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Comunale
17/02/1974
h.15.00
TORINO - CAGLIARI 1-2 (0-1)
Torino
: Castellini, Lombardo, Fossati (al 46' Ferrini), Zecchini, Cereser, Agroppi, Salvadori, Mascetti, Graziani, Sala C., Pulici. A disposizione: Sattolo, Bui. All.: Giagnoni.
Cagliari: Albertosi, Valeri, Poletti, Poli, Dessì, Roffi, Marchesi, Quagliozzi, Gori, Butti, Nobili. A disposizione: Copparoni, Nocera, Piras L. All.: Chiappella.
Arbitro: Toselli di Cormons.
Reti: Nobili 26' (C), Poletti 70' (C), Pulici 82' rig. (T).
Spettatori: 29.603 di cui 14.994 abbonati e 14.609 paganti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 18 febbraio 1974]
Castellini migliore in campo del Torino, malgrado la sconfitta: il rilievo sottolinea iclamorosi demeriti dei granata, pone l'accento sui meriti del Cagliari che ha dato una vera lezione di calcio da trasferta sul terreno dello stadio comunale. Il Torino, che sui campi esterni ha già fatto soffrire molta gente con il suo contropiede, è stato punito con la stessa arma in modo più netto di quanto non dica il punteggio, dimostrando di non sapersi muovere quando deve comandare il gioco, peccando di ingenuità con i suoi attacchi dissennati, palesando al cospetto dei mobili avversari una inattesa inferiorità sul piano atletico. Il Cagliari resta comunque la prima causa del crollo granata: la squadra sarda ha stupito tutti, ha portato alla ribalta nomi praticamente ancora sconosciuti al grande pubblico del football. Dessi è un ripescaggio, un giocatore che era stato messo da parte da Scopigno dopo fugaci apparizioni in prima squadra, Roffi arriva dalle formazioni minori della società, da centrocampista si è trasformato in un libero di sicuro avvenire, nella giornata addirittura insuperabile; sono peraltro i due più noti, ma l'esterrefatto pubblico granata ha visto muoversi con inaspettata autorità elementi che Arrica ha comprato l'estate scorsa prelevandoli dalle serie inferiori. Butti, proveniente da un ottimo campionato disputato nel Bari, Quagliotti arrivato dall'Almas Roma (serie D), Marchesi e Nobili dall'Avellino, Valeri dalla Torres, tutti di serie C. Mancavano Riva e Nenè, per restare agli uomini di maggior peso del Cagliari tradizionale, ma hanno fatto da amalgama fra tanti pivelli il magnifico Gori (che ha pure reagito ad una dura botta ricevuta al quarto d'ora della ripresa, rifiutando la sostituzione e continuando ad ispirare ogni manovra d'attacco), il redivivo Poletti che ha bloccato Sala, affidatogli a metà del primo tempo dopo che Poli era parso in difficoltà sull'interno granata, ed è andato persino a segnare, il sempre più sicuro Albertosi. Avanzando scambiandosi la palla in velocità i giovani del Cagliari si infilavano nella difesa granata come il coltello nel burro, e Castellini doveva confermarsi davvero giaguaro per limitare il passivo. Paradossalmente, l'assenza di Riva si è rivelata un handicap per i granata. Con il bomber in campo il Cagliari cambia aspetto, i ragazzi si fanno condizionare dalla personalità dell'attaccante, cercano solo lui, il gioco diventa più monotono, più controllabile. Giagnoni aveva pronto Mozzini, e se il terzino avesse fermato l'attaccante come nell'andata per il Torino le difficoltà sarebbero state indubbiamente minori. Giagnoni ha parlato di ingenuità dei suoi, di troppo spazio concesso agli avversari, di generosità punita: ma fra le due squadre in campo la più esperta era quella granata, il fatto di aver sbagliato la partita tatticamente è una colpa ancora maggiore. A parte Castellini, e salvati Agroppi, Mascetti e Salvadori per alcuni spunti efficaci anche se svaniti nel grigiore generale, nessuno dei granata merita la sufficienza. Non la difesa che dopo un buon inizio (in particolare da parte di Cereser) ha finito per perdere la testa in blocco, smarrendo il senso delle marcature, non gli attaccanti che sono andati a far mucchio al centro dell'area, sospinti da Sala il quale portando la palla sino all'esasperazione ha favorito gli avversari, rimanendo poi sul posto mentre Poletti volava al contrattacco. I demeriti individuali giustificano il deludente quadro d'assieme: azioni legate all'iniziativa individuale, dribblings cocciuti e sterili, rare aperture alle ali (forse per l'assenza delle stesse..), Graziani e Pulici a volte troppo vicini, con il secondo troppo spesso in compiti di suggeritore, quando deve essere Graziani ad accollarsi questa parte lasciando al compagno il ruolo di ariete, nel vivo della mischia. L'inizio della gara, dopo una partenza disinvolta del Cagliari, era parso confortante per i granata, con un bel colpo di testa alto di Graziani al 4' su centro di Sala, con la stessa mezz'ala frenata solo a prezzo di continui falli da Poli, con un tentativo di Pulici di poco a lato. I sardi interrompevano la pressione granata con un primo contropiede che Butti concludeva con un pericoloso diagonale sul quale Castellini doveva tuffarsi per deviare in angolo. Un tiro alto di Fossati, un bell'aggancio di Pulici su calcio d'angolo battuto da Sala (palla appena alta sulla traversa), un magnifico affondo di Mascetti (stop, dribbling, tiro violento, splendida risposta di Albertosi), e poi arrivava il gol del Cagliari. Gori partiva in dribbling dalla metà campo, puntava sulla sinistra vanamente inseguito da Fossati e centrava basso: Cereser era tagliato fuori, Zecchini indugiava, arrivavano Marchesi e Nobili, ed era il secondo a battere con tutta comodità Castellini. La reazione dei granata costringeva Albertosi ad inarcarsi per andare a deviare sotto la traversa un bel colpo di testa di Pulici, poi sul proseguire della pressione avversaria i difensori cagliaritani si salvavano non senza durezze (anche se senza cattiveria). Allo scadere del tempo di nuovo Gori, però, in cattedra: prima un tiro trasversale di poco a lato, quindi dribbling e colpo di tacco indietro per l'accorrente Marchesi che sparava con forza. Castellini in volo arrivava nel sette per deviare il bolide. In apertura di ripresa il pericolo pubblico passava a Lombardo ma l'andamento del match non cambiava: si districava bene Agroppi al 7' ed il suo tiro finiva alto, poi il Cagliari sprecava un gol al 16', quando Quagliozzi non riusciva a mettere in rete un invitante cross di Poletti. Il terzino replicava al 20' ed era Gori, dolorante, a fallire la facile deviazione con la difesa granata ormai disgregata. Castellini si opponeva in tuffo ad una botta bassa di Gori, ma al 25' non poteva evitare il raddoppio: ancora Gori alla Pelè, tre avversari storditi in dribbling, palla all'avanzato Poletti, mezza giravolta e diagonale basso. Castellini non aveva neppure più voce per protestare con i compagni. Un fallo di mano di Dessi su scambio stretto Sala-Pulici, permetteva all'ala sinistra di ridurre le distanze su penalty (una stangata che Albertosi intuiva, senza arrivarci), ma il Torino non aveva più forze. Il finale era ancora tutto del Cagliari. Castellini evitava il disastro con tre difficili interventi su tiri di Quagliozzi, Gori e Marchesi. Poi i sardi a centrocampo, a ricevere i meritatissimi applausi.