WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Comunale
15/09/1976
h.20.30
TORINO - MALMOE 2-1 (1-0)
Torino
: Castellini, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Caporale, Sala C., Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Cazzaniga, Butti, Garritano, Gorin, Bertocchi. All.: Radice.
Malmöe: Moeller, Andersson, Kristensson, Jonsson K., Jonsson H., Mahley, Ljungberg, Jakobsson (al 69' Andersson), Anderddon (al 59' Cervin), Aleksson, Larsson. A disposizione: Larsson T., Hansson, Niholm. All.: Houghton.
Arbitro: Babacan (Turchia).
Reti: Mozzini 45' (T), Johnsson H. 88' (M), Graziani 91' (T).
Spettatori: 57.726 per un incasso di 212.370.200 £.
Note: Nuovo record d'incasso per il Torino in una competizione europea. Oltre 55.000 i biglietti venduti in prevendita nonostante la polemica sui prezzi adottati dalla società. Tribuna centrale numerata 15.000£, 13.000£ i ridotti e i ragazzi); Rettilineo di Tribuna: 6.000£, 5.000£ i ridotti, 2.000£ i ragazzi; Distinti centrali 4.000£, 3.500£ i ridotti, 1.000£ i ragazzi; Curve 2.000£, 2.000£ i ridotti, 500£ i ragazzi.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 settembre 1976]
Un largo squarcio d'azzurro su Torino, dopo un pomeriggio di pioggia e di vento. Per l'esordio in Coppa Campioni contro il Malmoe i granata hanno ritrovato intorno a loro l'entusiasmo del giorno dello scudetto. Colonne di auto verso lo stadio un'ora prima della gara, più di 65 mila spettatori sulle gradinate per un incasso superiore ai 200 milioni, record per la società. I soliti fischi ingenerosi (ma si dovrebbe dire ben altro) che hanno accolto gli svedesi in borghese, usciti per tempo sul campo per saggiare il terreno, si sono tramutati in applausi quando sono comparse sul campo le Malmoe Girls del Tretorn Club per l'esibizione di ginnastica artistica, ed in una fragorosa ovazione allo sbucare delle squadre dal sottopassaggio agli ordini dell'arbitro turco. Radice e Houghton sono stati di parola. Torino e Malmoe si sono presentati nelle formazioni annunciate, e gli svedesi hanno subito messo in atto il loro prudente 4-4-2. La doppia linea di difesa, senza ripiegamenti affannosi in area se non nei momenti di maggior pressione granata, ha funzionato bene per molti minuti. Si è visto subito che il trainer svedese aveva puntato sulla potenza atletica, tanto è vero che il lungo Jakobsson, che ha preso in custodia Pulici, un tipo dai capelli rossi più che biondi, si è subito distinto per la vigoria degli interventi. Previsti gli schemi, non previste invece le difficoltà offensive del Torino, che per l'ansia di arrivare presto al gol ha perso troppo spesso in lucidità, riuscendo solo raramente a sfruttare le fasce laterali, in particolare a destra, dove il più lucido di tutti negli inserimenti è stato lo splendido Patrizio Sala. Claudio Sala ha fatto invece un passo indietro rispetto alle caratteristiche maturate la scorsa stagione. Pensando forse di poter risolvere con i suoi dribbling le situazioni alle soglie dell'area avversaria non ha dato al gioco di squadra, almeno nelle fasi iniziali, l'apporto che ci si attendeva. Il Malmoe difendendosi a questo modo, ha costretto il Torino a lavorare a centrocampo con molta difficoltà, in spazi strettissimi, ed ha poi cercato di sorprendere i granata in contropiede lanciando le due uniche punte, Tommy Lersson controllato da Danova e Tommy Andersson ai cui fianchi era Mozzini. Sui calci d'angolo e sulle punizioni, come si era visto nelle partite in Svezia, si è portato sempre davanti il libero Kristensson, il quale con la sua mole e la sua abilità nel gioco di testa ha creato qualche volta delle situazioni difficili di fronte a Castellini. Il Torino è partito di slancio, ma il primo