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Comunale
07/04/1974
h.15.30
TORINO - BOLOGNA 2-0 (1-0)
Torino
: Castellini, Lombardo, Fossati, Zecchini, Cereser, Mantovani, Graziani, Ferrini, Sala C., Rmapanti, Pulici. A disposizione: Sattolo, Vernacchia, Bui. All.: Fabbri.
Bologna: Buso, Caporale, Rimbano, Cresci, Gregori, Ghetti, Massimelli, Savoldi, Bulgarelli (al 46' Pecci), Novellini. A disposizione: Battara, Mei. All.: Pesaola.
Arbitro: Lattanzi di Roma.
Reti: Pulici 37', 69' rig.
Spettatori: 28.268 di cui 14.994 abbonati e 13.274 paganti per un incasso di 27.105.900 lire.
Note: Ammonito Bulgarelli per proteste, debutto in serie A per il granata Mantovani, 22 anni ex Mantova. Giornata calda di sole primaverile, terreno in discrete condizioni.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 8 aprile 1974]
Torna Pullciclone, torna il sorriso nell'ambiente granata mentre il Torino riassapora il successo al Comunale dopo oltre due mesi, balzando nel contempo al sesto posto in classifica, cioè in zona Uefa. Un pomeriggio così bello, inondato di sole dopo un lungo inverno, doveva essere festeggiato con un successo: Pulici è riuscito a concretizzare il lavoro suo e dei compagni staffilando dapprima di sinistro nella porta di Buso, replicando poi nella ripresa dal dischetto degli undici metri. Il risultato non si discute anche se il Torino ha stentato ad andare in gol nonostante i ripetuti assalti: le recriminazioni di Pesaola (mancato rigore concesso al Bologna per una cintura di Cereser a Savoldi, discutibile penalty per il fallo su Pulici) non intaccano l'essenza del 2-0. L'arbitro ignorando il rigore su Savoldi non ha fatto altro che pareggiare ì conti con il precedente fallo su Sala avvenuto un metro dentro l'area e concesso invece al limite; quanto all'atterramento di Pulici da parte di Caporale da qualunque parte lo si guardi non si può che essere d'accordo - una volta tanto - con Lattanzi. La maggiore carica del Torino, la migliore impostazione tattica - anche se il Bologna era partito bene con il doppio libero a controllare la zona lasciata vacante dai granata - alla distanza ha avuto la meglio: anzi nella ripresa il bottino poteva diventare ancora più sostanzioso, per non dire clamoroso, se Graziani e Pulici non avessero ecceduto in altruismo evitando di concludere da buona posizione per cercare il compagno e se Buso non avesse compiuto un paio d'interventi davvero fortunosi. La soddisfazione che si registra nell'ambiente granata è ben motivata: l'attesa riscossa è In pieno svolgimento, il lavoro di Fabbri comincia a dare i primi frutti, la reazione da parte dei giocatori porta all'inevitabile traguardo della vittoria. Certo il Bologna attuale non è forte come all'inizio di campionato ma è pur sempre cliente di riguardo. Il Torino peraltro ritrovando Sala sembra avere ritrovato se stesso: tutta la squadra si è mossa attorno a lui con idee più chiare, con maggiore convinzione mentre Graziani si impegnava nei soliti terribili affondo, ben imitato da Pulici, dispersivo nel controllo della palla ma sempre possente nel la sua azione. I giudizi sul bomber granata variano come il tempo a primavera: è tipo da 5 come rendimento se gareggia come ieri all'inizio, è attaccante da 7-8 quando improvvisamente inventa un gol e quando accentua il suo impeto trovando mordente e morale. Pupi ha bisogno soltanto di questo, poi verranno i gol e i sette in pagella si sprecheranno. In Graziani si scopre ogni domenica qualcosa di nuovo. Ieri in certi momenti è stato addirittura un gigante, una sua fuga con improvviso dietro-front con cross al centro dell'area di rigore è stata degna di un fuoriclasse: nella prima parte dell'incontro, quando alle sue spalle i compagni stentavano a trovare i collega- I menti, ha tenuto in piedi la baracca coprendo mezzo campo, offrendo preziosi suggerimenti a Pulici o a Sala. Poi, quando è I toccato a Claudio dirigere