gettato nel panico la difesa giallorossa, provocando un rimpallo sul quale ha battuto Ginulfi. Subito dopo Rampanti, con una punizione ad effetto, ha mandato la palla a rimbalzare contro il montante, e sulla risposta è andato via Spadoni che Zecchini ha atterrato ben dentro l'area. Rigore. Cordova ha messo la palla mezza fuori dal dischetto, Agroppi ha fatto notare l'irregolarità, l'arbitro è intervenuto, il capitano giallorosso si è innervosito al punto da sbagliare il tiro, un rasoterra fiacco e fuori porta sulla sinistra di Castellini. Per la Roma è stata la fine, per il Torino la partenza verso un finale di gara senza problemi.