contropiede del Malmoe ha costretto Castellini ad un'uscita precipitosa per anticipare Tommy Larsson lanciato sulla sinistra. L'entusiasmo del pubblico ha sospinto i granata ad un ritmo fin troppo frenetico, che ha impedito a qualche uomo la lucidità necessaria in partite delicate come questa. Il primo affondo del Torino è stato al 4': una bella manovra Zaccarelll-Claudio Sala-Patrizio Sala, sul cui cross lungo Pulici ha rovesciato al volo in mezzo all'area avversaria, senza trovare compagni pronti ad accogliere l'invito. Un minuto dopo il centro è partito dalla sinistra, dal piede di Salvadori, e il colpo di testa di Graziani, bello, è stato però troppo centrale e quindi facile preda del portiere Moller. Ancora uno spunto in dribbling di Claudio Sala, bloccato, poi il Malmoe si è fatto sotto, ed in seguito a una punizione calciata da Tommy Andersson è nata una mischia conclusa di forza da Per Ake Adesson con un tiro rasoterra deviato di un soffio a filo di montante. Sul corner, il solito Kristensson ha inzuccato bene la palla, ma Castellini è stato pronto alla parata. Il Torino ha rovesciato di nuovo il gioco nell'area avversaria, ma la potenza atletica dei difensori del Malmoe, almeno fino a quando la fatica non si è fatta sentire, ha fatto argine con sicurezza. Invece, a centrocampo, la squadra granata trovava notevoli difficoltà ad infilare i rari corridoi per Pulici e Graziani, i quali del resto si sono trovati alle prese con una partita molto difficile, non solo per la vigoria fisica degli avversari, ma in quanto dovevano essere continuamente attenti a non cadere nella trappola del fuorigioco. Col passare dei minuti la pressione del Torino si è fatta continua, ed i pericoli per il Malmoe sono arrivati in particolare dalla destra sui centri di Patrizio Sala. A fianco di Pecci, qualche difficoltà palesava anche Zaccarelli, evidentemente recuperato troppo in fretta dopo l'incidente occorsogli in Coppa Italia. Del resto a Radice premeva mandare in campo la formazione migliore, per cercare quegli automatismi di gioco che hanno permesso lo scudetto la scorsa stagione. Al 35', il Torino è andato vicino al gol per la prima volta. Su corner dalla sinistra di Claudio Sala, Zaccarelli è intervenuto con ottima scelta di tempo, ma sul palo l'esperto Kristensson ha deviato la palla quando già la folla esultava. Il forcing del Torino, ora diventato più lucido, ha costretto il Malmoe a rifugiarsi più volte in calcio d'angolo, ma su una risposta al 37', dopo un fallo di Caporale su Tommy Larsson, una punizione di Ljungberg ha costretto Castellini ad una difficile deviazione in angolo. I granata si sono gettati in avanti con rabbia negli ultimi minuti del tempo, e prima una botta di Pulici da lontano è finita sul fondo sfiorando il montante alla destra di Moller, quindi un cross perfetto di Claudio Sala per Graziani è stato letteralmente tolto dalla testa del centravanti da un intervento tanto disperato quanto provvidenziale del lungo Kent Jonsson. Quasi allo scadere del tempo, al 44', il gol. Corner, uno dei tanti, di Patrizio Sala dalla destra, inserimento perentorio di testa di Mozzini, che ha schiacciato la palla dentro la porta malgrado l'intervento disperato del portiere e di due difensori. Il Torino ha continuato sullo slancio in apertura di ripresa, con le due squadre a ranghi immutati. Solito Malmoe in quanto a tattica di copertura, anche se gli svedesi hanno dimostrato di cominciare ad accusare la fatica. La pressione granata per poco non è sfociata subito in gol. Al 2', su lancio trasversale di Pecci, è andato via Claudio Sala: sul suo cross è nata una mischia nel corso della quale Pulici ha calciato con forza, qualcuno ci ha messo un piede e ha salvato così Moller. Sullo