il gioco, ha passalo le consegne proiettandosi con maggiore convinzione I in zona gol, sfiorando ripetutamen| te la marcatura, cosa che avrebbe ! Sicuramente meritato. Quanto a Sala si ha l'impressione che ritrovata la condizione fisica tutto gli venga più naturale: i dribbling, i cross, i tiri. Un suo slalom verso la mezz'ora con tre avversari seminati in piena area è raro da vedersi sui campi di calcio; buona parte del merito del primo gol è suo avendo resistito ad una duplice carica degli avversari per smistare poi il pallone vincente a Pulici. Certo la posizione in cui deve giostrare non sembra la più adatta alle sue caratteristiche fisiche, lui che ama portare la palla mentre occorrerebbero lanci di prima verso le punte: Fabbri, però, a quanto pare, vuole un contropiede a due fasi, ora impostato sulla velocità ora sul ritmo apparentemente lento di Sala. Alla prima fase collaborava Rampanti non sempre fortunato nel lanci ma scusabile in molte circostanze: dall'oggi al domani non si cambia gioco, Serino ha i mezzi e la classe per farlo, occorre soltanto da parte sua una maggiore convinzione e la consapevolezza che finalmente lo si faccia giocare nel ruolo da lui sognato. Per il resto tutto normale: una difesa ben serrata, pronta ad aprirsi per appoggiare il contropiede con buone note anche da parte dell'esordiente Mantovani, sufficientemente sicuro in ogni circostanza. Dall'altra parte, un Bologna che sembra avere speso molte delle sue energie anche perché attorno al vendicativo Bulgarelli (ammonito per un fallaccio su Graziani, poi sostituito nella ripresa dal combattivo Pecci) Ghetti e Massimelli non corrono più con lo sprint di tre mesi fa. Bisogna attendere il 10' per vedere la prima conclusione ad opera di Massimelli il cui tiro da 25 metri passa alto sulla traversa. Il Torino attacca sulle fasce laterali ma non concretizza al centro. Al 18' il primo spunto pericoloso dei granata ad opera di Sala che avanza ed entra lateralmente in area: Massimelli lo atterra, è rigore ma Lattanzi arretra il pallone dando la punizione dal limite. Tira lo stesso Sala, colpo di testa di Pulici e pallone di poco a lato. Applausi per Rampanti e Graziani un minuto dopo: Serino pesca l'attaccante con un lungo lancio, gran botta di sinistro al volo e bersaglio sbagliato di poco. Se avesse fatto centro, sarebbe crollato lo stadio dall'entusiasmo. Al 26' il citato slalom di Sala che va via a tre avversari, attende l'uscita di Buso, indugia un attimo e quando conclude in porta, Caporale riesce a respingere di testa il pallone che sbatte sul palo ed esce. Al 37' la prima rete: altra azione irresistibile di Sala, tocco a Pulici e botta di sinistro che sorprende Buso forse coperto. Il pallone s'insacca sulla sinistra della porta. Il gol sembra addormentare le velleità del granata che concedono l'iniziativa al Bologna: in una mischia si vede Cereser abbracciare troppo affettuosamente Savoldi e atterrarlo. Lattanzi non ha il coraggio di concedere il rigore ricordando probabilmente il precedente fallo su Sala. Ripresa. Dopo 15' di riscaldamento, il Torino si scatena. Pulici e Graziani assaltano il Bologna, lo mettono alle corde. E' una successione di azioni che possono portare al gol. 15', 17', 18', 21', 22': la rete del Bologna trema ma resiste. Finché al 24' Caporale non sa fare di meglio che atterrare Pulici davanti a Buso per cui Lattanzi fischia il rigore: Buso è spiazzati, il pallone lentamente entra in gol. Si rivede Pullciclone. Ma non è finita: 27', pallonetto di Sala in area sulla testa di Pulici, colpo preciso ma il pallone va a stamparsi sul palo. Un gol di Novellini, su rimessa irregolare di Castellini, viene giustamente annullato dall'arbitro in quanto la sfera non era ancora uscita dall'area di rigore. Per concludere una bella azione di Graziani in area con preciso passaggio al centro dove Cresci e Buso si salvano come possono, deviando in angolo.