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Comunale
20/01/1974
h.14.30
TORINO - NAPOLI 1-1 (1-1)
Torino
: Castellini, Lombardo, Salvadori, Zecchni, Cereser, Agroppi, Rampanti, Mascetti, Graziani (al 72' Bui), Sala C., Pulici. A disposizione: Sattolo, Vernacchia. All.: Giagnoni.
Napoli: Carmignani, Bruscolotti, Pogliana, Zurlini, Vavassori, Orlandini, Cané, Juliano, Clerici, Esposito, Troja (al 62' Braglia). A disposizione: Da Pozzo, Albano. All.: Vinicio.
Arbitro: Lattanzi di Brescia.
Reti: Cané 17' (N), Aut. Vavassori 27' (T).
Spettatori: 48.110 di cui 14.836 abbonati e 33.274 paganti per un incasso di 80.818.200 lire.
Note: Pomeriggio di sole, temperatura quasi primaverile, terreno in perfette condizioni. Ammoniti Graziani per proteste, Clerici per simulazione e Juliano per gioco scorretto.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 21 gennaio 1974]
Cané (e tutto il Napoli) hanno fatto soffrire il Torino, secondo previsioni, malgrado la squadra granata abbia compiuto un passo avanti nei confronti delle recenti esibizioni al Comunale. Sicura in difesa, dove la coppia centrale Zecchini-Cereser ha domato completamente Clerici, più svelta del solito in area di rigore avversaria, la squadra di Giagnoni ha accusato a centrocampo la superiorità di manovra dei rivali, più quadrati, più solidi, più attenti nel tenere le posizioni, più in fiato. In questo settore i granata hanno accusato il momento di minor vena di Rampanti (non va dimenticato che Serino ha tenuto su la baracca nel difficile avvio di stagione, con notevole dispendio di energie: è quindi comprensibile che ora sia costretto a tirare il fiato), i mancati ritorni di Sala che - al rientro dopo il derby - ha fatto ottime cose come rifinitore ma raramente è rientrato su Orlandini, le cui proiezioni offensive hanno finito per mettere in crisi lo stesso Rampanti ed Agroppi, il quale già doveva badare a Juliano. I granata sono partiti bene, con un efficace movimento delle punte Graziani e Pulici molto attente negli scambi (il tandem giovane sta cominciando ad ingranare al meglio) e Sala spesso più avanzato del solito, e più rapido negli smistamenti del pallone. Come previsto, la squadra ha evitato di prendere di petto gli avversari, ha cercato di lasciare spazio agli avanti, ma tutto si è complicato a menodi un quarto d'ora dall'inizio, quando Cane ha confermato la sua classe trasformando in gol un pallone vagante, alzato alle stelle da un impatto tra Troja e Lombardo. Costretto a recuperare, il Torino ha cercato di stringere i tempi, ha dovuto necessariamente premere con maggiore intensità, rischiando di più per le efficaci puntate dei partenopei. Graziani, Pulici, lo stesso Sala hanno portato attacchi decisi, sino a quando in una mischia propiziata da un dribbling di Sala, Pulici ha calcia| to con forza in rete, ed una deviazione di Vavassori ha spiazzato Carmignani. Il pareggio ha scatenato il Torino, che ha fatto le cose migliori nel finale del tempo ed in apertura di ripresa, quindi - passata la bufera granata - è venuto di nuovo fuori il Napoli, che sino alla fine ha confermato il buon diritto al pareggio. La partita ha avuto una svolta al 73', quando Giagnoni ha mandato in campo Bui al posto di Graziani. Una decisione che ha lasciato perplessi: il trainer ha evidentemente sperato di sbloccare il risultato con le doti di Bui sui palloni alti, ma la squadra ha perso l'elemento che sino a quel momento aveva svolto una parte determinante. Graziani sapeva rientrare sulla metà campo per controllare i rilanci, proporre soluzioni alternative per i passaggi dei compagni, scambiare con Pulici o con Sala e proiettarsi nel vivo dell'area azzurra. Senza di lui è mancato questo importante lavoro di raccordo, e Bui non ha più avuto i cross da sfruttare. Il Torino è tornato alle due punte fisse in avanti, la difesa del Napoli senza dubbio ha sofferto meno di prima. Il rilievo conferma le doti di Graziani, senza dubbio uno dei maggiori protagonisti della partita. Con lui ha preso tono anche Pulici, e Sala ha avuto un prezioso punto d'appoggio. Assieme ai tre attaccanti, si sono messi in luce Zecchini (magnifico su Clerici, a parte due incertezze nel primo tempo dovute al sole basso), Cereser pronto a chiudere varchi verso Castellini, Lombardo che è salito di rendimento con il passare dei minuti, come del resto Salvadori il quale - costretto spesso da Cané al ruolo di terzino vero che ne limita il rendimento - ha commesso una ingenuità purtroppo determinante sul gol realizzato dal diretto avversario. Fra gli azzurri il solo Bruscolotti ha mostrato la corda ricorrendo a ripetuti falli per fermare Pulici. Gli altri si sono battuti ad un buon livello, senza acuti ma anche senza errori. Valido Cane, non solo per il gol, ottimi Juliano, Orlandini e Pogliana, combattivo anche se ben frenato Clerici, positivo Troja rigenerato da Vinicio, sino a quando un infortunio non lo ha costretto a cedere il posto all'evanescente Braglia. Gli azzurri si sono portati in avanti al segnale d'avvio di Lattanzi (una direzione di gara sicura, con molta lodevole attenzione nel punire le simulazioni di falli), subito Sala ha collaudato le sue condizioni con un tackle che ha bloccato Cane sulla sinistra. Il Torino si è fatto luce in attacco prima con Pulici, quindi con un tiro a lato di Rampanti, ma è stato il Napoli a segnare al 14'. Troja ha cercato di tirare su Castellini da lontanò, la palla - pizzicata fra il suo piede e quello di Lombardo - è finita alta verso la destra dove Cané, debolmente contrastato da Salvadori, arrivando in corsa l'ha infilata in rete sotto la traversa con un colpo di testa di rara potenza. Un pericolo per Castellini su deviazione di Troja, poi il Torino si è gettato in avanti, pareggiando dieci minuti dopo. Sala in dribbling stretto si è fatto luce a fondo campo, ha centrato basso per Graziani anticipato da Vavassori: sulla palla si è avventato Pulici, il cui tiro in corsa ha urtato lo stesso Vavassori, per alzarsi e finire in rete fuori dalla portata di Carmignani. Ancora un tiro di Pulici ribattuto, un tocco di Graziani rimbalzato in area su un braccio di Bruscolotti d'arbitro ha considerato il fallo involontario, crediamo giustamente), due cross di Salvadori, poi i granata si sono ripresentati in campo per la ripresa decisi a sfondare. Tiri a ripetizione ed in acrobazia di Pulici e Graziani, calci d'angolo senza esito, un atterramento di Mascetti interpretato al contrario dal direttore di gara, poi il Napoli ha ripreso fiato, Graziani è uscito, la partita ha ancora avuto qualche sussulto, ma con pochi pericoli per i portieri. Su un affondo di Sala contrato da Bruscolotti, Lattanzi ha chiuso il match.