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Comunale
25/02/1973
h.15.00
TORINO - BLACKPOOL 0-1 (0-0)
Torino
: Sattolo, Masiello, Fossati, Zecchini, Cereser, Maddé (al 46' Crema), Novellino (al 50' Pellegrini), Crivelli, Bui, Rampanti, Toschi. All.: Giagnoni.
Blackpool: Woods, Hutton, Bentley, O'Neil, Alcock, Suddany, Burns, Alnscon, Rafferty, Leonard (al 46' Dyson), Tully. All.: Potts.
Arbitro: New (Inghilterra).
Reti: Burns 83'.
Spettatori: 5 mila circa di cui 4.881 paganti.
Note: Prima della gara alcuni tifosi del Torino hanno tentato di assalire il pullmann che portava all'ingresso dello stadio la squadra del Blackpool, prima di essere respinti da una breve carica della polizia.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 26 febbraio 1973]
Hanno avuto buon fiuto i tifosi che invitati dal sole primaverile sono partiti per una scampagnata. Non hanno perso assolutamente nulla, anzi rischiavano soltanto di arrabbiarsi - com'è successo ai pochi presenti - causa il non gioco ed il calcio quasi rissoso degli inglesi ai quali i ''resti'' del Torino hanno cercato di controbattere sullo stesso piano finendo col subire oltre aldanno anche la beffa. Tre giocatori granata, infatti, sono andati k.o. (Novellino, Masiello e Maddé: quest'ultimo oltre alla distorsione ad una caviglia sembra abbia rimediato anche una sospetta lesione ossea) mentre nel finale Burns ha sorpreso Sattolo con una staffilata da 25 metri che ha cosi cancellato l'ottima ripresa del Torino avvicinatosi spesso - ma in modo disordinato - alla porta difesa dal lungo Wood. In parte quanto si è verificato era scontato: sostituire uomini della forza di Castellini, Lombardo, Mozzini, Agroppi, Sala, Ferrini, Pulici non era possibile, ciononostante una squadra così improvvisata qual era quella granata ha sfiorato spesso il gol e, obiettivamente, non meritava di perdere proprio agli sgoccioli della partita. Piuttosto è naturale domandarci come abbia fatto questo Blackpool a vincere l'edizione 1971 del torneo anglo-italiano e a giungere in finale nella scorsa stagione: è vero che i ragazzi di Potts corrono e s'impegnano allo spasimo, è altrettanto vero che picchiano (ieri però hanno esagerato senza che l'arbitro li richiamasse all'ordine; O'Neil, ad esempio, non sarebbe stato tollerato in campo da un direttore di gara appena normale) ma tutto sommato la loro consistenza tecnica è assai scarsa. Nel primo tempo hanno offerto soltanto un paio d'azioni passabili, nella ripresa hanno fatto le barricate dalla metà campo in giù uscendo dal bunker soltanto per qualche sporadico contropiede in uno dei quali nasceva nel finale il tiraccio di Burns che doveva decidere la gara. Dall'inizio della stagione, il Torino non aveva perso al Comunale: ha dato dunque via libera agli inglesi com'era successo l'anno scorso quando incontrò il Tottenham. Con la differenza che il Tottenham è un complesso di classe mentre il Blackpool merita una scarsa considerazione nonostante il suo exploit in Coppa. Con un arbitro meno.. Inglese del signor New la partita avrebbe avuto certamente un'altra svolta: i ''mandarini'' non si sarebbero permessi un calcio cosi agonistico (da non confondersi con quello atletico) con evidenti conseguenze sulle caviglie dei granata, per cui il Torino avrebbe potuto svolgere meglio il suo gioco di rimessa. Scomparso invece Maddè, letteralmente travolto da Suddaby allo scadere del tempo, Giagnoni ha dovuto rimediare con un terzino Crema, perdendo però subito dopo un altro uomo-chiave. Novellino, sino ad allora il migliore dei granata. Con un altro ragazzo in squadra, Pellegrini - fratello del giocatore della Roma - al Torino non si poteva certo chiedere il miracolo di vincere: e invece sarebbe potuto arrivare al successo, dapprima con Toschi e poi con Masiello o, nella peggiore delle ipotesi, pareggiare, dopo il gol di Burns, se l'arbitro avesse fischiato il fallaccio compiuto su Toschi in piena-area di rigore. Niente di tutto questo, invece, per cui ora i granata conteggiano le botte subite mentre il cassiere guarda malinconicamente lo scarso incasso. Valeva proprio la pena di rinviare a ieri questa partita? Secondo tradizione, gli inglesi presentatisi con una divisa color mandarino, sono corsi a lanciare caramelle fra il pubblico: la loro scortar peraltro, doveva essere alquanto ridotta visto che ogni giocatore si è limitato ad un paio di lanci. Il Blackpool parte subito a forte andatura e al 9' va in zona gol: Burns, capocannoniere della B con 23 reti, dopo una mischia in area conclude alto da posizione favorevole. Replica il Torino con un calcio d'angolo di Novellino che Bui gira splendidamente di testa in rete: Wood è battuto ma Bentley ben piazzato sulla linea respinge. Brivido al 21' per Sattolo quando Lennard giunto al limite dell'area spara e colpisce la traversa. Tutto qua il primo tempo. Nella ripresa, nonostante le varianti (Masiello zoppicherà per tutta la partita dopo un duro scontro ma resterà in campo) il Torino comincia a spingere con maggiore convinzione sollecitato con continuità dai terzini, specialmente dall'ottimo capitan Fossati. Al 9', Cereser pesca con un lungo passaggio Toschi che entra lateralmente in area e quando conclude si vede respingere il tiro da Wood uscito alla disperata. Al 15' Masiello tenta il gol con una cannonata ma la palla passa sulla traversa; al 20' è Toschi in buon posizione dopo uno scambio volante Pellegrini-Bui, ma ''speedy'' calcia frettolosamente fuori. Verso la mezz'ora giunge ancora a Masiello una splendida palla dopo uno scambio Bui-Toschi, ma il terzino giunto a due metri dal portiere finisce per tirargli addosso. Al 38' il gol beffa di Burns quindi ancora due episodi: Wood (44') resta per una decina di secondi fermo in area con il pallone fra le braccia. Inutile chiedere il fallo all'arbitro: Rampanti si vendica dando una gran testata al pallone, sempre incollato al petto dell'inglese il quale si lascia cadere a terra fingendo di essere stato colpito alla testa. Subito dopo Toschi supera la linea dell'area di rigore con il pallone, avanza di un metro e subito dopo viene steso con una plateale falciata. Mister New fa cenno di proseguire mentre i cinquemila sugli spalti si sfogano con raffiche di fischi. Un pomeriggio decisamente da dimenticare.