slancio, ancora una palla favorevole per Pulici, che su indecisione del libero Kristensson ha potuto calciare rasoterra con forza, ma Moller si è allungato e ha deviato in angolo con la punta delle dita. Davvero sfortunato il Torino al 5', quando Claudio Sala, notevolmente migliorato con l'avanzare della partita, è andato via sul fondo e ha centrato una palla pericolosissima per la difesa del Malmoe che si è salvata a stento. Al limite dell'area Zaccarelli in corsa ha raccolto la respinta affannosa degli avversari e con una stupenda botta al volo a pelo d'erba ha incocciato il montante alla destra di Moller. Ancora in avanti il Torino. Lancio di Pecci a Pulici e sponda per Graziani, ma sul gran tiro del centroavanti Moller ha compiuto una vera prodezza bloccando il bolide in due tempi. All'11' il trainer del Malmoe Hoghton, come aveva promesso, ha inserito in squadra una punta, Tore Cervin, richiamando in panchina lo spompato Tommy Andersson. Il Torino ha insistito all'attacco con spunti pregevoli ai quali è mancata soltanto, anche se non è cosa da poco, la precisione al momento del gol. Al 14' un stupendo cross di Danova è stato deviato da Graziani di testa verso Pulici. Il cannoniere granata ha potuto controllare di petto ed ha calciato con forza ma troppo centrale addosso a Moller. Un minuto dopo, lancio di Zaccarelli, rimpallo, rovesciata acrobatica di Pulici che ha liberato Sala sulla sinistra. Sul centro a parabola del capitano, Graziani ha -fallito in modo clamoroso la deviazione di testa mandando la palla sul fondo. Tante reti regalate, in Coppa potrebbero anche costare care. La ricerca del 2 a 0, con il passare dei minuti si è fatta affannosa, facendo perdere lucidità ai giocatori. Questo mentre il Malmoe continuava a difendere una sconfitta considerata evidentemente non irrimediabile. Al 20' in un tackle al limite dell'area s'è infortunato Jacobsson, e cinque minuti dopo, viste inutili le prime cure, è stato sostituito da Connie Andersson. Jacobsson non si è accorto di nulla, quando si è ripreso è entrato in campo come nulla fosse, scacciato via di brutto da un gesto imperioso di Babacan. Il forcing granata si è fatto più pressante nell'ultimo quarto d'ora, con gli svedesi impegnati a respingere di testa e di piede tutti gli affondo. Alla distanza però il Torino ha dimostrato un po' di stanchezza, le punte non sono più riuscite a farsi pericolose nella zona centrale ed i suggerimenti di Claudio Sala dalla destra sono andati perduti mentre a centro campo Pecci ha continuato a pasticciare non poco, mentre Radice sobbalzava continuamente in panchina. Fra l'entusiasmo del pubblico ha accennato a scaldarsi Garritano, ma intanto i minuti passavano ed il Malmoe riusciva a difendersi con bravura, arrivando anche ad impostare qualche contropiede pericoloso come ai 42' quando il piccolo Cervin ha ottenuto un calcio d'angolo. Sulla respinta della difesa la palla è arrivata ad Harry Jonsson che ha azzeccato una botta tremenda che da trenta metri si è infilata a fil di montante rendendo vano il volo di Castellini. Uno a uno, una vera doccia fredda. Con rabbia, il Torino si è buttato in avanti ed è riuscito nel breve spazio di due minuti a riportarsi in vantaggio. Un disperato affondo di Claudio Sala sulla destra è stato proseguito da Salvadori di fronte alla difesa svedese che ha pasticciato non poco. Graziani è stato prontissimo a stoppare la palla di petto ed a infilarla in rete poco prima che l'arbitro Babacan chiudesse la partita. E' chiaro che il 2 a 1 non può rendere tranquilli i granata anche se lo scampato pericolo rappresentato dal pareggio li soddisfa. A Malmoe sarà dura, comunque, perché agli svedesi basterà una vittoria per 1 a 0 per passare il turno.